Come hanno fatto i Denver Nuggets a perdere contro l’ultima in classifica? Semplice: gli ultimi in classifica potevano contare su un mostro come Victor Wembanyama. Il futuro rookie dell’anno ha riaperto una partita finita segnando 17 punti nel giro di tre minuti nel terzo quarto, chiudendo alla fine con 34 e mettendo la sua squadra nella condizione di vincere una partita in cui non avevano una chance contro i campioni in carica guidati dal futuro MVP Nikola Jokic
Normalmente, quando la squadra prima in classifica incontra l’ultima nella settimana conclusiva della regular season, il risultato dovrebbe essere scontato — specialmente se la prima è in piena corsa per il fattore campo per tutti i playoff e l’ultima invece non ha più niente da giocarsi, dovendo fare a meno peraltro di diversi titolari. Ma se l’ultima in classifica può contare su un giocatore come Victor Wembanyama, beh, le cose cambiano eccome: con i suoi sotto di 21 lunghezze a circa metà del terzo quarto, il futuro rookie dell’anno si è acceso all’improvviso e ha riaperto una gara che sembrava ormai decisa. Nel giro di meno di tre minuti, da 8:05 a 5:22 dalla fine del terzo quarto, il francese ha realizzato 17 punti in fila (quattro triple, una schiacciata al volo, un gioco da tre punti), intervallato solo da una schiacciata di Julian Champagnie per un parziale di 19-6 che ha riaperto la sfida, riportando i San Antonio Spurs sotto la doppia cifra di svantaggio. I texani hanno poi suggellato la rimonta partita da -23 con un ulteriore parziale di 14-2 nel quarto periodo, apparecchiando la tavola per il finale di gara in cui Devonte’ Graham ha realizzato due canestri per il sorpasso negli ultimi 30 secondi di partita, tra cui il floater del +1 a 9 decimi dalla fine. Tutto però nasce e finisce con Wembanyama, che al netto delle 7 palle perse e del -11 di plus-minus accumulato in 37 minuti contro Nikola Jokic, è stato assolutamente determinante chiudendo con 34 punti, 12 rimbalzi, 5 assist, 1 recupero, 2 stoppate, 12/27 al tiro (5/12 da tre) e 5/7 ai liberi. Con questo successo San Antonio evita di pareggiare il peggior record nella storia della franchigia, mettendo contemporaneamente nei guai i Nuggets che erano già convinti di essersi assicurati il primo posto e di conseguenza il fattore campo per tutti i playoff a Ovest. Quando in campo c’è uno come Wembanyama, però, conviene non distrarsi mai.