NBA, i risultati di oggi: Doncic fa 42 punti ma vince Boston, perdono Bucks e Kings

ATLANTA HAWKS-SACRAMENTO KINGS 115-106 | Si interrompe a sette la striscia di successi consecutivi dei Kings che in back-to-back non ganno forze a sufficienza per contenere Atlanta in un primo tempo da 72 punti per i padroni di casa - troppi per essere rimontati da un gruppo che raccoglie 18 punti da un impreciso De’Aaron Fox da 7/20 al tiro e nonostante uno scatenato Malik Monk in uscita dalla panchina con i suoi 27 punti (massimo in stagione), 12/18 dal campo e 4 assist

Protagonista assoluto del match è ancora una volta Trae Young: 35 punti con 11/19 al tiro, 4/7 dall’arco, 7 assist - guida tecnica di un gruppo che raccoglie anche 11 punti e 14 rimbalzi da Clint Capela, 13+10 da De’Andre Hunter e 15 con 16 conclusioni e un po’ di imprecisioni da parte di Dejounte Murray. Atlanta sale così al quarto posto a Est, prima alternativa delle tre squadre più in forma di questi primi 40 giorni di regular season (Boston, Milwaukee e Cleveland)

CHARLOTTE HORNETS-PHILADELPHIA 76ERS 107-101 | Brutta sconfitta per Philadelphia che perde contro un avversario in difficoltà come gli Hornets, beffata da un Terry Rozier che segna nove dei suoi 22 punti negli ultimi 5 minuti. Charlotte, sotto di 13 lunghezze nel primo tempo, vince per la seconda volta nelle ultime 13 gare, mentre a pesare in casa Sixers sono le assenze - Embiid, Harden, Maxey - che accorciano rotazione e qualità del roster in un back-to-back in cui non si va oltre i 20 punti di De’Anthony Melton, i 22 di Shake Milton e i 19 di Tobias Harris

TORONTO RAPTORS-BROOKLYN NETS 98-112 | Senza Pascal Siakam, Scottie Barnes, Fred VanVleet e Precious Achiuwa, i Raptors non possono offrire troppa resistenza ai Nets, nonostante riescano a tenere Durant al minimo stagionale (solo 12 punti) ma senza nessun giocatore capace di andare oltre i 19 punti di Gary Trent Jr.. Brooklyn è guidata dai 29 con 11/16 al tiro di Kyrie Irving e dalla doppia doppia (14+12 rimbalzi) di Nic Claxton. Durant passa Kevin Garnett al 18° posto tra i migliori realizzatori all-time

SAN ANTONIO SPURS-NEW ORLEANS PELICANS 110-129 | Mai sotto nel punteggio, i Pelicans condannano San Antonio alla sesta sconfitta in fila in un match in cui i giovani ragazzi di Gregg Popovich possono salvare i 26 punti e 8 assist di Devin Vassell, i 21 con 9/12 al tiro di Doug McDermott e davvero poco altro. Per gli ospiti invece è la quinta vittoria nelle ultime sei gare, a dimostrazione di come New Orleans stia diventando sempre più una squadra da playoff a Ovest

Continua a trovare forma e impatto Zion Williamson, che gioca la sua miglior partita in questo avvio di stagione e chiude con 32 punti a referto, 14/18 al tiro, 4/8 dalla lunetta (decisamente da migliorare9, 11 rimbalzi e un paio di recuperi con +20 di plus/minus in soli 27 minuti d’utilizzo. Un tornato che si è abbattuto sugli Spurs che non hanno trovato il modo di replicare, beffati poi anche dai 22 punti e 10 rimbalzi di Jonas Valanciunas e dai 17 e 10 assist di un ispirato Brandon Ingram

INDIANA PACERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 101-115 | Karl-Anthony Towns chiude con 23 punti (nove dei quali segnati in fila nel parziale decisivo del terzo quarto), a cui aggiunge 11 rimbalzi e 8 assist, Rudy Gobert domina con i suoi 21+16 sotto canestro e così i T’Wolves si prendono il quarto successo in fila grazie a un quintetto tutto in doppia cifra in un match mai in discussione nell’ultimo quarto d’ora. Un partita segna dall’abissale differenza nelle percentuali dal campo di squadra: 60.3% di Minnesota contro il 38.5% di Indiana

