NBA, i risultati della notte: Edwards condanna Boston (prima sconfitta), Lakers ko a Miami
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Dopo il ko dei Celtics nel Minnesota non ci sono più squadre imbattute: Denver (guidata dalla tripla doppia di Jokic) e Dallas (29 di Doncic) superano Boston in classifica, mentre Philadelphia la raggiunge trascinata dai 48 di Embiid. Anthony Davis esce per infortunio a Miami e i Lakers perdono ancora in Florida. KO anche l'altra squadra di L.A., nonostante il debutto di Harden. Bene Golden State, Milwaukee e OKC, cadono i Kings a Houston
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- Tantissimo attacco (e meno difese) tra due squadre con record speculari: 5-1 i Sixers (alla quinta vittoria in fila), 1-5 gli Wizards. Se Embiid è straripante, Philadelphia registra anche il massimo in carriera per assist di Maxey, 11 con anche 22 punti, e il massimo stagionale di Melton a quota 14 punti, mentre Harris ne aggiunge 18. Quarto ko in fila invece per Washington, nonostante i 28 con 4/5 da tre di Kuzma e i 23 con 4/9 dall'arco di Poole. Meno di tre minuti in campo con 0/2 da tre e un punto per Gallinari
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- Embiid gioca un terzo quarto perfetto, da 10/10 al tiro e 9/9 dalla lunetta. In quel parziale segna 29 dei suoi 48 punti (season high) per il 40° quarantello della sua carriera, prendendosi anche il lusso di restare in panchina a riposarsi per tutto il quarto quarto (per la seconda gara in fila). Per il n°21 dei 76ers ci sono anche 11 rimbalzi e 6 assist in una serata da 17/25 al tiro e 14/14 dalla lunetta: se l'MVP sente la mancanza di James Harden, che nella notte ha esordito coi Clippers, non lo dà a vedere...
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- Neanche un colpo alla testa riesce a fermare la marcia di Doncic e dei Mavs, che nonostante il back-to-back vincono la sesta partita delle prime 7 stagionali. Lo sloveno segna 12 dei suoi 29 punti nel quarto periodo, suggellando un secondo tempo da 64-36 per gli ospiti che rimontano da -15 e vincono grazie anche ai 21 di Irving e Hardaway Jr. Ai Magic non servono i 22 punti di Paolo Banchero e i 19 a testa di Cole Anthony e Mo Wagner, tirando col 34% di squadra nella ripresa con 1/16 da tre
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- Dopo aver già subito 155 punti in questa stagione dai Boston Celtics, gli Indiana Pacers provano cosa vuol dire "umiliare" gli avversari rifilandone 152 agli Spurs e pareggiando il record di squadra. La vittoria n°900 in carriera di coach Carlisle arriva in una serata da 38 assist su 55 canestri, con il 58% di squadra al tiro, il 52.6% da tre e un quasi perfetto 22/23 ai liberi. Il migliore è Haliburton a quota 23, mentre Wembanyama chiude in doppia doppia con 13 e 10 rimbalzi ma tira solo 3/12 dal campo
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- Golden State si rialza subito dopo il ko di Cleveland, approfittando delle assenze in casa Pistons per assaltare il canestro avversario e conquistare la bellezza di 17 rimbalzi offensivi, per un conto dei punti da seconda opportunità di 26-10 che finisce per fare la differenza, come ammesso da coach Steve Kerr. Detroit ha 21 punti a testa da Cade Cunningham e Killian Hayes, anche se per una sera è il giocatore con contratto two-way Stanley Umude a prendersi la scena, chiudendo con 15 punti in 16 minuti
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- Le giocate di Umude permettono ai Pistons di mettere più volte la testa avanti nel secondo tempo, ma nel quarto periodo è Steph Curry a rimettere tutto al suo posto: sono 34 i punti finali del due volte MVP che segna altre 7 triple (su 17 tentativi) partendo subito forte con 16 punti nei primi 7 minuti e mezzo e realizzandone altri 9 nel quarto decisivo. Segnano 17 punti sia Klay Thompson che Chris Paul, che ritrova precisione al tiro chiudendo con 6/9 dal campo e 2/3 dall’arco
