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All Star Game NBA, l'Est torna a vincere dopo 10 anni, Lillard nominato MVP

NBA
©Getty

A dieci anni di distanza dall’ultima affermazione, la Eastern Conference torna a vincere l’All-Star Game travolgendo agevolmente la rappresentativa della Western Conference per 211-186. Grande protagonista Damian Lillard, autore di 39 punti e 11 triple a segno (un paio da prima di centrocampo) per conquistare il primo premio di MVP dell’All-Star Game della sua carriera, superando i 50 punti realizzati da Karl-Anthony Towns

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Gli appelli degli ultimi giorni da parte dei piani alti della lega non hanno avuto l’effetto sperato: nonostante il ritorno all’antico del formato dell’All-Star Game, quella andata in scena a Indianapolis non è stata una partita competitiva, con le stelle che invece hanno messo assieme la sfida dal più alto punteggio di sempre. Se non altro il ritorno alla tradizionale partita tra Eastern e Western Conference è servita all’Est per tornare a vincere a 10 anni di distanza dall’ultima volta nel 2014, per quanto dal 2018 al 2023 si siano affrontate le squadre capitanate dai giocatori più votati mischiando i roster. L’Est in ogni caso aveva vinto solamente uno degli All-Star Game disputato dal 2011 al 2017, ma stavolta non c’è stata partitacomplice anche una serata da 42 triple a segno per la "squadra di casa", guidata dalle splendide prestazioni balistiche di Tyrese Haliburton e Damian Lillard. Il padrone di casa ha cominciato fortissimo con 5/5 dall’arco nel solo primo quarto, chiudendo alla fine con 32 punti, 7 rimbalzi e 6 assist con 11/15 al tiro di cui 10/14 dalla lunga distanza, ma meglio di lui ha fatto Lillard, che ha chiuso con 39 punti, 6 assist e soprattutto 11 triple a segno, un paio delle quali da oltre centrocampo. Nonostante gli altri sei giocatori in doppia cifra (tra cui 36 per Jaylen Brown, 23 per Giannis Antetokounmpo e 20 per Jayson Tatum) alla fine è stato il playmaker dei Milwaukee Bucks a vincere il premio di MVP della competizione, alzando il primo Kobe Bryant Trophy della sua carriera e portandoselo a casa insieme al trofeo della gara del tiro da tre punti vinto ieri.

Towns ne fa 50, LeBron solo 14 minuti per una caviglia malconcia

In una serata dai tanti recordmai così tanti punti in una partita né in un solo tempo, oltre alle 42 triple dell’Est che superano le 35 realizzate da Team LeBron nel 2019 —, l’Ovest non riesce a tenere il passo degli avversari, finendo in fretta sotto nel punteggio senza mai dare l’impressione di voler provare a rimontare. In questo modo si sono aperti gli spazi per Karl-Anthony Towns, che uscendo dalla panchina ha chiuso con 50 punti tirando 23/35 dal campo, accompagnato dai 31 di Shai Gilgeous-Alexander alla sua prima partenza in quintetto e le doppie cifre di Kevin Durant (18), Steph Curry (16), Devin Booker (15), Paul George (13) e Nikola Jokic (13). Meno di 14 minuti in campo per LeBron James, che per sua stessa ammissione è alle prese con un problema alla caviglia da tenere monitorato in vista del finale di stagione con i suoi Lakers. Al suo 20° All-Star Game della carriera (anche questo un nuovo record), non aveva poi molto altro da chiedere alla partita delle stelle.

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