L'ex compagno di squadra di Kobe Bryant ai Lakers dal 2005 al 2007 è lanciatissimo nella sua nuova carriera da arbitro che potrebbe portarlo a calcare anche i parquet NBA: un ritorno a 16 anni di distanza dall'ultima partita giocata, ma indossando una veste decisamente diversa
Playmaker titolare dei Lakers per due stagioni (complicate, con Kobe Bryant solo sull’isola a guidare una squadra non alla sua altezza), spesso diventato bersaglio delle frustrazioni del Black Mamba, Smush Parker è stato per anni oggetto di culto degli appassionati NBA che seguivano la pallacanestro americana un paio di decenni fa. Ben 16 stagioni dopo l’ultima partita giocata in NBA, l’ex giocatore dei Lakers alla veneranda età di 41 anni potrebbe tornare di nuovo a calcare il parquet, ma indossando una divisa diversa: non quella delle 30 franchigie NBA, ma quella che contraddistingue gli arbitri. Parker infatti, nonostante abbia preso qualche chilo rispetto ai gloriosi anni da professionista, resta in ottima forma per correre da una parte all’altra del campo - per ora impegnato in campionati minori, ma con l’ambizione un giorno di prendersi di nuovo un posto in NBA indossando un’altra veste. Dal 2005 al 2007, in due stagioni, non perse neanche una partita con i Lakers, scendendo in campo in 164 occasioni e raccogliendo oltre 11 punti di media: cifre di tutto rispetto per un talento che ha poi giocato per altre cinque squadre nella lega, prima di ritirarsi e ora pronto a intraprendere questa nuova avventura.