NBA, risultati della notte: è crisi per Milwaukee, Golden State cade a Dallas nel finale
Neppure il rientro di Lillard (36 punti) salva i Bucks da un'imbarazzante sconfitta interna contro i Raptors, la terza in fila contro squadre perdenti. P.J. Washington firma la vittoria dei Mavs sugli Warriors, a Ovest cadono anche i Timberwolves tenuti a 87 punti dai Suns e i Rockets (sconfitti in casa da Miami del rientrante Herro), mentre a Est Boston batte di uno Sacramento mentre perdono Orlando e New York.
- Il massimo stagionale da 34 punti di Deandre Ayton infligge a Washington la 63^ sconfitta stagionale, pareggiando il record negativo per la franchigia della capitale stabilito nel 2000-01 e nel 2008-09. I Blazers vincono la seconda partita consecutiva (non succedeva da un mese) grazie ai 21 di Delano Banton e i 19 di Scoot Henderson, mentre i padroni di casa segnano appena 5 delle 33 triple segnate, fermandosi ai 22+13 di Deni Avdija e i 20 di Jordan Poole
- Nella serata del ritorno in campo di OG Anunoby (28 minuti e 12 punti per lui) i Knicks incassano la 4^ sconfitta nelle ultime 5 gare senza trovare risposte alla serata da massimo in carriera di Jevonte Green, quest’anno a lungo in G League. Green chiude con 25 punti e 13 rimbalzi (entrambi career-high) e guida i Bulls insieme alle doppie doppie di DeRozan (20+10 assist) e Vucevic (16 con 13 rimbalzi)
- Neppure una grandissima serata di Jalen Brunson, che chiude con 35 punti e 11 assist, salvano i Knicks che vedono Josh Hart espulso per un calcio rifilato a Green durante una penetrazione al ferro. Brunson – con DiVincenzo poco preciso, 4/12 al tiro – si prende 28 tiri, ne realizza 13 (con 1/5 da tre) aggiunge anche 6 rimbalzi ma perde 5 palloni e non riesce a salvare i Knicks dal ko nella “Windy City”
- La 13^ vittoria nelle ultime 15 per i Celtics sembrava ormai in tasca, tanto che Joe Mazzulla (già privo di Jaylen Brown e Derrick White) ha risparmiato ai suoi titolari l’ultimo quarto, ma Boston si è fatta rimontare 19 punti di vantaggio finendo sotto a 27 secondi dalla fine. A riportare avanti i padroni di casa è stato un canestro di Xavier Tillman a 7 secondi dal termine, con l’ultimo tentativo di De’Aaron Fox che non è entrato così come le deviazioni a rimbalzo di Keegan Murray e Kessler Edwards
- La rimonta dei Kings porta la firma di De’Aaron Fox, autore di 40 punti con 16/29 al tiro insieme alla doppia doppia da 16+16 di Domantas Sabonis, ma neanche i suoi sforzi riescono a evitare la quarta sconfitta nelle ultime sei per i Kings, raggiunti in classifica dai Lakers (sui quali però hanno il tie-breaker). Tra i padroni di casa il migliore è Payton Pritchard con 21 punti, seguito dai 20+11 di Kristaps Porzingis e dai 17 di un Jayson Tatum da 5/15 al tiro per assicurarsi il fattore campo per tutti i playoff
- I padroni di casa mandano sette giocatori in doppia cifra sugli otto che scendono in campo, trovando la prima striscia da tre vittorie in fila da fine gennaio. A guidare i padroni di casa ci sono i 17 punti a testa di Trey Jemison e Maozinha Pereira, mentre gli ospiti si fermano ai 31 di Jaden Ivey e i 17+10 di Jalen Duren ma senza riuscire a evitare l’undicesima sconfitta nelle ultime 12. E Malachi Flynn? Dopo averne messi 50 contro Atlanta, chiude con 0/12 al tiro per 3 punti finali in 23 minuti dalla panchina
- Dopo il ko contro Golden State, ne arriva un altro (in back-to-back) per i Rockets, all’8^ sconfitta consecutiva contro gli Heat, loro bestia nera. Miami sfrutta i 22 punti di Butler e la doppia doppia da 18 punti e 12 rimbalzi di Adebayo per regolare i texani, vincere la 4^ gara delle ultime 5 disputate e consolidare il loro 7° posto a Est. Decisivo il parziale di 20-5 firmato dal rientrante Herro (17 punti in uscita dalla panchina) nel quarto quarto: ai Rockets non bastano i 21 punti di Jalen Green con 6/18 al tiro
- Due delle prossime stelle della lega si danno battaglia e il duello Bradnon Miller vs. Paolo Banchero finisce in parità (32 punti ciascuno), con il rookie di Charlotte che ne mette 26 nel solo primo tempo con 10/10 dal campo con 5 triple e anche 1/1 ai liberi. Banchero aggiunge 8 rimbalzi e 8 assist alla sua prestazione ma non riesce a evitare ai Magic la prima sconfitta dopo tre successi in fila. Charlotte scappa via nel primo quarto (38-23) e poi riesce a contenere la rimonta di Orlando
