
NBA, revenue sharing: i mercati ricchi pagano, gli altri incassano (e quanto). CLASSIFICA
Il contratto collettivo NBA prevede che le squadre che più incassano - grazie alla potenza economica di un mercato forte, o alla presenza di proprietari dalla larghe tasche - vedano poi ripartito tra le squadre che restano sotto la soglia del salary cap parte del denaro speso in eccesso per cercare di inseguire la vittoria. Capita allora che i mercati più ricchi finiscano per rimpinguare le casse delle franchigie con meno mezzi economici a disposizione. Ecco chi paga - e chi, volentieri, incassa - nella NBA di oggi

IN 10 PAGANO, IN 20 INCASSANO | Oggi un terzo delle squadre NBA è sopra la soglia del salary cap, sforando in alcuni casi anche nel territorio della tassa di lusso, e quindi destina quanto speso in eccesso in un fondo che la NBA poi ripartisce tra le squadre (i restanti due terzi) che rimangono invece al di sotto della soglia stessa. Grazie a questo meccanismo venti squadre si sono ripartite oltre 400 milioni di dollari. Ecco chi li ha incassati (e in che misura) e soprattutto chi li ha spesi inseguendo a tutti i costi la vittoria

CHI PAGA | GOLDEN STATE WARRIORS: 45.0 MILIONI DI DOLLARI