NBA, la più grande delusione di ogni squadra dopo un mese: da Ben Simmons a Klay Thompson
Giocatori che non hanno performato come atteso, attacchi che faticano a trovare ritmo e difese soltanto all'apparenza imbattibili: quali sono i più grandi difetti delle 30 squadre NBA al termine del primo mese di regular season? Scopriamo insieme la principale carenza di ogni franchigia indicata da Bleacher Report, con Nets, Warriors e Lakers più in difficoltà di tante altre squadre
Le difficoltà nel trovare ritmo e continuità nella resa al tiro stanno pesando non poco sull'attacco Hawks: soltanto in due occasioni Trae Young ha chiuso con più del 45% dal campo, mentre la qualità offensiva della squadra della Georgia è scesa dall'essere il 2° attacco lo scorso anno per rating offensivo al 14° posto. Atlanta però non ne sta risentendo a livello di risultati: pensare cosa potrebbe accadere nel caso Young tornasse a colpire con qualità
In 12 delle prime 13 gare della stagione i Celtics hanno incassato almeno 100 punti: il rating difensivo vede Boston occupare al momento soltanto il 22° posto, in controtendenza rispetto a quanto fatto registrare negli ultimi mesi della passata stagione. L’assenza di Robert Williams III pesa e non poco, però Boston dovrà trovare un modo di risolvere i problemi anche prima del suo rientro
In un mese passato sulle montagne russe e pieno zeppo di problemi, i Brooklyn Nets non hanno avuto l’opportunità di avere un contributo da parte di Ben Simmons - marginale in queste prime sfide a oltre un anno di distanza dall’ultima gara NBA della sua carriera: 5.2 punti, 6.2 rimbalzi e 5.9 assist - medie non in grado di incidere o cambiare le sorti della stagione della squadra di New York. Con l’australiano in campo è -16.1 di plus/minus: tocca dare una svolta
Un dato che racconta al meglio il crollo degli Hornets (che puntano ormai con decisione al Draft al termine di questa stagione): l’attacco di Charlotte è scivolato dall’ottavo al 28° posto per rating offensivo, così come le percentuali al tiro complessive, dall’arco e anche ai liberi (71.8%, soltanto il 29° posto). Con LaMelo Ball alle prese con i problemi alla caviglia e i tanti tiratori spuntati, le prospettive di successo sono ridotte al minimo
DeMar DeRozan, Zach LaVine e Nikola Vucevic: giocatori votati quasi esclusivamente all’attacco e non alla difesa, con buona pace di chi vorrebbe qualcosa di diverso. Essere al 24° posto per resa nella metà campo avversaria però è un campanello d’allarme: quali possono essere le alternative per sbloccare la situazione? Toccherà trovarle il prima possibile
Luka Doncic sta facendo di tutto e di più in questi primi 30 giorni di regular season, ma i difetti del roster texano restano tutti in bella mostra - a partire dall'incapacità di trovare e mettere al suo fianco giocatori in grado di incidere: date un paio di tiratori all'All-Star sloveno e Dallas potrebbe così puntare seriamente anche ai playoff
I titoli NBA si vincono grazie al rendimento nella propria metà campo: a Denver lo sanno e vogliono puntare a migliore quella 15^ posizione per rating difensivo che non permette ai Nuggets di essere pienamente consapevole del ruolo da recitare in stagione. Un dato in particolare è quello da implementare: non si può concedere il 71.5% agli avversari in area, così è sempre più faticoso del previsto vincere le partite
I dati sono spesso un indicatore parziale della situazione, vero, ma non si può non sottolineare il fatto che Detroit tira di squadra con il 42.7% complessivo - nessuno fa peggio dei Pistons. I giovani sono promettenti, ma nel frattempo tocca trovare un rimedio (o prendersi le sconfitte nella speranza che poi la prossima primavera arrivino rinforzi da sogno dal Draft…)
Viste le otto sconfitte in trasferta degli Warriors, si potrebbe pensare a tanti potenziali difetti di un gruppo che deve sistemare la rotazione in uscita dalla panchina, ma che deve prima di tutto capire a che livello è Klay Thompson e quale sia il suo grado di resa in un gruppo che ha bisogno di lui sia in attacco che in difesa. Jordan Poole, tra alti e bassi, scalpita e potrebbe prendere il suo posto: è l'inizio della fine della carriera di Klay?