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- Torna in campo R.J. Barrett (assente nelle ultime due), torna il vecchio Julius Randle, tornano alla vittoria i Knicks. Se il canadese segna 26 punti, ne mette uno in più (27, con anche 10 rimbalzi) l'ala grande dei bluarancio, che colgono la prima vittoria interna stagionale. In parità dopo tre quarti, New York piazza un 7-0 di parziale in apertura di ultimo quarto e non si volta più indietro, arrivano a +17 a due minuti dalla fine. Dopo due ko, i Knicks tornano a sorridere
8/22
- L'avventura di James Harden ai Clippers inizia con una sconfitta: il "Barba" resta in campo 31 minuti (gli stessi di Westbrook) e chiude con 17 punti, 6 assist e 6/9 al tiro giocando - parole sue - "di puro istinto". Sono 17 con 8/13 al tiro anche i punti di Westbrook, ma meglio di tutti fa Kawhi Leonard a quota 18, mentre l'ultimo dei "Fab Four" Clippers, Paul George, si ferma a 10 con 2/11 al tiro ma aggiunge 7 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi
9/22
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- Prima vittoria esterna della stagione per Milwaukee, mentre restano ancora senza successi (0-3) davanti al proprio pubblico i Brooklyn Nets, ancora senza Cam Johnson e Nic Claxton. Gli ospiti chiudono il terzo quarto con un parziale di 17-5 e aprono il quarto 12-5 ma i Nets rispondono con un break di 12-0 e allora a deciderla nel finale è Antetokounmpo, con 9 dei 17 punti segnati da Milwaukee per chiudere i conti
10/22
- Il greco è il migliore dei suoi a quota 36 punti con 15/27 dal campo, pur tornando a faticare dall'arco (1/7) dopo il 3/3 dell'ultima gara contro New York. Ci aggiunge anche 12 rimbalzi e 3 assist ma non è solo nel suo sforzo: 21 punti (ma con 5/15 al tiro) li segna Lillard, 15 Middleton ma la panchina di coach Griffin contribuisce con 50 punti e un ottimo 17/33 al tiro, compreso un 5/6 dall'arco, surclassando quella dei Nets (ferma a quota 37 punti)
11/22
- Brooklyn incassa l'ennesimo ko casalingo ma continua ad ammirare un Cam Thomas scatenato, al suo massimo stagionale a quota 45 punti: mai timido, la guardia dei Nets tira 33 volte (con 17 centri) chiudendo anche con 6/16 dalla lunga distanza. Ne mette 31 con 12/21 al tiro anche Mikal Bridges e 19 un ottimo Lonnie Walker IV dalla panchina, mentre Ben Simmons registra il suo season high a rimbalzo con 15 in una gara da 1/3 al tiro e 2 punti
12/22
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- Quarta sconfitta su quattro in trasferta per i Lakers, a cui non riesce una rimonta disperata da -10 a 4 minuti dalla fine pur tenendo gli avversari a secco nel finale di gara. Cam Reddish non capitalizza un assist perfetto di LeBron James (30 punti con 13/23 al tiro) per realizzare la tripla che avrebbe dato i suoi il vantaggio a pochi secondi dalla fine, mentre Austin Reaves sfiora la tripla doppia da 23 punti, 10 rimbalzi e 9 assist. La notizia peggiore è però l’uscita dal campo di Anthony Davis per problemi all’inguine
13/22
- Rimane comunque il merito degli Heat che hanno un Jimmy Butler da 28 punti e una tripla doppia da 22+20+10 di Bam Adebayo, la prima da 20 rimbalzi nella storia della franchigia. A loro due si aggiungono i 22 di Tyler Herro e una giocata chiave di Kyle Lowry, che prende sfondamento da LeBron James a meno di 2 minuti dalla fine rallentando la rimonta gialloviola, con entrambe le squadre che non segnano più negli ultimi 2:38 di partita. Nervosismo in casa Lakers: espulso D’Angelo Russell per due tecnici lamentandosi con gli arbitri e uno anche per coach Ham
14/22
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- Dopo due sconfitte tirate i Thunder ritrovano Shai Gilgeous-Alexander e la vittoria, arrivando all’ultimo quarto avanti di 19 e gestendo il vantaggio nonostante il ritorno a -7 degli avversari. SGA non sembra aver problemi mettendone 30 con 8 rimbalzi e 6 assist, accompagnato dai 21 di Jalen Williams, i 19 di Luguentz Dort e i 16 di Chet Holmgren, mentre gli ospiti non vanno oltre i 29 di Dejounte Murray e i 22 con 11 assist di Trae Young, che continua a litigare col canestro (5/18, in stagione è al 33.6% dal campo)
