La superstar di Portland diventa soltanto l'ottavo giocatore nella storia della lega a segnare 71 punti, stabilendo il suo massimo in carriera (e il nuovo primato di franchigia, che già deteneva) in una serata da 22/38 dal campo con 13/22 da tre punti e 14/14 dalla lunetta. Eguaglia così i 71 punti segnati da Donovan Mitchell a gennaio con i suoi Cavs per la miglior prestazione individuale di questa stagione
E dopo Donovan Mitchell, anche Damian Lillard tocca quota 71 punti, eguagliando così il giocatore dei Cavs nel firmare la miglior prestazione singola individuale della stagione. Contro gli Houston Rockets la point guard dei Blazers si regala il suo massimo in carriera con una prestazione da 22/38 al tiro (con 13/22 da tre punti), un perfetto 14/14 dalla lunetta e anche 6 assist e 6 rimbalzi, trascinando i suoi alla vittoria per 131-114. Il fresco vincitore della gara del tiro da tre all'All-Star Weekend di Salt Lake City diventa così solo l'ottavo giocatore nella storia della NBA a segnare 70 o più punti e l'unico a far registrare almeno 60 punti e 10 triple in una gara (e lui ci è riuscito due volte, non una). Solo Kobe Bryant (6) e Wilt Chamberlain (32) hanno segnato almeno 60 punti più volte di Lillard (5, una in più di Michael Jordan e James Harden), che dopo la gara contro i Rockets ha superato anche LeBron James per numero di partite con almeno 50 punti a referto (15 le sue).
Dopo l'exploit della notte, Lillard oggi occupa le prime sei posizioni nella storia dei Trail Blazers quando si tratta di singole prestazioni individuali: i 71 contro Houston sono al top, ma ci sono anche due escursioni a quota 61, due a 60 e una a 59. Assolutamente mostruoso il suo primo tempo, chiuso già a quota 41 (suo massimo in carriera, ma anche il punteggio più alto fatto registrare in metà gara quest'anno in tutta la NBA) con 8 triple a segno. Da record personale anche le 13 triple, due in più della miglior prestazione di Lillard in carriera.