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NBA, la prima espulsione in carriera Jayson Tatum: "Fa bene alla mia reputazione"

NBA
©Getty

Reduce dal super canestro della vittoria a Philadelphia, Jayson Tatum ha chiuso una modesta partita al tiro (6/18 dal campo) con la prima espulsione della sua carriera - ricevuta per proteste e dovuta a una condotta di gara che ha premiato l'aggressività e la capacità di attaccare il ferro dei Knicks: "Ci voleva, è un'espulsione che fa bene alla mia reputazione", scherza il diretto interessato

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Finisce con tre minuti e 46 secondi d’anticipo la partita di Jayson Tatum, alla prima espulsione della sua carriera in NBA per doppio fallo tecnico - innervosito da una prestazione incolore al tiro da 6/18 dal campo e frustrato dalla mancanza di attenzione (a detta sua) da parte degli arbitri che non hanno sanzionato a sufficienza i falli e i contatti dei difensori Knicks su di lui. Risultato? Doppia lamentela e altrettanti falli tecnici, con il Madison Square Garden in piedi a indicargli la strada degli spogliatoi: “Non so perché sono stato espulso, ma tutti i grandi giocatori ogni tanto in carriera devono confrontarsi con scelte arbitrali del genere: è un bene per la mia reputazione”, scherza a fine gara. “Non è facile accettare il fatto di subire una sanzione in una situazione in cui probabilmente hai ragione perché sai di aver dubito un contatto. Credo di aver detto di aver assistito al match arbitrato meglio della mia carriera: questo ha fatto scattare la sanzione”. A pesare sulla gara come un macigno la disparità di tiri liberi tentati: 34-14 in favore dei Knicks, altro passaggio critico della sfida mal digerito dai giocatori Celtics. “Ho provato a fare un complimento agli arbitri, ma non è stato apprezzato”, chiosa Tatum evitando di andare oltre e ricevere ulteriori sanzioni (lasciando invece ampio spazio ai commenti via Twitter).