NBA, i risultati di oggi: Giannis Antetokounmpo (43 punti) domina i Nets, Lakers ancora ko
Giannis Antetokounmpo segna 34 dei suoi 43 punti nella ripresa e travolge Brooklyn (33 punti per Durant), i Lakers senza Westbrook affondano anche contro Denver - 0-4 il record gialloviola, 31 punti per Jokic. Banchero ritocca il suo massimo in stagione: 29 punti, ma Magic battuti anche a Cleveland. Sei minuti in campo e 0 punti a referto per Fontecchio nella vittoria Jazz contro Houston, perde ancora Philadelphia, New York passa all’OT contro Charlotte. Ecco i risultati e gli highlights delle 10 gare della notte
MILWAUKEE BUCKS-BROOKLYN NETS 110-99 | Nella partita più spettacolare della notte, i Nets affondano nel quarto periodo (32-23 di parziale) e incassano la terza sconfitta nelle prime quattro gare, con coach Nash espulso per la prima volta in carriera da allenatore e impotente di fronte all’ottimo secondo tempo Bucks - abili a rimontare dopo il 35-18 incassato nel secondo quarto. L’ultima scossa prova a darla Irving, segnando 11 punti in fila (27 totali) e rimettendo il punteggio in parità a 10 secondi dal temine - senza riuscire poi ad andare oltre
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Protagonista indiscusso di una partita rivoltata come un calzino è Giannis Antetokounmpo - autore di 43 punti, 14 rimbalzi e 5 assist; ben 34 punti arrivano nella ripresa, quando più conta per Milwaukee che resta imbattuta e si prende la terza vittoria in fila anche grazie ai 20 punti in uscita dalla panchina di Bobby Portis (con 11 rimbalzi) e ai 15 realizzati da Jrue Holiday, nonostante una serata modesta al tiro - 5/18 complessivo, con 1/6 dall’arco
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Continuano invece i problemi in casa Nets, con Ben Simmons che non riesce a trovare continuità e chiude con 4 punti, 5 rimbalzi e 9 assist in un match in cui è apparso ancora una volta esitante quando si trattava di tirare a canestro. Discorso diverso invece per Kevin Durant, sempre più uomo solo al comando e autore di 33 punti con 10/23 al tiro, 12/13 ai liberi, 6 rimbalzi e 3 assist - ma -17 di plus/minus, a dimostrazione di come anche lui non riesca a incidere come sperato
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ORLANDO MAGIC-CLEVELAND CAVALIERS 103-92 | Terza vittoria in fila per i Cavaliers che battono con merito i Magic in casa guidati dai 22 punti (massimo in stagione) di Evan Mobley, a cui si aggiunge la doppia doppia da 18+16 di Jarrett Allen e i 14 punti e 8 assist di Donovan Mitchell. Cleveland resta sempre avanti nel punteggio nel secondo tempo, senza sentire troppo il peso dell’assenza di Darius Garland - tornato ad allenarsi in squadra dopo l’infortunio all’occhio nel match d’esordio
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Rimanda ancora una volta l’appuntamento con la vittoria Paolo Banchero, dominante sotto l’aspetto realizzativo personale: la prima scelta assoluta dell’ultimo Draft chiude con 29 punti, 8 rimbalzi, 4 assist, 2 stoppate, 10/19 al tiro e 3/5 dall’arco. Cifre importanti e un efficacia crescente, che tuttavia mal si concilia con una franchigia che al momento ha 0-5 di record - l’unica squadra della Eastern Conference ancora a secco di vittorie
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DETROIT PISTONS-ATLANTA HAWKS 113-118 | Prima gara in trasferta e successo per gli Hawks trascinati dai 35 punti di uno scatenato Trae Young, nella “gara d’andata” di un back-to-back che rivedrà di nuovo contro le due squadre tra 48 ore. Positivo anche John Collins che aggiunge 19 punti, 10 rimbalzi e 4 stoppate, mentre sono 17 i punti per De’Andre Hunter. Detroit le prova tutte per rimettersi in carreggiata, ma l’errore di Saddiq Bey sul -4 all’ultimo minuto condanna i Pistons al quarto ko nelle prime cinque
