Dopo un lungo tira e molla, Damian Lillard ha chiesto ufficialmente ai Portland Trail Blazers di essere ceduto e la franchigia è già al lavoro per accontentare la sua richiesta, secondo quanto riportato da diversi media statunitensi. Sulle sue tracce ci sono soprattutto i Miami Heat e i Brooklyn Nets
Alla fine Damian Lillard ha rotto gli indugi e ha preso in mano il suo futuro: come riportato da diversi media statunitensi (Bleacher Report, ESPN e The Athletic), l'All-Star ha chiesto ufficialmente ai Portland Trail Blazers di essere ceduto in questa sessione di mercato, e la franchigia si opererà per accontentare la sua richiesta quanto prima. Si conclude così un lungo tira e molla tra le due parti, nelle quali nessuna delle due sembrava voler fare il passo in avanti per mettere fine a un'esperienza che va avanti dal 2012, anno in cui Lillard venne scelto alla numero 6 dai Blazers dando il via a una carriera che lo ha visto nominato tra i 75 migliori giocatori dei primi 75 anni di vita della NBA. Lillard, 33 anni a metà luglio, è reduce dalla sua miglior stagione in carriera e diventa immediatamente il pezzo pregiato di questo mercato: sulle sue tracce, secondo quanto scritto da Shams Charania di The Athletic, ci sono soprattutto i Miami Heat e i Brooklyn Nets, che ora dovranno mettere sul piatto le loro migliori offerte per prendere il numero 0. Sempre secondo Charania, Lillard avrebbe indicato negli Heat la sua destinazione preferita; secondo Adrian Wojnarowski di ESPN, oltre a Miami anche LA Clippers e Philadelphia 76ers sarebbero interessate a prenderlo.
La carriera di Damian Lillard con i Blazers
Scelto al Draft del 2012 e immediatamente rookie dell'anno, Lillard ha passato 11 stagioni ai Portland Trail Blazers raggiungendo i playoff nei suoi primi otto anni di carriera. Nella sua esperienza in Oregon è stato nominato per sette volte nei quintetti All-NBA e per sette volte è stato All-Star, diventando uno dei volti di riferimento della lega grazie anche a due buzzer beater per vincere una serie di playoff (nel 2014 contro Houston e nel 2019 contro Oklahoma City). È il miglior marcatore nella storia della franchigia nonché numero uno per triple segnate, chiudendo al secondo posto per assist. Lo scorso anno ha viaggiato a 32.2 punti di media (tra cui una prestazione storica da 71 punti contro Houston) con 7.3 assist, pur disputando appena 58 partite per via di infortuni e direzione della squadra, che nella parte finale della regular season si è concentrata sul migliorare le proprie possibilità al Draft. Draft dal quale è uscito Scoot Henderson con la numero 3, giocatore attorno al quale (insieme a Shaedon Sharpe, settima scelta assoluta del Draft 2022) verranno costruiti i prossimi Blazers.