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NBA, i Sixers hanno impedito a Harden di salire sull’aereo, la lega investiga sull'assenza

NBA
©Getty

Emergono ulteriori dettagli sul ritorno in squadra di James Harden a Philadelphia. Il giocatore avrebbe provato a salire sull’aereo della squadra verso Milwaukee, salvo essere fermato da un addetto alla sicurezza dicendogli che non aveva il permesso di accompagnare la squadra in trasferta. La NBA ha inoltre aperto un’investigazione per possibile violazione del nuovo protocollo sulla partecipazione dei giocatori alle partite

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La saga che circonda James Harden vive un nuovo e tumultuoso capitolo. Dopo il sorprendente ritorno agli allenamenti dei Philadelphia 76ers nella giornata di mercoledì, dopo dieci giorni in cui l’All-Star era rimasto lontano dalla squadra per "motivi personali" (decisione avallata dai Sixers che non lo hanno multato), Chris Haynes di Bleacher Report ha aggiunto ulteriori dettagli su una vicenda davvero particolare. Secondo quanto riportato, i Sixers avrebbero avvicinato Harden chiedendogli di rimanere a Philadelphia per migliorare la sua condizione fisica dopo 10 giorni senza allenarsi, ma Harden ha interpretato quelle parole "come un suggerimento piuttosto che come un obbligo", decidendo quindi di sua volontà di presentarsi in aeroporto per salire sull’aereo che avrebbe accompagnato i Sixers in trasferta, impegnati prima a Milwaukee e poi a Toronto, così da potersi allenare con il suo assistente di riferimento, Rico Hines, presente al seguito della squadra. Quando ha provato a salire sull’aereo, però, Harden è stato fermato da un addetto alla sicurezza che gli ha notificato di "non avere il permesso di accompagnare la squadra", cosa che non è piaciuta per niente a Harden. Il giocatore è comunque tornato a casa senza ulteriori problemi, con il General Manager Elton Brand che gli ha spiegato la decisione sostenendo che al campo di allenamento siano presenti macchinari e strumenti per valutare al meglio le sue condizioni atletiche per permettergli di essere nella miglior forma possibile in vista del debutto casalingo contro Portland, previsto per la notte tra domenica e lunedì.

La NBA investiga sull'assenza di Harden a Milwaukee

Nel frattempo anche la NBA, attraverso il suo portavoce Mike Bass, ha fatto sapere a ESPN che la lega "investigherà sui fatti che hanno portato all’assenza di Harden e determinerà se esista una motivazione approvata per la sua mancata partecipazione". Da quest’anno infatti i giocatori definiti come "stelle" (cioè che abbiano partecipato all’All-Star Game negli ultimi tre anni), anche se impossibilitati a giocare per infortunio, devono essere presenti all’arena e rendersi disponibili ai tifosi, cosa che i Sixers non hanno permesso ad Harden di fare. Probabilmente, se anche Philadelphia dovesse essere trovata “colpevole” di non aver rispettato la Player Participation Policy, si risolverà tutto in una multa — ma rimane comunque un’ulteriore distrazione su una situazione che ne ha già create fin troppe.

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