NBA, da Kobe a Tatum: la crescita vertiginosa degli stipendi top negli ultimi dieci anni
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Kobe Bryant, LeBron James, Steph Curry. Negli ultimi dieci anni lo stipendio più alto di tutta la NBA è appartenuto a queste tre leggende, mentre in futuro, con l’entrata in essere del nuovo contratto appena siglato, sarà Jayson Tatum a essere il giocatore più pagato della lega. Nell’arco di un decennio, però, lo stipendio top è più che raddoppiato e la corsa al rialzo non sembra destinata ad arrestarsi
TATUM RINNOVA CON I CELTICS: IL CONTRATTO È DA RECORD
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- I livelli salariali, in NBA, funzionano in relazione all’andamento economico della lega nel suo complesso e sono oggetto di negoziazione tra la NBA stessa e l’associazione dei giocatori. E anche il massimo salariale consentito non fa eccezione rispetto a questa regola, ragion per cui il vertiginoso aumento del cosiddetto “max contract” nel corso degli ultimi dieci anni rende bene l’idea della crescita del volume d’affari che accompagna Adam Silver e soci
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- Come noto a chi conosce i fondamenti base di qualsiasi analisi economica, confrontare epoche troppo distanti non porta ad alcuna rilevanza concreta. Detto questo, giusto per rendere l’idea del percorso compiuto dalla NBA, lo stipendio più alto percepito da un giocatore nella stagione 1946-47, quella d’esordio della lega, era di 8.000 dollari. Il fortunato percipiente? Joe Fulks, stella degli allora Philadelphia Warriors
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- Dieci anni, in un ciclo economico, possono rappresentare un’eternità, ma il confronto con quanto successo nell’arco dell’ultimo decennio aiuta comunque a comprendere la crescita portentosa della NBA nel suo complesso. Una crescita che, proprio per via dei meccanismi sopra descritti, si rispecchia nello stipendio più alto stagione per stagione
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- Il rinnovo contrattuale appena firmato con i Celtics porterà Jayson Tatum a guadagnare fino a 71.4 milioni di dollari nella stagione 2029-30, mentre la media annua del quinquennale siglato nei giorni scorsi si assesta appena sotto i 63 milioni. Una cifra record che potrebbe però essere battuta già l’estate prossima da Luka Doncic, quando la stella dei Mavericks potrà a sua volta rinegoziare un prolungamento da 69 milioni all’anno per 5 anni con picco massimo di 78.8 milioni