NBA, i Lakers del 2017 sono stati la miglior squadra di Summer League di sempre? I nomi

Quell'estate i gialloviola scelsero al Draft Lonzo Ball e Kyle Kuzma ma a Las Vegas schierarono anche i tanti talenti arrivati al Draft precedente, a partire da Brandon Ingram. Tra i giocatori di quel roster - visti oggi, a otto anni di distanza - c'è chi è diventato campione NBA, chi un All-Star, chi ha vinto il premio di giocatore più migliorato e chi è una presenza fissa nei migliori quintetti difensivi. Non sorprende che vinserò senza troppi problemi quell'edizione della Summer League

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LOS ANGELES LAKERS: ESTATE 2017

La Summer League di Las Vegas prende il via il 7 luglio 2017, poco più di due settimane dopo lo svolgimento del Draft NBA, che incorona Markelle Fultz 1^ scelta assoluta per Philadelphia, seguito da Lonzo Ball (#2 ai Lakers) e Jayson Tatum (#3 ai Celtics). A quel Draft c’è anche Kyle Kuzma, alla n°27, scelto dai Nets ma scambiato con Brook Lopez ai Lakers in cambio di D’Angelo Russell e Mozgov. Ball e Kuzma guidano guidano i gialloviola a Vegas, insieme a parecchi altri nomi noti

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LONZO BALL (2017)

La summer league della 2^ scelta assoluta al Draft 2017 (prima di lui solo Markelle Fultz) ha visto una gara da 36 proprio contro i Sixers di Fultz e una chiusa in tripla doppia contro Tatum (3^ chiamata a quel Draft) e i Celtics (11 punti, 11 assist, 11 rimbalzi). Le sue medie di 16.3 punti, 9.3 assist e 7.7 rimbalzi nelle 6 gare disputate a Las Vegas gli valsero il premio di MVP della manifestazione

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LONZO BALL (CARRIERA)

Gli infortuni (alle ginocchia) hanno fatto deragliare una carriera che sembrava promettere davvero bene. Costretto a star lontano dai campi le ultime due stagioni, lo stop è arrivato proprio quando - prima a New Orleans, poi a Chicago - il maggiore dei fratelli Ball sembrava affermarsi tra le migliori point guard NBA, con cifre attorno ai 15 punti, 5 assist e 5 rimbalzi di media

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BRANDON INGRAM (2017)

Una sola partita (e uno spavento) per un’altra scelta n°2 (ma al Draft precedente, quello 2016) per i Lakers. Ingram scende in campo solo contro i Clippers e chiude con 26 punti e 9/17 al tiro, 3 assist, 3 rubate e 2 stoppate. A un certo punto si accascia a terra: è solo un crampo al polpaccio destro ma per precauzione l’apparizione estiva di Ingram si chiude qui

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BRANDON INGRAM (CARRIERA)

L'annata 2019-20, con la maglia dei New Orleans Pelicans che ancora indossa, è stata quella della sua consacrazione: ha vinto il premio di giocatore più migliorato (Most Improved Player) dopo essersi affermato come All-Star (resta la sua unica convocazione tra le stelle). Oltre 19 punti di media in carriera, l'ultima stagione ha chiuso appena sotto i 21, con quasi 6 assist e 5 rimbalzi di media

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KYLE KUZMA (2017)

Solo una gara da 31 punti contro i Celtics supera la super prestazione messa in mostra nella finale della Summer League contro Portland: Kuzma segna 30 punti con 11/16 al tiro (e 6/10 datre) e ci aggiunge anche 10 rimbalzi. È lui l’MVP della finalissima, ma l’ex prodotto degli Utah Utes a Las Vegas convince durante tutto il torneo, chiuso un soffio sotto i 22 a sera con il 48% da tre punti

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KYLE KUZMA (CARRIERA)

Dopo 4 stagioni ai Lakers ne ha giocate 3 con gli Washington Wizards, che gli hanno fatto firmare un contrattone per 4 stagioni e 90 milioni di dollari complessivi. Le ultime due annate le ha sempre concluse sopra i 20 punti di media, confermandosi anche ottimo rimbalzista (6.4 di media in carriera, un'annata anche a 8.5)

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IVICA ZUBAC (2017)

Quasi 11 punti di media, più di 5 rimbalzi e più di una stoppata a sera sono le medie in Summer League del centro croato, che era reduce da una prima stagione in NBA chiusa con 11 partenze in quintetto per i gialloviola e 7.5 punti di media impreziositi da 4.2 rimbalzi

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IVICA ZUBAC (CARRIERA)

Da una sponda (Lakers) di L.A. all'altra (Clippers) le ultime tre stagioni del centro croato lo hanno visto sempre in doppia cifra per punti, sfiorare in ogni annata la doppia doppia (9.9 rimbalzi di media nel 2022-23, 9.2 lo scorso anno). Gioca a 11 milioni di dollari l'anno, sarà a scadenza a fine anno

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ALEX CARUSO (2017)

Gli inizi – da giocatore “undrafted”, chiamato alla Summer League a conquistarsi un posto a roster – lo vedono contribuire con 7.4 punti, 3.9 assist, 3.2 rimbalzi e 1.1 recuperi a partita durante l'avventura in gialloviola a Las Vegas

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ALEX CARUSO (CARRIERA)

Ai Lakers Caruso finirà per giocare i primi 4 anni della sua carriera e laurearsi campione NBA nel 2020. Proprio sulle ali di quel successo firma un ottimo contratto con i Bulls, un quadriennale da 37.8 milioni di dollari che scadrà nel 2025. In estate è stato uno dei pezzi pregiati del mercato, con i Thunder capaci di metter le mani su un giocatore che nelle ultime due stagioni è stato inserito nei migliori quintetti difensivi NBA

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JOSH HART (2017)

Scelto in fondo al primo giro del Draft 2017 dai Jazz, sono i Lakers a mettere le mani sul prodotto da Villanova con una trade il giorno stesso del Draft e dargli la prima chance NBA. A Las Vegas il suo debutto NBA dura solo due partite, chiuse con 10 punti e 4 rimbalzi di media. Seguiranno due stagioni in gialloviola

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JOSH HART (CARRIERA)

Alto solo 193 cm, Josh Hart si è affermato come una delle migliori guardie rimbalziste di tutta la NBA: sono 6.6 di media in carriera i palloni recuperati sotto canestro, addirittura 8.3 quest'anno (career-high). A Portland nel 2021-22 ha viaggiato un battito di ciglia sotto i 20 punti media, ma a New York sembra aver trovato la sua dimensione come pezzo importante di una squadra vincente (14.5 punti e 11.5 rimbalzi di media ai playoff 2024)

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THOMAS BRYANT (2017)

Nella trade che porta Hart ai Lakers, arriva anche Thomas Bryant (in cambio di Tony Bradley…). E il lungo si gioca tutta la Summer League di Las Vegas, anche se il minutaggio non è elevato (meno di 14 minuti a sera): produce più di 5 punti e 3 rimbalzi di media, e finirà per “fare la squadra” ai Lakers, dove disputerà la sua annata da rookie NBA prima di tornarci ancora per una frazione della stagione 2022-23

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THOMAS BRYANT (CARRIERA)

A Washington, alla sua terza annata nella lega, ha chiuso sopra i 13 punti e 7 rimbalzi di media, dimostrando di poter essere un lungo valido di rotazione in NBA. A Miami ha trovato poco spazio lo scorso anno (poco più di 11 minuti di campo) ma gli Heat lo hanno confermato in estate. E qualcosa vorrà dire...