La supersfida tra il miglior tiratore e la miglior tiratrice al mondo non tradisce le attese, con Sabrina Ionescu che pareggia le prestazioni dei partecipanti alla gara del tiro da tre punti con 26 e Steph Curry che sale di livello realizzando 29 punti, a due dal suo record personale nella competizione fissato nel 2021. Ogni canestro realizzato è valso una donazione in beneficienza alla NBA Foundation
La primissima sfida tra il miglior realizzatore da tre punti nella storia della NBA e la miglior tiratrice della WNBA non ha certamente tradito le attese. Il confronto tra Steph Curry e Sabrina Ionescu è stato uno dei momenti topici dell’All-Star Saturday ed entrambi hanno performato ad altissimo livello: Ionescu — che tirava con i palloni della WNBA, ma dalla distanza della NBA — è partita per prima e ha cominciato fortissimo realizzando 13 dei suoi primi 15 tiri, rallentando negli ultimi due carrelli dove ha segnato solo la metà degli ultimi 10 palloni ma chiudendo comunque a quota 26, pareggiando quindi le migliori prestazioni di Lillard, Towns, Haliburton e Young della sfida tra gli uomini andata in scena poco prima. È stato necessario quindi quasi il miglior Curry di sempre, chiudendo a quota 29 — a due dal suo record personale realizzato nel 2021 — per superare quanto fatto da Ionescu e affermarsi come "GOAT dei tiratori", come testimoniato dalla cintura di campione stile wrestler con le immagini di due capre (goat in inglese, ma anche acronimo di Greatest Of All Time, il migliore di tutti i tempi) consegnatagli dopo la sfida. Ogni canestro realizzato dai due è valso una donazione in beneficienza alla NBA Foundation in sostegno economico alle comunità afro-americane, ma è stata soprattutto la prestazione di Ionescu a dimostrare ancora una volta che "shooters shoot", i tiratori tirano, indipendentemente dal sesso e da ogni pregiudizio.