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Mercato NBA, come l’estensione di Jrue Holiday aiuterà i Celtics a rimanere competitivi

NBA
©Getty

Nell’ultima settimana di una regular season dominata, i Boston Celtics hanno risolto una delle questioni più spinose della loro estate, assicurandosi Jrue Holiday con un rinnovo di contratto da 135 milioni di dollari in quattro anni. Ecco perché la firma della guardia può essere di grande aiuto per i biancoverdi nel prossimo futuro

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I Boston Celtics hanno suggellato una regular season dominata in lungo e in largo mettendo una bella ciliegina sulla torta. Come annunciato da ESPN, la franchigia ha raggiunto un accordo con Jrue Holiday per rinnovare il suo contratto per altri quattro anni a 135 milioni di dollari complessivi, raggiungendo diversi obiettivi con una sola firma. Innanzitutto si sono messi al sicuro dal possibile addio di un loro titolare: rinunciando alla player option da 37.3 milioni di dollari per la stagione 2024-25, Holiday avrebbe potuto presentarsi sul mercato dei free agent con diverse pretendenti agguerrite, con la possibilità di ricevere magari un contratto più corto ma con un alto numero di milioni garantiti (come ad esempio Fred VanVleet con Houston, con un triennale da 129 milioni, o Bruce Brown con un biennale da 45 milioni). A pochi mesi dal suo 34° compleanno, però, Holiday ha preferito la sicurezza di rimanere con una franchigia dove può continuare a competere per il titolo, assicurandosi un contratto a lungo termine che lo accompagnerà fino al termine della stagione 2027-28, quando compirà 38 anni. E non è un dettaglio banale: gli unici giocatori ad aver ricevuto un contratto completamente garantito superiore ai 100 milioni di dollari a 33 anni già compiuti sono LeBron James, Steph Curry e Al Horford, come scritto da Bobby Marks di ESPN.

I vantaggio dei Celtics con il rinnovo subito

Boston si assume il rischio di pagare comunque una cifra vicina ai 40 milioni di dollari per una guardia quando avrà 38 anni, ma si assicura dei grandi vantaggi nel breve periodo — oltre a essere sicura di avere il controllo su Holiday nei prossimi anni. Il giocatore infatti ha deciso di rinunciare a 37.3 milioni per il prossimo anno accettando un contratto che parte da 30 milioni e sale gradualmente nelle prossime stagioni, permettendo alla franchigia di avere un po’ di respiro in termini di luxury tax (risparmiando oltre 35 milioni di dollari) e di spazio di manovra sotto le “soglie” (i cosiddetti apron) che fanno scattare le sanzioni più punitive per le squadre che hanno un monte salari alto come quello di Boston, dando anche l’opportunità di andare sotto l’apron alla deadline del 2025 se necessario. Questo non significa che i Celtics andranno al risparmio, anzi: la prossima estate dovranno offrire il massimo salariale a Jayson Tatum (come fatto un anno fa per Jaylen Brown), ma potranno anche offrire un’estensione di contratto a Derrick White e Sam Hauser, cercando di mantenere intatta una squadra che quest’anno ha dominato la NBA. Il gesto di Holiday nel rinunciare a qualche milione pur di rimanere in Massachusetts però aiuterà anche le prossime contrattazioni per continuare a competere al più alto livello.

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