NBA, quattro rookie notevoli visti in Summer League: saranno le "steal" del Draft?
I giorni delle Summer League stanno per concludersi, con la NBA pronta a chiudere definitivamente i battenti fino all’inizio del training camp. Tra San Francisco, Salt Lake City e Las Vegas però ci sono stati diversi rookie che si sono fatti notare: Bleacher Report ne ha scelti quattro che sembrano già poter diventare delle "steal" per le squadre che li hanno selezionati
Può essere considerato una “steal” un giocatore scelto alla numero 4? Nel caso del prodotto di UConn sì, perché nelle tre gare disputate è sembrato poter essere così forte e impattante sulle due metà campo da chiedersi se non meritasse lui di essere scelto alla numero 1 assoluta, perché potrebbe essere il miglior giocatore della classe 2024. Il tiro potrebbe essere migliore, certo, ma al fianco di uno come Victor Wembanyama e sotto la guida di un veterano come Chris Paul, gli Spurs potrebbero aver trovato un pilastro del proprio futuro
Anche il compagno di squadra di Castle a UConn ha ben impressionato: Clingan sembra poter essere da subito il titolare per i Blazers, anche a costo di retrocedere in panchina Deandre Ayton su cui non sembrano esserci più grandi aspettative. Il lungo ha chiuso con 12.3 punti e 4.3 stoppate di media, numeri al top nella Summer League di Las Vegas, e con il suo repertorio ben definito può dare una mano da subito
Dopo essersi lasciati sfuggire Jaime Jaquez, i Lakers quest’anno non sembrano aver sbagliato la scelta selezionando Knecht, in odore di Lottery fino alla vigilia del Draft e poi scivolato fino alla 17. Dopo una partenza lenta il tiratore di Tennessee ha carburato, realizzando il 39% delle sue 7.7 conclusioni dall’arco di media per un totale di 21.1 punti a partita. Le sue doti balistiche nelle mani di JJ Redick rischiano di essere importanti da subito per i gialloviola
Difficilmente ci si può aspettare tanto da una seconda scelta, specie in una squadra di Tom Thibodeau, ma Kolek in Summer League ha dimostrato di poter essere utile da subito con le sue eccellenti doti di playmaking. La guardia ha chiuso con un ottimo rapporto assist (7.3 a partita)-palle perse (solo 1.3) e con la sua esperienza, il suo tiro perimetrale e la sua visione di gioco può dare qualche minuto di respiro alle guardie dei Knicks già dalla prossima stagione