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A nulla serve l’ottima prestazione di un Bojan Bogdanovic sempre più a suo agio in un contesto giovane, che tuttavia riesce spesso e volentieri a garantirgli spazio, possibilità di prendere tiri, di avere responsabilità a livello realizzativo: per l’ex Jazz sono 33 punti con 6/12 dall’arco, tre assist e un ottimo impatto nei 33 minuti in cui resta in campo, mentre Cade Cunningham ne aggiunge 26 con 25 tiri, conditi con 8 rimbalzi e 6 assist - uscito sconfitto però dalla sfida diretta con Trae Young
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NEW YORK KNICKS-CHARLOTTE HORNETS 134-131 OT | Terza vittoria su tre in casa per i Knicks, che hanno bisogno di un tempo supplementare per avere ragione dei combattivi Hornets. Merito di un ottimo Jalen Brunson, il migliore dei suoi con 27 punti, 7 rimbalzi e 13 assist, seguito dai 22 di RJ Barrett (tra cui i due liberi per il +3 a 3 secondi dalla fine) per la miglior partenza di New York da 10 anni a questa parte. Agli ospiti non bastano i 21 di Gordon Hayward, sprecando un vantaggio di 5 lunghezze a due minuti dalla fine dei regolamentari
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TORONTO RAPTORS-PHILADELPHIA 76ERS 119-109 | I Raptors si prendono una piccola rivincita dagli scorsi playoff, infliggendo ai Sixers la quarta sconfitta su cinque partite di questo difficile inizio di stagione. I canadesi possono fare quello che vogliono in attacco: Gary Trent Jr. ha firma il suo massimo stagionale con 27 punti, Pascal Siakam aggiunge 13 assist (massimo in carriera) ai suoi soliti 20 punti e i Raptors realizza 16 triple su 37 tentativi, anche questo il miglior dato della stagione
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"Non stiamo facendo quello che abbiamo bisogno di fare. Li abbiamo eliminati dai playoff, perciò sapevamo che stasera avrebbero dato qualcosa in più e non abbiamo pareggiato la loro intensità. È deludente" è l’amara analisi di coach Doc Rivers, che non è riuscito a sistemare una difesa che fa acqua da tutte le parti (117.1 di rating difensivo, 25esimi in NBA). Non basta il backcourt formato da James Harden (18 punti, 7 rimbalzi e 9 assist) e il miglior Tyrese Maxey della stagione (31 punti in 43 minuti) per tenere il passo degli avversari
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Joel Embiid chiude anche lui a quota 31 con ottime percentuali (12/17 al tiro), ma neanche lui riesce a evitare l’ennesima sconfitta dei suoi. L’unica soddisfazione è legata al suo paese natale: per la prima volta nella storia tre giocatori camerunensi si sono affrontati su un campo NBA, con Embiid di fronte a Siakam e Christian Koloko. "È per questo che sono qui" ha detto Embiid, che avrà la possibilità di affrontarli di nuovo (e di prendersi la rivincita) tra due giorni sempre a Toronto
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CHICAGO BULLS-INDIANA PACERS 124-109 | I Bulls resistono al tentativo di rimonta dei Pacers (tornati da -24 fino al -4) e ringraziano Zach LaVine, autore di 28 punti tra cui una tripla decisiva per spegnere ogni speranza degli ospiti, arrivati alla quarta sconfitta in cinque partite. DeMar DeRozan segna 17 punti e manca l’aggancio a quota 20.000 (ora gliene mancano 7), mentre Indiana riabbraccia Myles Turner (5 punti e 4 stoppate in 24 minuti) e ha 25 punti da Buddy Hield, autore di un ottimo 7/12 da tre