- Manca Doncic alla sfida, fermato da un ginocchio dolorante, ma i Mavs infliggono ugualmente a Golden State il primo ko dopo 6 vittorie in fila, mettendo fine alla striscia di successi al momento più lunga della NBA. Con una vittoria gli Warriors si sarebbero garantiti un posto ai play-in ma neppure i 28 punti di Curry (con la tripla per pareggiare a 13 secondi dalla fine) riescono a evitare la sconfitta, nonostante i 14 punti a testa dalla panchina di Podziemski e Payton II e i 16 di Klay Thompson (con 7/17 al tiro)
- Il successo di Dallas porta la firma di P.J. Washington, al suo massimo personale in maglia Mavs: l’ex giocatore di Charlotte griffa una serata da 32 punti impreziosita dal canestro della vittoria mandato a bersaglio a 4.5 secondi dalla fine. Washington chiude con 12/18 dal campo (e 5/8 da tre) ma trova complicità nella super gara di Irving, autore di 26 punti, 8 rimbalzi e 7 assist, 4^ vittoria nelle 7 gare giocate dall’ex Duke senza Doncic al suo fianco. Dallas coglie il 13° successo nelle ultime 15 gare
- Indiana sembra essere tornata quella di inizio stagione giusto in tempo per i playoff, vincendo la nona partita nelle ultime 14 approfittando delle assenze di Shai Gilgeous-Alexander e Jalen Williams tra gli ospiti, sconfitti nelle ultime tre gare. Pascal Siakam segna 21 punti ispirato dagli 11 assist di Tyrese Haliburton, che supera il record di franchigia per assist in singola stagione stabilito nel 1997-98 da Mark Jackson. Agli ospiti non servono i 22 di Lu Dort e i 14+9+12 di Josh Giddey
- Dopo aver perso con Washington e Memphis, i Bucks riescono nell’impresa di perdere anche contro Toronto, che non vinceva una partita da più di un mese. Sono i 31 punti di Gary Trent Jr. a interrompere la striscia di 15 sconfitte consecutive dei canadesi insieme ai 26 di RJ Barrett e i 25 di Immanuel Quickley, resistendo alla rimonta dei padroni di casa — privi di Giannis Antetokounmpo — nonostante gli sforzi di Damian Lillard
- Senza Giannis, Lillard prova a caricarsi la squadra sulle spalle realizzando 36 punti accompagnato dai 21 di Khris Middleton, il quale sbaglia la tripla del potenziale sorpasso nell’ultimo minuto di gioco, condannando Milwaukee alla quinta sconfitta nelle ultime sei gare. "Giannis avrebbe potuto giocare stasera, ma abbiamo deciso che la salute viene prima del posizionamento ai playoff" ha detto coach Rivers, con il quale il record ora è di 15 vittorie e 16 sconfitte
- Gli Spurs interrompono una striscia di 7 sconfitte consecutive contro i Pelicans ringraziando Victor Wembanyama. Il rookie cancella un primo tempo da soli 2 punti realizzandone 14 nella ripresa, ma soprattutto stoppando Herb Jones a 10 secondi dalla fine per sigillare la vittoria dei texani — e condannare i padroni di casa al quarto ko consecutivo. Senza Williamson e Ingram, sono CJ McCollum (31 punti) e Jonas Valanciunas (26) a caricarsi la squadra sulle spalle, ma vengono puniti dai 20 dell’ex Devonte Graham
- Vittoria convincente per i Suns, che prendono 15 punti di vantaggio con un parziale fulminante da 15-0 dopo 4 minuti e non si voltano più indietro, mantenendo sempre almeno una doppia cifra di vantaggio toccando anche il +23 nel corso del match contro una possibile rivale ai playoff. I padroni di casa mandano tutto i quintetto in doppia cifra guidato dai 23 di Grayson Allen e i 22 di Kevin Durant, mentre gli ospiti hanno solo i 17 punti di Anthony Edwards in una brutta serata offensiva
- Vittoria in scioltezza per i Clippers, che toccano addirittura il +26 in un primo quarto assolutamente senza alcuna discussione, fino al massimo vantaggio sul +38 sul finire del primo tempo e un secondo tempo di assoluto relax. James Harden ne approfitta per realizzare una tripla doppia da 13 punti, 10 rimbalzi e 15 assist, guidando altri sette compagni in doppia cifra tra cui i 19 di Terance Mann. Gli ormai demotivati Jazz non vanno oltre i 17 punti di Talen Horton-Tucker
- Cleveland ora ha una sola gara da recuperare a Milwaukee per il secondo posto, così come Orlando e New York sono a -2. Tiratissima anche la corsa per il sesto posto, con Indiana avanti di mezza partita su Miami e 1.5 su Philadelphia, mentre tra Chicago e Atlanta è solo una questione su chi avrà il fattore campo al torneo play-in
- Minnesota e OKC non approfittano del ko di Denver a Los Angeles di ieri notte, mentre i Clippers continuano a difendere il quarto posto da Dallas (sotto di due gare) e Phoenix (di tre). New Orleans e Sacramento ora devono guardarsi le spalle dai Lakers che possono salire dal nono posto, quasi scontato ormai invece il decimo di Golden State. La striscia di sconfitte più lunga in NBA è quella dei Jazz (11 in fila)
- Se la stagione finisse oggi, questi sarebbero gli accoppiamenti nella post-season