"Non è ancora il momento", dice il commissioner NBA, che con ogni probabilità vuole prima attendere la firma del nuovo contratto media che porterà nelle casse della lega svariati miliardi di dollari. Ma l'allargamento a 32 squadre della NBA appare ormai quasi inevitabile e la città del Nevada e l'ex casa dei Supersonics sembrano essere in pole position
No, Adam Silver e i vertici della lega non hanno in agenda nessun incontro con potenziali gruppi di investitori per portare la NBA in due nuovi mercati, ma il commissioner riconosce che "una futura espansione [da 30 a 32 squadre] non è una certezza ma una forte possibilità". "Trovo che sia naturale che le organizzazioni crescano col tempo - ha detto Silver - e di sicuro guarderemo con attenzione al caso di Las Vegas [dove in questi giorni si tra tenendo da tradizione la summer league e dove si disputeranno le Final Four del nuovo torneo NBA, ndr] e non c'è dubbio che c'è enorme interesse attorno al nome di Seattle. Ma - aggiunge il commissioner - altri mercati hanno indicato il loro interesse. Quando saremo pronti a considerare l'idea di un'espansione lo diremo apertamente, ma non è ancora questo il momento". Il momento, concordano tutti, arriverà una volta ratificato il nuovo accordo media che verserà nelle casse della NBA ulteriori valanghe di dollari: e allora Las Vegas e Seattle potranno iniziare a pensare davvero a un futuro nella lega.