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NBA, Kyrie Irving pronto a tornare: sarà in campo domenica contro Ja Morant e i Grizzlies

NBA
©Getty

Quella di Portland è stata l'ultima gara che i Nets hanno dovuto giocare senza la loro point guard. Dopo 8 partite di sospensione, Irving ora è pronto a tornare in gruppo e sarà in campo nella sfida interna contro i Grizzlies, dopo aver incontrato diversi leader della comunità ebraica di Brooklyn e aver completato il percorso richiestogli dal front office dei Nets

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Alla fine le partite di sospensione che lo hanno tenuto lontano dai parquet saranno otto, ma dopo le mille polemiche e le controversie che lo hanno circondato Kyrie Irving ora è pronto a tornare in campo. Lo farà - secondo quanto riportato da diverse fonti - nella gara di domenica contro i Memphis Grizzlies, apparecchiando quindi la tavola per una sfida nella sfida con Ja Morant. La scelta dei Nets - che avevano sospeso il proprio giocatore all'indomani della pubblicazione da parte di Irving sui propri social di un link rimandante a un documentario con messaggi antisemiti - arriva al termine di un periodo che la superstar di Brooklyn ha trascorso incontrando diversi leader della comunità ebraica locale, parte di un processo in sei punti delineato dalla franchigia stessa funzionale al suo reinserimento in squadra. Anche la donna a capo dell'Associazione Giocatori NBA, Tamika Tremaglio, ha voluto pubblicamente esprimere la posizione NBPA al riguardo: "Kyrie ha accettato un percorso di dialogo ed educazione su diversi temi delicati e oggi comprende appieno il peso dell'impatto che la sua voce e le sue azioni hanno avuto sul pubblico, in particolare sulla comunità ebraica. Kyrie rifiuta qualsiasi forma di antisemitismo e si impegna a migliorare nel processo di comprensione di questa realtà", ha fatto sapere. 

Delle otto gare saltate da Irving, i Nets - trascinati in gran parte da Kevin Durant - ne hanno vinte cinque e perse tre, dopo aver iniziato la stagione con sei sconfitte nelle prime otto con Kyrie in campo. Alla gara, interna, con Memphis, faranno seguito tre trasferte in fila a Philadelphia, Toronto e Indianapolis, subito un banco di prova notevole per testare l'unità dello spogliatoio di Brooklyn. 

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