I Rockets si apprestano a iniziare la stagione 2024-25 con la voglia di migliorare e provare a tornare ai playoff, ma gli interrogativi che accompagnano la squadra sono molti. A partire da quello che riguarda i contratti delle due giovani stelle Jalen Green e Alepren Sengun, in teoria passibili di rinnovo e prolungamento, ma per cui la franchigia non sembra disposta a fare uno sforzo economico troppo impegnativo
L’anno scorso l’arrivo di Ime Udoka sulla panchina di Houston aveva posto fine ad un periodo piuttosto lungo in cui la squadra, e un po’ tutta la franchigia, aveva vissuto una situazione caotica. L’ex coach dei Celtics, coadiuvato da un mercato molto azzeccato a base di veterani e role-player messi al posto giusto, era quindi quasi riuscito a riportare i Rockets a quei playoff che mancano dal 2020. Un traguardo sfuggito solo nel finale della regular season, ma a cui Udoka punterà senza mezzi termini nella stagione che inizia martedì notte. L’arrivo di Reed Sheppard dal Draft ha portato in dote una ulteriore iniezione di talento e la speranza è che da una parte i veterani continuino a fare il loro, e che dall’altra i tanti giovani a roster possano compiere il tanto atteso salto di qualità. Il problema, però, è che quelli che dovrebbero essere i due punti fermi del futuro della franchigia non sembrano godere di grande stima da parte del front office.
Green, Sengun e una prospettiva che non convince
La convivenza tra i talenti di Jalen Green e Alperen Sengun rimane lo snodo da cui passa il destino di questi Rockets. Il turco, grande protagonista della prima parte della scorsa stagione per Houston, ha subito un pesante infortunio dopo il quale è stato proprio Green a prendere in mano la squadra, mostrando lampi di classe purissima. L’impressione, quindi, è che per sviluppare al massimo le loro potenzialità di due debbano essere separati. Sul mercato, però, i Rockets non hanno riscontrato un grande interesse per nessuna delle due giovani stelle, rispetto alle quali si pone ora anche il problema del rinnovo contrattuale. Entrambi scelti al Draft del 2021, infatti, sia Green che Sengun sarebbero passibili di un prolungamento degli accordi che li legano alla franchigia, e a torto o a ragione credono di poter meritare un rinnovo al massimo salariale. La dirigenza di Houston, però, stando a quanto riportato sa Shams Charania di “ESPN”, sembra pensarla in modo diverso e fino ad ora parrebbe aver offerto cifre lontane dalle aspettative dei giocatori. Qualora non venga trovata una soluzione gradita da entrambe le parti, Green e Sengun potrebbero diventare restricted free agent la prossima estate.
