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NBA, Philadelphia licenzia Doc Rivers: è già lunga la lista dei pretendenti alla panchina

NBA
©Getty

Ko in semifinale di conference contro Atlanta nel 2021 (perdendo gara-7 in casa), ko in semifinale di conference contro Miami nel 2022 (perdendo la decisiva gara-6 in casa), ko in semifinale di conference contro Boston nel 2023 (sprecando un vantaggio di 3-2 e cedendo in gara-6 davanti ai propri tifosi, prima di arrendersi in gara-7). L'insuccesso nei playoff è costato la panchina a coach Rivers

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Dopo il ko in gara-7 contro Boston Doc Rivers aveva dovuto rispondere alle domande sul suo futuro: "Ho ancora due anni di contratto: voglio restare". Ma Josh Harris (il proprietario) e Daryl Morey (il GM) evidentemente hanno avuto idee diverse: i Philadelphia 76ers hanno infatti annunciato il licenziamento del loro allenatore negli ultimi tre anni, tutti e tre conclusi con una corsa ai playoff arrestatasi in semifinale di conference. L'ennesimo ko, dopo essere stati avanti 3-2 nella serie e aver goduto di un match point (sprecato) in casa per eliminare i Celtics, è costato la panchina a Rivers, secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski di ESPN. A Philadelphia evidentemente sono convinti che con l'MVP NBA 2023 in squadra, Joel Embiid, un'altra superstar come James Harden e una giovane stella in ascesa come Tyrese Maxey si potesse (e si dovesse) fare di più, e il terzo ko a un passo dalla finale a Est (dopo quelli del 2021 contro Atlanta e del 2022 contro Miami) è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Tanti - secondo quanto riportato sempre da Wojnarowski - i nomi già associati alla panchina dei Sixers, a partire da quello di Mike Budenholzer (a cui è toccata la stessa sorte a Milwaukee), Monty Williams (stesso trattamento a Phoenix), Nick Nurse (ex di Toronto) ma anche di Frank Vogel (campione NBA con i Lakers nel 2020), dell'assistente allenatore dello stesso Rivers a Philadelphia Sam Cassell e perfino di Mike D'Antoni, che quando Daryl Morey è al timone del front office è sempre un nome da tenere d'occhio. Sicuramente la panchina dei Sixers fa gola a molti: il dopo-Rivers inizia ora.