Guidati da un pazzesco José Alvarado da 38 punti, i New Orleans Pelicans spengono un Nikola Jokic dominante per due quarti e mezzo e portano a casa la quarta vittoria consecutiva nonostante l’assenza di Brandon Ingram. Zion Williamson ne mette 25 ma i riflettori sono tutti per le 8 triple a segno dell’idolo dei tifosi dei Pelicans, rendendo inutili i 32 con 16 rimbalzi e 8 assist di Jokic
Non accenna a fermarsi il momento positivo dei New Orleans Pelicans, capaci di vincere la quarta partita consecutiva (la decima nelle ultime 13 gare) nonostante l’assenza di Brandon Ingram e Herb Jones. I Nuggets superano anche la doppia cifra di vantaggio nel primo tempo, ma i Pelicans cambiano marcia grazie a due schiacciate clamorose di Trey Murphy e spazzano via gli avversari a cavallo di terzo e quarto periodo, cavalcando la miglior serata della carriera di José Alvarado. L’idolo dei tifosi manda in visibilio il pubblico di New Orleans con una prestazione memorabile: 38 punti frutto di 12/19 al tiro di cui 8/11 da tre punti, con un plus-minus che va di pari passo con i suoi punti (+38 in 27 minuti). La sua prestazione è talmente sfolgorante da far passare in secondo piano perfino i 25 punti con 6 rimbalzi e 4 assist di Zion Williamson e i 12 di un ottimo Willy Hernangomez al posto di un disastroso Jonas Valanciunas, autore di un eloquente -21 di plus-minus e 5 falli in meno di 14 minuti cercando di marcare Nikola Jokic. Il due volte MVP in carica è semplicemente inarrestabile nei primi 30 minuti di partita, superando di slancio quota 30 punti e facendo di tutto sul parquet per tenere in partita i suoi (privi di Michael Porter Jr.), ma non appena cala di livello i Nuggets spariscono dal campo. Per lui ci sono 32 punti con 16 rimbalzi e 8 assist, ma né Aaron Gordon (19 punti) né Jamal Murray (18 con 6/17) riescono a sopperire a una panchina disastrosa (16 punti in tutto).