L'ultima parte di regular season in arrivo sarà decisiva per i premi personali da assegnare. Tra questi, uno dei più prestigiosi riguarda l'inserimento nei tre quintetti All-NBA. Un'impresa non semplice, soprattutto dopo l'introduzione delle nuove regole che impongono un numero minimo di partite giocate per essere presi in considerazione. "CBS" ha quindi provato a lanciarsi in un pronostico generale, tra certezze e qualche esclusione al momento davvero clamorosa
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- Luka Doncic, Dallas Mavericks. Lo sloveno è 1° per punti segnati (34.4) e 3° per assist (9.7) di media a partita, praticamente impossibile che non finisca nel primo quintetto All-NBA
- Shai Gilgeous-Alexander, Oklahoma City Thunder. Dietro a Doncic nella classifca marcatori c'è SGA con 31.2 punti di media a partita e OKC rischia di arrivare 1° a Ovest, posto nel primo quintetto All-NBA di fatto obbligatorio
- Giannins Antetokounmpo, Milwaukee Bucks. 3° posto nella classifica marcatori (30.6 punti di media a partita) e altro nome praticamente certo per il primo quintetto All-NBA
- Nikola Jokic, Denver Nuggets. Non ha nemmeno bisogno di segnare troppo (è 14° nella classifica marcatori), ma "The Joker" è 4° in tutta la lega sia per rimbalzi che per assist di media e sul suo nome non parrebbe esserci molto da discutere
- Kevin Durant, Phoenix Suns. A impressionare non sono tanto i 28 punti di media a partita, quando il 53% dal campo e il 42% da tre che potrebbero garantire al veterano di Phoenix un posto nel primo quintetto All-NBA
- Jayson Tatum, Boston Celtics. Il miglior giocatore della miglior squadra NBA potrebbe essere l'escluso più chiacchierato dai primi cinque, ma non è affatto detto che alla fine non ce la faccia a conquistarsi un posto nel primo quintetto All-NBA
- Kawhi Leonard, L.A. Clippers. Stagione ai limiti della perfezione, in cui sta anche flirtando con l'ingresso nel "50-40-90 Club" e che lo colloca di diritto nel secondo quintetto All-NBA
- Jalen Brunson, New York Knicks. Trascinatore di una squadra che sta sorprendendo molti, Brunson sta viaggiando a 27.6 punti di media a partita e tirando con il 41% da tre e si candida con forza al secondo quintetto All-NBA
- Donovan Mitchell, Cleveland Cavaliers. A proposito di trascinatori, i Cavs sono stati falcidiati dagli infortuni ma se rimangono nelle zone alte della classifica della Eastern Conference buon parte del merito è sua e il secondo quintetto All-NBA sarebbe un riconoscimento meritato
- Devin Booker, Phoenix Suns. Molto dipenderà dal finale di stagione dei suoi Suns, fin qui molto altalenanti, ma il posto nel secondo quintetto All-NBA potrebbe arrivare grazie ai 27.5 punti e 7 assist di media a partita tenuti fin qui
- Steph Curry, Golden State Warriors. La prima parte di stagione è stata complicatissima e se Golden State non è affondata è stato solo perché la sua stella ha tenuto a galla la squadra, guadagnandosi quantomeno il posto nel terzo quintetto All-NBA
- Tyrese Haliburton, Indiana Pacers. L'infortunio patito a metà stagione ne ha un po' fermato la corsa e con lui anche quella dellla squadra, ma rimane il miglior assistman della lega con 11.6 passaggi vincenti a partita e il terzo quintetto All-NBA sembra un approdo sicuro
- Anthony Edwards, Minnesota Timberwolves. Minnesota, a sorpresa, potrebbe chiudere la regular season in testa alla Western Conference e pare quasi obbligato un posto almeno nel terzo quintetto All-NBA per il miglior giocatore della squadra
- Rudy Gobert, Minnesota Timberwolves. Discorso simile a quello del compagno Edwards, il francese può non piacere per lo stile di gioco poco spettacolare ma è l'ancora della miglior difesa della lega e questo potrebbe valergli un posto nel terzo quintetto All-NBA
- Anthony Davis, Los Angeles Lakers. Le speranze dei gialloviola di non scivolare fuori dalla zona play-in rimangono aggrappate al suo rendimento, fin qui (25.1 punti e 12.3 rimbalzi di media a partita) assolutamente da terzo quintetto All-NBA
- La quantità di talento attualmente in NBA è così grande che giocoforza qualche stella dovrà rimanere fuori dai magnifici quindici All-NBA. Secondo "CBS" questi sono i giocatori che al momento verrebbero esclusi dalla selezione, ma che possono coltivare ancora la speranza di strappare un posto nel finale di regular season
- De'Aaron Fox, Sacramento Kings. Il playmaker chiude la top ten dei marcatori della lega con 26.9 punti a partita e se i guai fisici che ne hanno limitato le prestazioni ultimamente dovessero dargli tregua potrebbe puntare a un posto tra gli All-NBA
- Domantas Sabonis, Sacramento Kings. Le sue 21 triple doppie (record in tutta la lega) parlano chiaro, mancano forse le giocate da highlights ma un posto tra gli All-NBA non appare traguardo impossibile
- James Harden, L.A. Clippers. Nella stagione molto positiva dei Clippers c'è anche il suo marchio, evidente soprattutto negli 8.3 assist di media a partita e nel 40.9% con cui sta tirando da tre: l'ingresso tra gli All-NBA non è un miraggio
- LeBron James, Los Angeles Lakers. Senza ombra di dubbio l'escluso più eccellente, eppure, statistiche alla mano, il super veterano per eccellenza sta disputando un'altra regular season di altissimo livello e alla fine un posto tra i quindici All-NBA potrebbe finire per strapparlo
- Paul George. L.A. Clippers. 22.1 punti, 5.3 rimbalzi e 3.7 assist di media sembrano per ora lasciarlo proprio sul confine tra l'esclusione e l'ingresso tra gli All-NBA, ma ci sono ancora molte partite da giocare
- Jamal Murray, Denver Nuggets. Per lui, si sa, la regular season è una sorta di lungo preambolo ai playoff, dove di solito si scatena, e nonostante i 20.5 punti di media a partita e il 42.3% da tre dovrebbe rimanere fuori dai quintetti All-NBA
- Victor Wembanyama, San Antonio Spurs. Gli ultimi due rookie a riuscire nell'impresa di entrare nei quintetti All-NBA (Tim Duncan nel 1997-98 e David Robinson nel 1989-90) vesitvano la maglai degli Spurs, difficile però che la storia si ripeta
- Tyrese Maxey, Philadelphia 76ers. Il calo vistoso nelle prestazioni di squadra in assenza di Joel Embiid potrebbe penalizzarlo un po', anche se i 25.9 punti e 6.4 assist di media a partita non dovrebbero lasciarlo poi a così grande distanza dai quintetti All-NBA