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NBA, LeBron James parla del futuro: "Felice ai Lakers. Warriors? L'ho saputo come voi"

NBA
©Getty

Nell’immediata vigilia del suo 20° All-Star Game, LeBron James ha parlato con la stampa del suo presente ai Los Angeles Lakers e il suo futuro in termini di ritiro, sostenendo di essere ancora indeciso su come approcciare il suo ultimo anno di carriera quando sarà il momento. Sulle voci riguardanti i Golden State Warriors, invece, ha glissato: "L'ho saputo come voi, a me non è arrivato nulla"

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LeBron James si è presentato a Indianapolis solamente nel giorno di domenica, appena in tempo per prendere parte al suo 20° All-Star Game della carriera. Il motivo è la condizione non perfetta della sua caviglia sinistra, che lo aveva costretto a saltare l’ultima partita con i suoi Los Angeles Lakers a Salt Lake City e lo ha limitato a soli 14 minuti nella partita delle stelle. "Sto cercando di rinforzarla il più possibile per finire al meglio l’ultimo terzo di stagione" ha detto James. "Ho un po' di energie per fare su e giù con i giovani per un po', ma dopodiché darò al mio corpo e alla mia caviglia l’opportunità di riposare. La cosa più importante per me ora è la mia salute, specialmente con il fatto che siamo nella giusta direzione". Questa è anche la prima volta in cui James ha potuto parlare non solamente dei Lakers, ma dei Lakers alla luce dei (non) movimenti effettuati alla deadline del mercato e soprattutto la clamorosa voce dell’interessamento nei suoi confronti dei Golden State Warriors. "Ne ho sentito parlare quando l’hanno sentito tutti quanti" ha detto James a TNT, molto probabilmente mentendo. "A volte ci sono conversazioni a porte chiuse di cui nemmeno sono a conoscenza. E in questo caso a me non è arrivato nulla". In ogni caso, il voto di fiducia dato ai Lakers è arrivato forte e chiaro, reiterando il suo desiderio di chiudere con i gialloviola: "Sono un Laker e sono contento di esserlo, così come lo sono stato negli ultimi sei anni. Spero che la situazione rimanga questa. Non so ancora per quanto tempo sarà così e quale maglia indosserò, ma spero che sia con i Lakers. È una grande organizzazione in cui hanno giocato i migliori. Ma vedremo".

LeBron non sa ancora come ritirarsi: "Tour di addio o fare come Duncan?"

James non si è esposto particolarmente per quanto riguarda le Olimpiadi di Parigi ("Prima della stagione ho dato la mia disponibilità, ma dipende tutto dalla mia salute. Ora come ora sarei in condizione di far parte della squadra e giocare al mio livello") e il futuro del figlio Bronny ("Deciderà lui se dichiararsi per il Draft o rimanere a USC. Al momento ha il torneo della Pac-12 a cui pensare, poi valuteremo tutte le opzioni e lasceremo che sia lui a decidere"). Più interessante invece la sua risposta per quanto riguarda non tanto quando si ritirerà (molto dipenderà anche dalla sua decisione contrattuale in estate, esercitando l’opzione coi Lakers o firmandone uno nuovo), ma come si ritirerà. "L’altro giorno mi hanno chiesto se avrei preferito un ‘tour di addio’ oppure se fare come Tim Duncan" ha detto James, citando il cinque volte campione NBA con i San Antonio Spurs come esempio di un ritiro all’improvviso senza aver annunciato nulla a nessuno. "Sono combattuto, ad essere onesto. Ci sono volte in cui mi sento di dovere ai tifosi che mi hanno seguito negli ultimi due decenni la possibilità di avere quel momento in ogni città in cui vada, mi sembra una cosa bella. Dall’altra parte però non sono mai stato bravo a ricevere complimenti, è una sensazione strana. Non so quando arriverà la fine, ma sta arrivando. Quello è sicuro".

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