Per la prima volta nella sua ventennale carriera LeBron James non ha ricevuto neanche un voto per il premio di Most Valuable Player, finito nelle mani di Joel Embiid davanti a Nikola Jokic e Giannis Antetokounmpo. Il 38enne James paga una regular season con sole 55 partite disputate, al netto di medie straordinarie per un giocatore col suo chilometraggio
C’è sempre una prima volta per tutto, anche se forse questa LeBron James non l’aveva vista arrivare. Per la prima volta da 20 anni a questa parte tra i giocatori che hanno ricevuto almeno un voto per il premio di Most Valuable Player non figura il nome del Re, che nelle precedenti 19 stagioni era sempre stato nominato almeno da un votante — vincendo il premio in quattro occasioni (2009, 2010, 2012 e 2013), arrivando secondo in altre quattro occasioni (2006, 2014, 2018 e 2020) e sul gradino più basso del podio tre volte (2011, 2015, 2016). Il motivo è da ricercare nelle poche partite disputate da James (appena 55: dal prossimo anno bisogna averne disputate almeno 65 per essere votati per i premi stagionali) complici i tanti infortuni a cui ha dovuto fare i conti a 38 anni a cui si aggiungono i risultati di squadra non esaltanti (Lakers solo settimi a Ovest), nonostante le sue medie a partita — 28.9 punti, 8.3 rimbalzi, 6.8 assist con il 50% dal campo — siano ancora di assoluta élite. Già nelle ultime stagioni James era andato vicino a finire fuori dai giocatori con almeno un voto, ricevendone appena uno sia nel 2021 che nel 2022, mentre quest’anno non è stato ritenuto meritevole a differenza dei 13 giocatori indicati dalla giuria di 100 membri dei media che assegna il premio.