NBA, Boston ha un posto libero a roster: e tra i candidati c'è anche Gallinari
Il ritorno di Gallinari a Boston non è da escludere se dovesse raggiungere un buyout con Detroit, ma le opzioni della coppia Mazzulla-Stevens sono diverse, anche in virtù della trade exception da 6.2 milioni di dollari a disposizione ottenuta nell'affare Grant Williams con Dallas. Ecco tutti i nomi sul taccuino dei Celtics per completare il roster con il quindicesimo contratto. E dare l'assalto al titolo
- Oggi i Boston Celtics sono la miglior squadra NBA ma questo non vuol dire che non guardino alla trade deadline con interesse. Il roster di coach Mazzulla oggi è formato da 17 giocatori, 14 con contratti standard e 3 cosiddetti "two-way". C'è posto quindi per la firma di un quindicesimo giocatore, e le opzioni sono diverse - anche considerando la trade exception da 6.2 milioni a disposizione ottenuta da Dallas nell'affare Grant Williams
- Dei tre giocatori "two-way", Drew Peterson e JD Davison stanno ricevendo pochissimo spazio, mentre Neemias Queta è sempre più presente nelle rotazioni di coach Mazzulla. Un fattore in più da tener presente per Brad Stevens, n°1 del front office dei Celtics, che ha più volte ripetuto di volersi muovere sul mercato solo se l'eventuale nuovo giocatore da acquisire sia un netto upgrade rispetto ai giocatori attuali
- La soluzione interna. Convertire il suo contratto da "two-way" a standard gli assicurerebbe di poter essere inserito nel roster playoff (cosa attualmente negatagli, da regolamento). Il portoghese sta facendo bene e con Kornet potrebbe assicurare un quarto centro dietro alla coppia Porzingis-Horford che costituisce una certezza nel roster di coach Mazzulla
- Se invece Queta - o Kornet - non dovessero convincere fino in fondo, i Chicago Bulls (che hanno perso anche LaVine per tutta la stagione) potrebbero accontentarsi di un paio di scelte future per lasciare andare il grande veterano sotto canestro, che ha tutta l'esperienza necessaria per poter dare una mano a una contender nei playoff
- Brad Stevens ha individuato in una "big wing" (un'ala con fisico) l'identikit di cosa potrebbe servire ai Celitcs. Konchar potrebbe rientrare nella descrizione, e una trade con Memphis (che ha poco da chiedere a questa stagione) è fattibile, visto che il giocatore dei Grizzlies guadagna 2.4 milioni quest'anno e mai più di 6.2 nelle prossime stagioni
- Al momento è infortunato, e per questo è finito un po' fuori dai radar NBA, ma il suo ritorno dovrebbe essere imminente. Veterano, difensore coriaceo, è un "3&D" che potrebbe fare al caso di Boston, anche vista la sua esperienza (ha 33 anni). Chicago potrebbe ascoltare le offerte per una trade, e il suo salario (poco sopra i 2.5 milioni) è abbordabile per i Celtics
- Un nome interessante da tener d'occhio, segnalato dall'insider di ESPN Bobby Marks tra quelli nella lista di Brad Stevens. Guadagna meno di 2 milioni, sarà free agent a fine anno e potrebbe essere considerato un upgrade rispetto a Osha Brissett, che oggi trova minuti in quel ruolo. Bisogna vedere però la richiesta dei Pelicans in una ipotetica trade
- C'è anche il nome dell'azzurro nella lista degli "attenzionati" dai Celtics. Il primo passaggio a Boston (la scorsa stagione) è trascorso tutto in infermeria, ma se arrivasse un buyout da Detroit il "Gallo" ha un contratto che permetterebbe a Boston di provare a metterlo sotto contratto. Per regalargli un'altra chance in biancoverde
- Restando sotto i 12.4 milioni di dollari (ne prende 11 dai Clippers), il contratto di Tucker potrebbe essere assorbito dai Celtics in caso di buyout anche se la franchigia di Boston è sopra la prima soglia ("apron") inserita nel nuovo contratto collettivo (che penalizza chi, come i Celtics, ha un monte salari già oltre i 172 milioni di dollari). Per Tucker potrebbero non esserci troppi minuti, ma l'esperienza da vincente potrebbe intrigare Stevens
- Campione NBA nel 2022 con Golden State, gli infortuni hanno fermato la sua carriera, e a Toronto l'anno scorso ha giocato solo 8 gare e quest'anno non è mai sceso in campo. Prende 5.7 milioni di dollari ed è all'ultimo anno di contratto (con team option): Boston potrebbe scambiare per lui, ma sarebbe veramente un miglioramento rispetto a Sam Hauser o Osha Brissett?
- Arrivato come Gallinari a Detroit da Washington, guadagna 3.5 milioni di dollari, uno stipendio che i Celtics potrebbero assorbire in una trade grazie alla trade exception. Lungo che a Boston conoscono bene, per averlo già avuto: allarga il campo col tiro da fuori, ma in difesa non dà garanzie. Potrebbe essere meglio di Queta, ma non necessariamente di Kornet, soprattutto in ottica playoff
- Con un contratto da 6.1 milioni di dollari, anche per lui i Celtics potrebbero giocarsi l'eccezione da 6.2 ottenuta da Dallas. La sua difesa - sicuramente la specialità della casa - potrebbe farlo preferire a Payton Pritchard, ma in attacco le percentuali da tre (38% contro il 34% scarso del giocatore dei Bulls) sono a favore della guardia biancoverde