Doveva finire a Orlando con la prima scelta assoluta, ma i Magic hanno puntato - con merito - su Paolo Banchero, facendolo scivolare alla n°3 dell'ultimo Draft e scaricando la "patata bollente" ai Rockets: Jabari Smith Jr. infatti sta mostrando tutti i limiti del suo gioco, andando al di sotto della resa che ci si attendeva da lui - 31.5% dal campo e 29% dall'arco sono una miseria. Dovrà crescere (e tanto), ma al momento non sembra in grado di incidere in NBA
Con Tyrese Haliburton sempre più leader del quintetto, Buddy Hield pronto a colpire dall'arco e una squadra in crescita di prestazione e risultati, i Pacers paiono paradossalmente avere come unico problema quello dell'abbondanza, ossia: cosa fare di Chris Duarte una volta rientrato dall'infortunio? Un bel lusso per una squadra che in teoria avrebbe dovuto da subito puntare al Draft del prossimo anno...
I Clippers raccolgono una miseria di punti con i piedi oltre l'arco (nessuno fa peggio per bottino complessivo) e in generale hanno l'attacco meno produttivo della NBA: l'assenza di Kawhi Leonard - di nuovo infortunato e non al massimo della condizione - è soltanto una parziale scusante per un gruppo di giocatori che deve decisamente far salire il livello di resa offensiva
Il supporting cast è rivedibile, i Lakers non hanno una squadra completa e il roster ha tante carenze, ma resta un dato in questo primo mese di regular season: LeBron James inizia a mostrare i primi grandi limiti dovuti all'età e ai 38 anni ormai alle porte anche per lui. Un segno di umanità da parte di un giocatore apparso per quasi due decenni come bionico e indistruttibile
"Che bella squadra che sono diventati i Grizzlies", hanno pensato in molti anche di fronte alle naturali difficoltà a cui va incontro una squadra giovane: è chiaro che a Memphis manca un perno difensivo attorno a cui ruotare, ma quella al momento è soltanto colpa degli infortuni. Jaren Jackson Jr. infatti ha recuperato ed è pronto a prendersi il posto che merita sotto canestro
Pagato tanto come free agent, ma il salto di qualità degli Heat non è stato quello sperato, anzi: Miami sperava che Kyle Lowry potesse essere il tassello mancante nella corsa al titolo NBA e invece la squadra della Florida anche con lui fatica a spiccare il volo. Come fare per migliorare le cose? Togliere dalle sue mani alcuni possessi e sfruttarlo in maniera più chirurgica (senza pensare al maxi contratto firmato)
I Milwaukee Bucks sono la squadra favorita nella corsa al titolo NBA, ma hanno anche dei difetti: uno su tutti, il tiro da tre punti che non vuol saperne di andare a bersaglio - non tanto e non solo quando si parla di Giannis Antetokounmpo, ma più in generale in un roster che viene meno (almeno in parte) quando si tratta di dover fare canestro dall'arco
A Minnesota stanno sacrificando la resa offensiva pur di tenere in campo due lunghi e sfruttare le doti di un quintetto sovradimensionato, ma con tanti potenziali punti di forza: se viene meno però anche la capacità di essere produttivi nella propria metà campo però la situazione si complica non poco e i risultati anche per questo faticano ad arrivare
Questa potrebbe essere un'ottima notizia per New Orleans: anche senza un efficace CJ McCollum, le cose non stanno andando male per i Pelicans che sperano di avere a disposizione tutti i propri talenti (al meglio) nelle prossime settimane - l'unico modo per misurare le ambizioni di un roster che ai playoff può dire la sua
Ormai arrivato al quarto anno in NBA (e con diversi compagni di Draft definitivamente sbocciati), in molti si chiedono quale sia la reale consistenza di RJ Barrett: è un potenziale All-Star? Ai Knicks sta venendo il dubbio che non lo sarà mai, nonostante la solidità su entrambi i lati del campo e l'affidabilità fisica. Alla squadra di New York però servirebbe altro
In difesa non si discute, anche quando gli tocca affrontare avversari più attrezzati di lui fisicamente, ma quando si tratta di fare canestro Lu Dort può essere un problema: il 25% da tre punti è una tassa che OKC è costretta a pagare, così come il rendimento di un giocatore contro cui gli avversari scommettono sempre. Puntare su di lui all'interno di un progetto di medio-lungo termine potrebbe essere deleterio
Markelle Fultz è soltanto uno dei tanti giocatori che i Magic non hanno a disposizione in questo complicato avvio dal punto di vista dei risultati: Paolo Banchero è una forza della natura, ma Orlando deve capire come muoversi con diversi talenti che più che infortunati ormai sono diventati delle figure su cui la squadra della Florida non sembra poter contare. Anche se a guardare il salary cap occupano ancora un bel po' di spazio...
