Il veterano dei Sixers, che nel 2011 ha giocato a Montegranaro e conosce il nostro Paese, ha raccontato in un'intervista di preferire il cibo italiano cucinato negli Stati Uniti - scatenando un mare di polemiche e di commenti via social a un punto di vista (discutibile) riguardo le questioni culinarie
PJ Tucker, veterano dei Sixers, l’Italia la conosce bene: nel lontano 2011, quando ancora la NBA non sembrava poter essere una destinazione plausibile nella sua carriera, ha giocato a Montegranaro per poi approdare al Brose Bamberg e finalmente in America ai Phoenix Suns. In campo ha imparato molto anche grazie agli insegnamenti di quei mesi trascorsi nelle Marche, ma a tavola sembra aver mantenuto delle grosse lacune - a leggere in maniera campanilistica le parole rilasciate durante un’intervista al giornale di Philadelphia, in attesa di conoscere la prossima avversaria playoff dei suoi Sixers. Una chiacchierata che ha coinvolto infatti anche la cucina e che ha portato Tucker a fare un’affermazione rimbalzata sui social: “Il cibo italiano negli USA è meglio che in Italia” - frase che suona come una provocazione, ma che nel caso del 37enne di Philadelphia trova fondamento nel fatto che, quando viveva nel nostro Paese, ha detto di non aver trovato i sapori che il cibo italiano ha in America. Punti di vista, discutibili, ma punti di vista.