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NBA, carceri, cauzioni e presunzione d'innocenza: Carmelo Anthony vuole più giustizia

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Spesso anche solo una cauzione fissata a mille dollari è la differenza tra libertà e reclusione per persone arrestate ma ritenute innocenti fino a prova contraria. L'ex superstar di Nuggets e Knicks è uno dei testimoni del nuovissimo "Bail Project" che proprio sul gioco di parole "freedom/free" costruisce il proprio claim: perché la libertà dev'essre gratuita, e mai in vendita

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A inizio aprile 2022, Carmelo Anthony ha disputato, in maglia Lakers, la sua ultima partita NBA. Ma da quando l’ex stella di Nuggets e Knicks si è ritirato, non è certo stato con le mani in mano. Oltre a seguire da vicino la carriera di suoi figlio Kiyan, Anthony ha appena lanciato un interessante progetto nel campo del sociale (“Bail Project”, dove “bail” in inglese è la cauzione). Che ha spiegato dai suoi social così: “Ho visto da vicino che tipo di impatto il sistema giudiziario ha sulle nostre comunità, soprattutto sulle persone di colore e su chi è in difficoltà economica. Quasi mezzo milione di persone sono in prigione perché non possono permettersi la cauzione, e questo non è giusto”, scrive sui suoi social il prodotto di Syracuse, cresciuto tra Baltimore e Red Hook, New York. Che ha deciso di fare qualcosa al riguardo: “Ora grazie a Bail Project vogliamo far sì che non ci sia giustizia solo per chi se la può permettere: vogliamo costruire un sistema dove la libertà non sia in vendita”. È proprio con questo gioco di parole – “freedom/free” – che Anthony chiude un video in cui è protagonista e che spiega ancora meglio la situazione: “Brutta notizia: sei stato arrestato. Buona notizia: sei innocente finché non viene dimostrato il contrario”, uno dei capisaldi di ogni sistema giudiziario e quindi anche penale. 

“La cauzione è fissata in mille dollari: se ce li hai - buona notizia - vai a casa in attesa del processo, altrimenti - brutta notizia – vai in prigione e aspetti, per settimane o forse mesi. E in tutto questo si presume che tu sia ancora innocente. Ma siccome non ti puoi permettere la cauzione, hai perso la tua libertà – e questo non è giusto. Perché – conclude Anthony – la libertà dovrebbe essere gratuita”. 

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