Battuta d’arresto dunque per i Pacers, protagonisti di un ottimo avvio di stagione, con Tyrese Haliburton che manca completamente la partita e chiude con 10 punti e 4/15 al tiro (concedendosi comunque 12 assist), mentre sotto canestro a farsi valere è soprattutto Myles Turner - sempre più luminoso in questa regular season e autore di 31 punti con 12/17 al tiro e soprattutto 7/9 dall’arco. Convincente anche Ben Mathurin in uscita dalla panchina: 21 punti e 3 rimbalzi per lui

CLEVELAND CAVALIERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 114-96 | Si rimettono definitivamente in carreggiata i Cavs, che dopo la serie di sconfitte incassata in trasferta, ritrovano il terzo miglior record NBA completando il 4-0 di successi casalinghi. Toccato il margine di 20 lunghezze nella ripresa, Cleveland ha controllato contro un avversario che non disponeva dell’infortunato Damian Lillard e che non va oltre i 22 punti di Jusuf Nurkic con 6 rimbalzi e i 21 realizzati da Jerami Grant: per Portland è il quarto ko in fila

Non c’era in campo l’infortunato Kevin Love, a sei anni di distanza esatti dal suo primo quarto da record da 34 punti segnati proprio contro Portland a Cleveland, ma c’era eccome invece Donovan Mitchell - autore di 34 punti con 6/10 dall’arco, a cui si aggiungono i 24 (massimo in stagione) di Jarrett Allen con 13 rimbalzi e la doppia doppia anche di Darius Garland che ne aggiunge sempre 24 ma con 12 assist e un eloquente +26 di plus/minus

BOSTON CELTICS-DALLAS MAVERICKS 125-112 | Il primo tempo di Boston è stordente: all'intervallo sopra di 21 (margine più alto in stagione per i Celtics), il gap si allunga fino a +27 nel terzo quarto, prima di un parziale 13-2 Mavs, che si riavvicinano fino a -9 con tre minuti e mezzo da giocare. I padroni di casa però sfruttano l'ottima serata al tiro da tre (17/34, il 50% esatto) per controllare il match e battere Dallas per la prima volta in 5 scontri diretti

Jayson Tatum è il protagonista già nel primo tempo, chiuso a quota 23 punti (di cui 16 nel solo secondo quarto). Poi nel finale il suo duello con Luka Doncic diventa quasi epico, uno-contro-uno. Alla fine il n°0 biancoverde chiude con 37 punti con 11/24 al tiro e 13/15 dalla lunetta aggiungendoci anche 13 rimbalzi, 5 assist e 2 stoppate: è la 16^ gara in carriera da almeno 30 punti e 10 rimbalzi, una in più di una leggenda di Boston come Bill Russell 

Tatum non è l'unico trentellista di casa Celtics: ne mette 31 infatti anche Jaylen Brown, che parte fortissimo e ne ha 13 già nel primo quarto. Finisce sbagliando solo 5 tiri in tutta la sua serata (13/18 dal campo) per un ottimo +14 di plus/minus. Altri quattro giocatori dei Celtics chiudono la gara tra i 12 e i 14 punti: sono Derrick White, Marcus Smart, Al Horford e Malcolm Brogdon dalla panchina

Ai Mavericks non è sufficiente neppure una partita da 42 punti, 9 assist e 8 rimbalzi con 17/28 al tiro (ma 5/9 ai liberi) da parte di Luka Doncic per evitare il ko al TD Garden. Con questa gara lo sloveno diventa il secondo giocatore più giovane di sempre a far registrare 7.500 punti, 2.000 assist e 2.000 rimbalzi dietro solo a Oscar Robertson: gli sono bastate 280 gare, 26 in più di "The Big O" ma 31 in meno di LeBron James (terzo in classifica)

OKLAHOMA CITY THUNDER-DENVER NUGGETS 126-131 OT | Ci vogliono un tempo supplementare, due giocatori a quota 30 o più punti e un terzo in tripla doppia ai Nuggets per uscire vincenti da Oklahoma City, pur senza Jamal Murray e Michael Porter Jr.. Il 34-15 di parziale nel terzo quarto per OKC sembrava aver messo Denver ko (-13 alla fine del periodo) ma la reazione degli uomini di coach Malone arriva nella frazione finale, prima di un overtime in cui segnano i primi 5 punti 

