I Memphis Grizzlies sono l'unica squadra senza vittorie in questo inizio di stagione, travolti nella notte anche a Salt Lake City finendo sotto di 31 punti contro gli Utah Jazz. Senza Ja Morant per altre 20 partite e con il peggior attacco di tutta la NBA, ritornare in alto non sarà per niente semplice - anche se ci sono un paio di dati che fanno ben sperare
Dopo la prima settimana piena di partite, c’è una sola squadra che non è ancora riuscita a portare a casa una vittoria. I Memphis Grizzlies giacciono tristemente sul fondo della Western Conference con un record di zero vittorie e cinque sconfitte, proprietari del peggior attacco di tutta la NBA (102.5 punti segnati su 100 possessi) e del peggior differenziale (-11.2), complice la nona peggior difesa della lega. Anche questa notte la squadra di coach Taylor Jenkins è affondata a Salt Lake City, subendo 42 punti nel primo quarto da parte degli Utah Jazz e sprofondando anche a -31 nel corso del match senza mai davvero impenserire quella che, almeno teoricamente, dovrebbe finire sotto di loro in classifica a fine anno. Invece in questo momento i Grizzlies non sono competitivi, ma soprattutto dopo neanche dieci giorni di regular season sono già a due gare e mezzo di distanza anche solo dal decimo posto che vale il play-in, e in una conference ultra competitiva come la Western potrebbe rivelarsi un solco decisivo nonostante il calendario sia appena arrivato a novembre.
I problemi offensivi di Memphis e quel dato che fa sperare
In questo momento il problema per Memphis è soprattutto offensivo, visto che in ciascuno dei principali indicatori statistici (percentuali effettive dal campo, percentuali di palle perse, rimbalzi offensivi e viaggi in lunetta) sono tra le dieci peggiori squadre della lega. "Il nostro attacco ci ha fatto davvero male nel primo quarto" ha ammesso coach Jenkins dopo la partita di stanotte. "Abbiamo avuto tanti tiri aperti e abbiamo sbagliato dei tiri facili al ferro. Ma miglioreremo". Ai Jazz è bastato usare un po’ di difesa a zona per mandare in crisi i Grizzlies: tolto Desmond Bane, autore di 4/9 dall’arco nel primo tempo, i suoi compagni hanno tirato 4/23 dalla lunga distanza, nonostante il ritorno in campo di uno specialista come Luke Kennard. In generale i Grizzlies stanno tirando tantissimo da tre (il 44% delle loro conclusioni, solo Dallas ne prova di più) ma hanno la nona peggior percentuale con il 32.5% di squadra, in particolare in quelle frontali (sotto il 29%, terz’ultimi). E a rendere ancora peggiore la situazione c’è la precisione degli avversari, che in queste cinque partite hanno sfiorato il 44% dalla lunga distanza contro i Grizzlies, peggior dato di tutta la NBA. La speranza di Memphis — che dovrà fare a meno di Ja Morant ancora per 20 partite e di Steven Adams per il resto della stagione, oltre al recupero in dubbio di Brandon Clarke — è che questi dati si "normalizzino" con l’andare della stagione: i Grizzlies non potranno continuare a tirare così male dall’arco e soprattutto i loro avversari non potranno continuare a segnare con quelle percentuali "StephCurryiane" ancora a lungo. Altrimenti la stagione 2023-24 rischia di essere finita ancora prima di cominciare.