Gli L.A. Clippers hanno deciso di non garantire i 21 milioni previsti dal contratto di Eric Gordon per la prossima stagione, portando così la loro tassa di lusso da 169 a 59 milioni di dollari, per un risparmio di 110 milioni complessivi. Solo pochi mesi fa però avevano ceduto Luke Kennard, John Wall, una scelta diventata Cam Whitmore e tre seconde scelte per prenderlo, salvo liberarsene dopo appena 27 partite
Gli L.A. Clippers sono attesi ad un’estate da protagonisti, cercando di migliorare un roster che nelle ultime due stagioni non è riuscito a replicare le finali di conference raggiunge nel 2021, anche per via dei tanti infortuni delle loro stelle. In attesa di capire cosa ne sarà di Kawhi Leonard e Paul George (entrambi “eleggibili” per un’estensione di contratto quest’estate), la dirigenza e la proprietà della squadra di Los Angeles ha deciso di non confermare Eric Gordon per la prossima stagione, tagliando i suoi 21 milioni di dollari non garantiti previsti dal contratto. Questa mossa rappresenta contemporaneamente una vittoria e una sconfitta per i Clippers: la tassa di lusso da dover pagare infatti crolla da 169 a 59 milioni di dollari solamente rinunciando a Gordon, per un risparmio di cinque volte il suo stipendio; allo stesso tempo, però, i Clippers hanno ceduto Luke Kennard, John Wall, uno scambio di scelte (diventato Cam Whitmore alla 20) e tre seconde scelte per appena 27 partite di Gordon, che nelle 22 gare disputate in regular season ha viaggiato a 11 punti di media e nelle cinque della serie di playoff contro Phoenix è sceso a 10.2, soprattutto crollando al tiro perimetrale (da 42.3% a 34.5%). Il veterano vede così interrompersi la sua seconda esperienza in carriera con i Clippers, presentandosi sul mercato dei free agent a quasi 35 anni (li compirà a Natale) con la voglia di giocarsi il titolo NBA che non ha mai vinto in carriera.