14° posto per efficenza ofensiv, 14° per percentuale effettiva dal campo, 17° per assist: Philadelphia è nella media per resa in attacco, troppo poco per una squadra che può contare su Joel Embiid e James Harden. La scossa per provare a diventare una seria contender ai playoff deve partire da lì
Aver messo fuori squadra Jae Crowder è stata una scelta necessaria per mostrare il pugno duro, ma con gli infortuni e l'incapacità nel trovare il modo di scambiarlo, ora per Phoenix sta diventando un problema: servono giocatori in grado di allungare la rotazione in casa Suns e cederlo ora è diventata una priorità che non si può più rimandare
In questo inizio di regular season che è andato oltre le aspettative c'è solo un dato su cui i Blazers sanno di dover lavorare da subito: il 76.2% dalla lunetta che potrebbe penalizzare Portland (al 3° posto per numero di liberi conquistati). Una tendenza da correggere nel minor tempo possibile, prima che arrivino ulteriori problemi
Sacramento è partita malissimo, ma ha ritrovato il giusto rendimento dopo due settimane complicate: merito di un gruppo che vuole andare a prendersi i playoff, ma che ha bisogno di un Harrison Barnes che sistemi il prima possibile le sue misere percentuali al tiro. Un veterano come lui sarà fondamentale nei prossimi mesi, qundo ci sarà da battagliare per un posto tra le prime 10 a Ovest
I difetti di questi Spurs che puntano con forza al Draft e a Victor Wembanyama sono tanti: sorprende soprattutto l'incosistenza difensiva di un gruppo giovane, che sta provando a lavorare su qualche talento offensivo, ma che sa di non avere fretta o intenzione di cambiare troppo le cose nei prossimi sei mesi
Il miglior rookie della passata stagione sta attraversando un momento di grande affanno offensivo: normale per un talento ancora da costruire, ma che deve trovare il modo di selezionare nel suo gioco d'attacco quei 3-4 movimenti di riferimento a cui ancorare le sue prestazioni. Una consapevolezza che si acquisisce soltanto con il tempo (e continuando a sbagliare)
Utah sta andando oltre le più rosee aspettative in una stagione in cui nessuno avrebbe scommesso sui Jazz: per trovare però il difetto, è evidente che avendo perso il principale trattatore di palloni, la squadra di Salt Lake City fatica a dare continuità alla protezione dei possessi e alla gestione di un attacco che continua a produrre sopra la media. Se Kelly Olynyk è costretto a palleggiare e portare palle in alcuni frangenti, il risultato non può che essere quello…
Washington tira poco e male da tre punti e i suoi principali leader del quintetto stanno faticando come gli altri a trovare ritmo da lontano: il tiro da lontano da perdendo in parte il suo effetto predominante sul gioco, vero, ma resta un tassello fondamentale per ogni squadra che punta a diventare una potenziale franchigia da playoff