NBA, il futuro di Donovan Mitchell spaventa Cleveland: in cinque squadre lo vogliono
Dai Jazz sembrava destinato ai Knicks, e invece è finito in Ohio. Ma solo un’apparizione dei Cavs in finale a Est quest’anno sembra poter convincere Donovan Mitchell a promettere amore eterno a Cleveland. Di estensione – ha detto recentemente - “è troppo presto per parlarne” e almeno cinque squadre sono convinte che il futuro di “Spida” sia lontano dall’Ohio. Ecco cosa sono pronte a offrire ai Cavs
- Kobi Altman [nella foto], il general manager dei Cavs, non può dormire sonni tranquilli. Vero, Donovan Mitchell è sotto contratto fino al termine della stagione 2025-26, ma l'ultimo anno dell'accordo è una player option che dà alla stella dei Cavs la possibilità di rinunciare ai 37.1 milioni di dollari previsti per quell'ultima stagione. Già da questa estate, però, Mitchell potrebbe rinegoziare un'estensione contrattuale che eviterebbe ai Cavs di ritrovarselo tra i free agent a luglio 2025
- Proprio nei giorni scorsi Mitchell ha schivato ogni voce su una sua possibile estensione ("È troppo presto parlarne ora"). I ben informati dicono che solo dei playoff da protagonisti con i Cavs - e un'apparizione almeno in finale a Est - potrebbero convincere Mitchell a restare a lungo termine in Ohio. Altrimenti, si sussurra, la volontà è quella di chiedere una cessione ai Cavs per evitare che Cleveland si ritrovi con nulla in cambio nell'estate 2025. Gli scenari di mercato più probabili? Eccoli
- I Lakers sono rimasti "tranquilli" all'ultima trade deadline perché in estate possono mettere sul piatto tre prime scelte (una tra quella del 2024 e quella del 2025, più quelle del 2029 e del 2031) invece di una sola. Con questo capitale al Draft più i contratti di D'Angelo Russell (se esercita la sua player option da 18.7 milioni) e Rui Hachimura L.A. avrebbe tutte le carte in regola per aggiungere una terza superstar alla coppia LeBron-AD
- Anche Miami può mettere sul piatto fino a tre prime scelte (quella 2024 dopo il Draft, quella del 2029 e quella del 2031), altri pick al secondo giro e diversi contratti: due tra quelli di Tyler Herro, Terry Rozier e/o Duncan Robinson dovrebbero bastare per presentarsi al tavolo con i Cavs, che però potrebbero richiedere Jamie Jaquez Jr. in aggiunta. L'amicizia con Adebayo e uno stato senza tasse potrebbero spingere Mitchell verso la Florida
- L'offerta dei texani sarebbe particolarmente ricca in quanto a capitale dal Draf, con tutte le proprie prime scelte più almeno altre due a disposizione (non protette) "scippate" ai Nets. Ai Cavs del roster dei texani interessa sicuramente di più il talento giovane che l'esperienza dei veterani, e allora (con Sengun in odore di estensione) potrebbe essere Jalen Green in sacrificato, a meno che a Cleveland non si accontentino di una combinazione di giocatori che peschi tra Amen Thompson, Cam Whitmore e Tari Eason
- Da sempre la destinazione più chiacchierata - perché nello stato di New York Mitchell ci è cresciuto, perché il padre lavora per i Mets e per i forti legami tra l'agenza del giocatore (la CAA) e la franchigia blu-arancio. Oltre a scelte in abbondanza (tra primo e secondo giro) i Knicks possono mettere sul piatto Julius Randle, Mitchell Robinson e/o Bojan Bogdanovic, ma probabilmente dovranno trovare una terza squadra da aggiungere alla trade perché i Cavs - con Mobley e Allen - di Randle potrebbero non farsene molto
- A New York non ci sono solo i Knicks, e quindi per le stesse motivazioni di prima, anche i Nets sono sul radar di Mitchell. In un ipotetico scambio Brooklyn può mettere sul tavolo molte prime scelte (ne hanno 2 a disposizione sia nel Draft 2025 che in quelli 2027 e 2029) e altrettanti contratti. Incedibile Mikal Bridges, uno scambio Mitchell+Georges Niang per Ben Simmons (con Cleveland che si potrebbe poi liberare dei 40 milioni del suo contratto) è una reale possibilità