Senza Murray e Porter Jr. è ovviamente l'MVP in carica Nikola Jokic a sobbarcarsi gran parte del peso offensivo dei suoi: chiude con 39 punti, 10 rimbalzi e 9 assist una prestazione incredibile in cui sbaglia soltanto quattro tiri (11/15 dal campo per lui) e va in lunetta la bellezza di 18 volte (realizzando 16 liberi). A dargli man forte arrivano anche i 30 punti di Aaron Gordon con 10/16 al tiro e 4/5 da tre, oltre a 8 rimbalzi, 4 assist e 2 stoppate

La tripla doppia che non ti aspetti la firma Bruce Brown, giocatore di rara utilità, lodato da coach Malone a fine gara: "Un vincente, uno di quei giocatori che vuoi sempre in trincea con te, perché sai che dà sempre il massimo". Serata da ricordare per lui, autore di 17 punti, 13 rimbalzi e 10 assist, cui aggiunge anche 4 recuperi. Sulla vittoria di Denver c'è anche la sua firma

In 43 minuti di gioco scollina sopra i trenta punti anche Shai Gilgeous-Alexander, che chiude a quota 31, infallibile dalla lunetta (14/14) e titolare di un 8/20 dal campo. Anche il leader dei Thunder non va lontanissimo dalla tripla doppia, firmando anche 11 assist e 7 rimbalzi. OKC ne ha 21 in 21 minuti con 7/10 da tre da Isaiah Joe dalla panchina e 18 da Lu Dort

UTAH JAZZ-DETROIT PISTONS 116-125 | Non avevano mai vinto in trasferta e in 24 ore sono arrivati addirittura due successi per i Pistons lontano da Detroit: merito dei 23 punti di Bojan Bogdanovic e dei 21 - massimo in stagione, con tanto di sei triple (mai così tante nella sua carriera) - di Kevin Knox, mentre Marvin Bagley non sbaglia praticamente mai dal campo (9/10 al tiro) e chiude con 19 punti. Il contributo migliore quindi per non far pesare l'assenza di Cade Cunningham

A guidare Utah invece è ancora una volta Malik Beasley, autore di 29 punti con 8/15 dall’arco e 11 rimbalzi (un giocatore che difficilmente resterà ancora a lungo ai Jazz, visto le attenzioni di mercato che sta attirando), mentre al suo fianco in uscita dalla panchina si fa notare anche Simone Fontecchio - sul parquet per 12 minuti e autore di 10 punti con un paio di triple a bersaglio. Incisivi anche Collin Sexton in doppia doppia (17 punti e 12 assist) e Jordan Clarkson da 24 punti e 3/8 dalla lunga distanza

GOLDEN STATE WARRIORS-L.A. CLIPPERS 124-107 | Klay Thompson segna 15 dei suoi 18 punti nel primo quarto, Steph Curry ne aggiunge 22 con 9 assist e  6 rimbalzi ma gli Warriors hanno bisogno del miglior Andrew Wiggins stagionale per avere la meglio dei Clippers. Decisivo un secondo quarto da 34-18 per i padroni di casa e il dato che vede Golden State ammassare 36 assist su 48 canestri dal campo. Per L.A. (senza Leonard e George), ci sono 19 punti per Marcus Morris e 17 a testa per Mann e Powell

MIAMI HEAT-WASHINGTON WIZARDS 113-105 | Boccata d’aria fondamentale per Miami, in apnea in un avvio complicato di stagione causa infortuni: a dare una sterzata alla serata Heat ci ha pensato prima Kyle Lowry (24 dei suoi 28 punti finali arrivano prima dell’intervallo lungo), mentre Tyler Herro ha mandato a bersaglio quattro triple nel parziale finale decisivo - dopo che i padroni di casa hanno rischiato di andare ko per aver sprecato un vantaggio di 21 lunghezze e interrompendo così una striscia di quattro sconfitte

Tra 48 ore Washington avrà l’opportunità di prendersi la rivincita e magari di sfruttare la rotazione ridotta al minimo in casa Heat: gli Wizards infatti non riescono a sfruttare il loro ottimo momento di forma - anche senza Bradley Beal - ma cavalcando un Kyle Kuzma da 33 punti e 7 rimbalzi con 13/27 al tiro e nonostante un modesto 2/13 dall’arco. Bene anche Kristaps Porzingis, che ne aggiunge 21 con 9 rimbalzi e 4 assist, mentre sono 10 i passaggi vincenti di un Deni Avdjia da 12 punti

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