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DENVER NUGGETS-LOS ANGELES LAKERS 110-99 | Neanche l’assenza di Russell Westbrook per un problema al bicipite femorale aiuta i gialloviola a evitare la quarta sconfitta su quattro in questo inizio di stagione. Denver tocca anche il +18 nel terzo quarto grazie a un parziale di 29-9 e controlla ogni tentativo di rimonta di LeBron James (19 punti) e Anthony Davis (22+14 nonostante un problema alla schiena), grazie anche a una tripla importante di Jamal Murray (13 punti con 6/15 al tiro e 1/7 da tre)
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Nikola Jokic può giocare male una partita come quella contro Portland, ma non due: per il due volte MVP in carica ci sono 31 punti, 13 rimbalzi e 9 assist, tirando 12/13 da due punti (0/4 invece dall’arco) e 7/7 ai liberi con un eloquente +28 di plus-minus in meno di 35 minuti. In una serata in cui Michael Porter Jr. viene tenuto a riposo per non sovraccaricare la schiena, Denver ha 18 punti da Bruce Brown e 13 dall’ex Kentavious Caldwell-Pope
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UTAH JAZZ-HOUSTON ROCKETS 109-101 | Utah vendica l’unica sconfitta l’unica sconfitta subita in questo sorprendente inizio di stagione vincendo contro i Rockets, capaci di tornare da -19 a -2 nel giro di un quarto ma non di sorpassare i padroni di casa, guidati dai 24 punti di Lauri Markkanen e i 20 di Jordan Clarkson. I giovani di Houston hanno 24 punti da Kevin Porter Jr e 17 da Jalen Green, ma perdono 18 palloni concedendo 20 punti agli avversari
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Dopo l’ottima impressione destata nella gara in Texas, per Simone Fontecchio ci sono solo sei minuti in campo, durante i quali sbaglia le due triple avute a disposizione e recupera un solo rimbalzo, chiudendo con -6 di plus-minus. L’aspetto positivo è che l’azzurro è entrato in campo a 4:24 dalla fine del terzo quarto quando era ancora "partita vera", uscendo poi dopo un minuto e mezzo dall’inizio del quarto periodo dopo la seconda tripla sbagliata
MINNESOTA TIMBERWOLVES-SAN ANTONIO SPURS 134-122 | Bastano due giorni ai T’Wolves per scrollarsi di dosso la pesante sconfitta contro gli Spurs e prendersi il successo in un match da 20 triple a bersaglio di squadra (record stagionale) - ottimo segnale di salute per un roster che fatica con i piedi oltre l’arco - e nel quale agli ospiti non bastano i 27 punti realizzati da Keldon Johnson; orfani degli infortunati Joshua Primo e Devin Vassell
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L’osservato speciale però era Anthony Edwards, protagonista “dell’equivoco” a distanza con Karl-Anthony Towns e autore di 34 punti con 7/12 dall’arco che riscattano al meglio la prestazione da soli nove punti di 48 ore prima. È lui il miglior realizzatore di un quintetto tutto in doppia cifra, con Towns che ne mette 21 con 7 assist e 9/14 al tiro e poi si ferma a spiegare: “Ant è stato fenomenale: ci ha dato l’energia giusta, ha caricato tutto il resto della squadra”. Pace fatta? Così sperano a Minneapolis
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PORTLAND TRAIL BLAZERS-MIAMI HEAT 98-119 | Si ferma a quattro la striscia di vittorie dei Blazers, che subiscono la prima sconfitta stagionale e ricevono una notizia ancora peggiore. Damian Lillard (22 punti) infatti deve uscire dal campo a metà terzo quarto per un problema al polpaccio destro, e da lì in poi gli Heat non hanno nessun problema a dominare la sfida, toccando anche il +26 con sei giocatori in doppia cifra guidati dai 18 di Bam Adebayo e i 17 a testa di Jimmy Butler e Kyle Lowry
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