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NBA, coach Malone su Nikola Jokic: "Non va penalizzato nella corsa al titolo di MVP"

NBA

L'allenatore dei Nuggets ha spiegato a margine della sfida vinta contro Boston come dal suo punto di vista sia "pigro" indicare come ragione per il mancato voto a Jokic come MVP il fatto che lo sia stato già nelle due stagioni precedenti: "Non conta nulla, non va penalizzato", l'indicazione di chi sta godendo al meglio dei benefici portati dall'avere in squadra un campione del genere

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A margine della partita vinta con merito da Denver contro un avversario complicato come Boston, coach Malone è tornato a perorare la causa del “suo” Nikola Jokic - spiegando come la sua stagione se possibile sia migliore delle due precedenti e che, le statuette di miglior giocatore NBA già portate a casa dal centro serbo, non dovranno condizionare in alcun modo chi sarà chiamato a votare per selezionare il prossimo MVP della lega. “Se la ragione indicata nel non dire che Jokic è il miglior giocatore NBA anche quest’anno è quella di sottolineare come abbia già vinto due premi di MVP in fila, beh, questa è una scelta pigra, di comodo”. Un eventuale tris di riconoscimenti individuali consecutivi non sarebbe infatti un inedito, visto quanto accaduto in passato con Bill Russell (dal 1961 al 1963), con Wilt Chamberlain (dal 1966 al 1968) e con Larry Bird (dal 1984 al 1986): data la dimensione e lo spessore dei nomi citati, si coglie dunque la rarità e l’importanza di una striscia del genere, che potrebbe essere interrotta con merito da Luka Doncic - l’unico giocatore che dopo 70 giorni di regular season sembra essere in grado di battagliare con Jokic per livello di prestazioni, anche se il campione dei Nuggets al momento mantiene dalla sua il vantaggio che dopo stagioni difficili a Denver sono tornati a vincere e a prendersi il primo posto a Ovest (ulteriore incentivo a votarlo come MVP). Dopo la vittoria contro i Celtics poi, anche Jayson Tatum è apparso come un avversario di cui sbarazzarsi senza grosse difficoltà: insomma, come dice coach Malone, non bisogna penalizzare Jokic “a priori” per quanto successo negli anni scorsi.