Introduzione
Durante la primavera e poi l’estate sono state sei le squadre che hanno deciso di voltare pagina. C’è chi, come Brooklyn e Detroit, prova a ripartire da zero, e chi, come Lakers e Suns, tenta invece di rianimare speranze di grandezza sopite da una stagione deludente. La regular season 2024-25 vedrà ai nastri di partenza sei volti nuovi in panchina, ecco chi sono e quali sono i loro obiettivi
I 25 MILGIORI GIOCATORI NBA DEL 21° SECOLO
Quello che devi sapere
JORDI FERNANDEZ, BROOKLYN NETS
Coach del Canada, portato al top del basket mondiale, dopo le esperienze da assistente tra Cleveland, Denver e Sacramento a 41 il catalano trova la sua prima panchina NBA. Dopo diverse stagioni convulse, anche nella guida tecnica, il nuovo corso di Brooklyn parte da lui
LE PROSPETTIVE DI BROOKLYN
Ricostruire, ricostruire, ricostruire. Le scelta operate in estate, prima tra tutte la trade che ha portato Mikal Bridges ai Knicks, non lasciano dubbi: i Nets, dopo il fallimento dell’esperimento Durant-Irving-Harden, vogliono ripartire da zero. A Fernandez, che in passato si è occupato a lungo di player developement, verrà chiesto innanzitutto di lavorare sui giovani a roster
KENNY ATKINSON, CLEVELAND CAVALIERS
L’ultima panchina NBA era stata anche la sua prima, e a Brooklyn non era finita benissimo. Atkinson, però, nel frattempo ha vinto un titolo da assistente agli Warriors e non ha mai smesso di essere tra i nomi tirati in ballo ad ogni cambio d’allenatore negli ultimi anni. Ora Cleveland ha deciso di puntare su di lui
LE PROSPETTIVE DI CLEVELAND
Il primo obiettivo di Atkinson ai Cavs sarà quello di capire come far funzionare al meglio il quintetto con i quattro migliori giocatori della squadra. Le convivenze nel backcourt tra Garland e Mitchell e quelle nel pitturato tra Mobley e Allen restano il crocevia verso il futuro di Cleveland, che alla nuova guida tecnica chiede di trovare soluzioni tattiche più efficaci
J.B. BICKERSTAFF, DETROIT PISTONS
Lo stato di disoccupazione di Bickerstaff è durato solo poche settimane, perché dopo il licenziamento da parte di Cleveland è arrivata quasi subito la chiamata dei Pistons. La nuova dirigenza di Detroit, una volta chiuso bruscamente il capitolo Monty Williams, ha deciso di affidare a lui la ricostruzione di una squadra da troppo tempo nei bassifondi della Eastern Conference
LE PROSPETTIVE DI DETROIT
Come Brooklyn, più di Brooklyn. Trajan Langdon, nuovo GM dei Pistons, l’ha detto in maniera esplicita: Detroit deve prepararsi a un’altra stagione di passione. L’idea è quella di puntare a una scelta alta al prossimo, affascinante Draft, e Bickerstaff potrà sbizzarrirsi e sperimentare senza l’assillo del risultato. A fine stagione, però, qualche chiarezza in più sul valore dei giocatori a roster sarebbe cosa gradita
CHARLES LEE, CHARLOTTE HORNETS
Campione NBA con i Celtics poche settimane fa, da tempo Lee era considerato uno dei più promettenti tra gli assistenti NBA. La chiamata di Charlotte sembra arrivare al momento giusto e Lee, alla soglia dei quarant’anni, si candida a essere una delle rivelazioni della prossima stagione
LE PROSPETTIVE DI CHARLOTTE
Modellare la squadra attorno al talento unico di LaMelo Ball, trovando il modo di mantenerlo sano e di farlo rendere al meglio, e a quello di assoluto livello di Brandon Miller. Lee partirà da qui, con un occhio al necessario miglioramento complessivo e uno al prossimo Draft
JJ REDICK, LOS ANGELES LAKERS
La telenovela che ha riguardato la panchina dei Lakers ha animato buona parte della primavera NBA. Alla fine il primo candidato spuntato dopo l’esonero di Darvin Ham è stato anche quello che si è assicurato uno dei ruoli più ambiti e allo stesso tempo più delicati e temuti di tutta la lega
LE PROSPETTIVE DEI LAKERS
In teoria, con LeBron James e Anthony Davis in squadra, si dovrebbe puntare comunque in alto. L’ultima stagione, però, ha confermato la distanza che separa i Lakers dalle zone alte della Western Conference e il mercato è stato a dir poco interlocutorio. Il primo obiettivo di Redick, esordiente assoluto in panchina, potrebbe essere semplice e allo stesso tempo molto impegnativo: sopravvivere alla prevedibile pressione mediatica che accompagnerà lui e la squadra
MIKE BUDENHOLZER, PHOENIX SUNS
Veterano e campione NBA con Milwaukee nel 2021, coach Bud si è preso un anno di riposo dopo il licenziamento da parte dei Bucks dopo la chiusura infelice della stagione 2022-23. E ora si ritrova sulla panchina di un’altra squadra con ambizioni forse eccessive rispetto al reale valore del roster
LE PROSPETTIVE DI PHOENIX
Non c’è molto da discutere: con quel monte stipendi e quei nomi in organico i Suns dovrebbero giocoforza puntare al titolo. La realtà, tuttavia, è parecchio più complicata. Le scelte di mercato pare abbiano dato un po’ più di senso alla struttura della squadra, ma per Budenholzer come per chi l’ha preceduto tutto gira attorno alla capacità di far giocare insieme Beal, Booker e Durant
- JORDI FERNANDEZ, BROOKLYN NETS
- LE PROSPETTIVE DI BROOKLYN
- KENNY ATKINSON, CLEVELAND CAVALIERS
- LE PROSPETTIVE DI CLEVELAND
- J.B. BICKERSTAFF, DETROIT PISTONS
- LE PROSPETTIVE DI DETROIT
- CHARLES LEE, CHARLOTTE HORNETS
- LE PROSPETTIVE DI CHARLOTTE
- JJ REDICK, LOS ANGELES LAKERS
- LE PROSPETTIVE DEI LAKERS
- MIKE BUDENHOLZER, PHOENIX SUNS
- LE PROSPETTIVE DI PHOENIX