NBA, tutti gli esclusi eccellenti dall'All-Star Game: a Sacramento gridano allo scandalo
Delle prime sei squadre a Est e a Ovest, solo i Sacramento Kings non hanno un loro rappresentante al prossimo All-Star Game e nel nord della California si è alzato subito un coro di proteste (capitanato dalla voce del coach dei Kings, Mike Brown) per la mancata convocazione di Domantas Sabonis e/o De'Aaron Fox. I due giocatori di Sacramento però non sono gli unici che speravano nella chiamata e sono rimasti delusi. Ecco gli snobatti dell'All-Star Game 2024
DOMANTAS SABONIS, SACRAMENTO KINGS
- Western Conference
- All-Star nel 2020, 2021 e 2023
- Il lungo dei Kings è il miglior rimbalzista NBA (13.0 a sera), è primo per doppie doppie (42) e ha già collezionato 13 triple doppie (meglio di lui solo Jokic a 14). E i suoi Kings vincono
DE'AARON FOX, SACRAMENTO KINGS
- Western Conference
- All-Star nel 2023
- A guidare la squadra con il 5° miglior record a Ovest è la point guard di Kentucky che viaggia oltre i 27 punti di media, con 5.5 assist e 4 rimbalzi, tirando il 38% da tre
JAMAL MURRAY, DENVER NUGGETS
- Western Conference
- Mai convocato per l'All-Star Game
- Che la guardia dei campioni in casa debba ancora esordire alla partita delle stelle è incredibile (ma gli infortuni hanno giocato un ruolo importante in questa sua assenza). Meritava di debuttare quest'anno, forse, in virtù degli oltre 21 punti a sera che porta alla causa dei Nuggets, tirando il 41.4% da tre
RUDY GOBERT, MINNESOTA TIMBERWOLVES
- Western Conference
- All-Star nel 2020, 2021 e 2022
- Minnesota fa corsa di testa a Ovest, e allora oltre a Edwards e Towns (convocati) la candidatura del francese - 5° in NBA per percentuale al tiro, 2° tra i rimbalzisti, 6° tra gli stoppatori - poteva anche starci
LAURI MARKKANEN, UTAH JAZZ
- Western Conference
- All-Star nel 2023
- Utah non ha un record vincente, ma le cifre del finlandese (23.6 punti con il 50% dal campo e il 40% da tre) sono sostanzialmente in fotocopia a quelle dell'anno scorso, quando all'All-Star Game è stato chiamato (forse anche perché si giocava a Salt Lake City?)
ALPEREN SENGUN, HOUSTON ROCKETS
- Western Conference
- Mai stato convocato all'All-Star Game
- Quasi 22 punti, oltre 9 rimbalzi e 5 assist di media oltre a 20 doppie doppie già collezionate. Houston non è squadra vincente, ma il turco si è affermato come leader della giovane squadra di coach Udoka
VICTOR WEMBANYAMA, SAN ANTONIO SPURS
- Western Conference
- Rookie
- Avrà tempo per guadagnarsi la convocazioni tra le star (forse già dall'anno prossimo) ma il francese viaggia comunque oltre i 20 punti e 10 rimbalzi di media ed è il miglior stoppatore della lega (3.2 a sera). Aver vinto solo 10 partite con i suoi Spurs non lo ha aiutato
CHET HOLMGREN, OKLAHOMA CITY
- Western Conference
- Rookie
- Le cifre non sono tanto diverse da quelle del suo "rivale a distanza" francese (16.7 punti, 7.6 rimbalzi e 2.6 stoppate) ma collezionate all'interno di una squadra vincente, a un livello di pallacanestro superiore
KRISTAPS PORZINGIS, BOSTON CELTICS
- Eastern Conference
- All-Star nel 2018
- Visto che i Celtics stanno dominando la stagione, oltre a Tatum e Brown in tanti avrebbero voluto vedere anche il lèttone (che oltre a più di 19 punti porta in dote anche 7 rimbalzi e 2 stoppate) tornare alla partita delle stelle, frequentata solo da membro dei Knicks
DERRICK WHITE, BOSTON CELTICS
- Eastern Conference
- Mai convocato per l'All-Star Game
- Per la guardia dei Celtics questa è di gran lunga la miglior stagione della sua carriera: massimi in carriera per punti (15.7), rimbalzi (4.0), assist (4.8) e percentuali da tre punti (tira un soffio sotto il 40%). E tra le guardie NBA solo Scottie Barnes stoppa più di lui