15/22
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- Arriva in overtime il primo ko stagionale dei Boston Celtics, fermati dai Timberwolves ancora imbattuti in casa e giunti al terzo successo consecutivo. Nel finale nessuno sembra voler vincere una gara equilibratissima (di 8 punti il massimo vantaggio): solo errori, da una parte e dall'altra, negli ultimi 90 secondi di regolamentari e allora è l'overtime a decidere la partita, con il 9-0 di Minnesota che chiude i conti
16/22
- Dei 13 punti segnati dai padroni di casa nell'overtime, 8 li mette a segno Anthony Edwards, che chiude con 38 punti una serata sontuosa, marchiata dal suo 15/25 al tiro cui aggiunge anche 9 rimbalzi e 7 assist. I T'Wolves hanno anche 20 punti da Jaden McDaniels e 14 sia da Naz Reid che da Gobert, che al suo 6/6 dal campo (e un disastroso 2/11 ai liberi) aggiunge anche 12 rimbalzi
17/22
- La super coppia di Boston fa di tutto per mantenere l'imbattibilità di squadra ma non bastano né i 26 di Jaylen Brown (con 10/21 al tiro, 7 rimbalzi e 4 assist), né i 32 di Jayson Tatum, top scorer dei suoi in una prestazione con anche 5 rimbalzi e 5 recuperi (ma 6 palloni persi). In forse fino a pochi minuti dal via, anche Porzingis dà il suo contributo con 20 punti ma tirando male dal campo (solo 5/14)
18/22
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- Partiti 0-3, i Rockets infilano tre successi consecutivi e raddrizzano il loro record in parità, prendendosi anche lo scalpo eccellente dei Kings. Funzionale la serata oltre il 48% da tre, con 15/31 di squadra, e l'ottima prestazione di un Sengun a due rimbalzi dalla sua terza tripla doppia di carriera (con 17 punti, 12 assist e 8 rimbalzi). A Sacramento manca tantissimo De'Aaron Fox, assente per la terza gara - tutte perse. Solo 8 punti e 8 rimbalzi per Sabonis.
19/22
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- Ritorno alla vittoria dopo tre ko in fila per i Bulls, guidati come sempre dalla coppia LaVine (24 con 8/17 al tiro)-DeRozan (21 con 8/13 e anche 4 recuperi). Chicago tira il 51.6% dal campo ma fa ancora meglio (18/34, sfiorando il 53%) dall'arco, in una serata che marca il record stagionale di punti segnati (130). Festeggia anche Andre Drummond, che con i suoi 7 rimbalzi (cui abbina 12 punti) raggiunge quota 10.000 in carriera. Markkanen il migliore dei Jazz a quota 29, solo 4 minuti senza punti (0/2) al tiro per Simone Fontecchio
20/22
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- Denver finisce sotto di 20 punti nel primo tempo, non può contare su Jamal Murray (salterà diverse partite per un problema muscolare) ma si aggrappa al solito Jokic e trova la miglior gara della sua giovane carriera dal rookie Julian Strawther, che chiude con 21 punti dalla panchina, uno in meno dei 22 di Michael Porter Jr.. Non è l'unico rookie sugli scudi: Jordan Hawkins segna il suo massimo a quota 31 punti, Zion Williamson sfiora la tripla doppia (20+10+9 assist) ma non basta ai Pelicans
21/22
- Il parziale decisivo della gara arriva a cavallo tra il secondo e il terzo quarto (46-19 per i padroni di casa), e a guidare i Nuggets alla vittoria ci pensa come al solito Nikola Jokic, autore della sua tripla doppia n°108 in carriera, una in più di LeBron James e Jason Kidd. Ora il serbo è quarto in solitaria in questa speciale classifica, grazie a una prestazione da 35 punti, 14 rimbalzi e 12 assist confezionata tirando 15/24 dal campo. Sono 37 gli assist dei Nuggets su 51 canestri segnati
22/22
- Queste le classifiche nella Western e nella Eastern Conference dopo le 12 partite della notte, con Denver e Boston che si mantengono in vetta