NBA, risultati della notte: crollo Lakers a Detroit, Cavs e OKC continuano a volare
HIGHLIGHTS NBAIntroduzione
Tutte e 30 le squadre in campo prima di fermarsi per la notte delle elezioni presidenziali. I Pistons di Simone Fontecchio (0 punti in 13 minuti) fermano i Lakers, a cui non bastano i 37 di Anthony Davis per evitare il terzo ko nelle ultime quattro. I Cavaliers continuano a vincere (8-0 in stagione) guidati da uno strepitoso Darius Garland da 39 punti, infliggendo a Milwaukee priva di Antetokounmpo la sesta sconfitta in fila. Lo stesso fanno nella Western Conference sia Oklahoma City, salendo a un record di 7-0 dopo l'agile vittoria su Orlando, che Golden State al quarto successo in fila superando Washington. Di seguito tutti i risultati e gli highlights delle 15 partite della notte NBA
Quello che devi sapere
CLEVELAND CAVALIERS-MILWAUKEE BUCKS 116-114
Era dal 1976 che i Cleveland Cavaliers non cominciavano la stagione con 8 vittorie e 0 sconfitte, risultato raggiunto grazie ad un’altra vittoria ai danni dei Milwaukee Bucks, sempre più ultimi nella Eastern Conference. A differenza del successo in Wisconsin di due giorni fa, questa volta è Darius Garland a ricoprire il ruolo di giustiziere dei Bucks, realizzando la tripla del sorpasso a 45 secondi dalla fine per suggellare un parziale di 18-8 con cui i padroni di casa hanno chiuso il match negli ultimi 6 minuti di gara, approfittando dell’assenza di Giannis Antetokounmpo fermato da un problema muscolare all’addome
GARLAND FA IL MITCHELL: 39 PUNTI
Il massimo stagionale di Darius Garland non sarebbe potuto arrivare in un momento migliore, guidando la rimonta della squadra più in forma della lega e chiudendo con 39 punti, sopperendo a una serata in cui Donovan Mitchell ha segnato solo un punto dopo un primo quarto da 13. Grandi meriti vanno anche a Evan Mobley (17 punti) e a Jarrett Allen, autore di una doppia doppia da 14 punti e 15 rimbalzi con una stoppata decisiva su Damian Lillard nei secondi finali
LILLARD DA 36 FA E DISFA PER I BUCKS
Senza Antetokounmpo in campo, i Bucks si sono affidati completamente a Damian Lillard e lui li ha ripagati con una prestazione da 36 punti, guidandoli alla rimonta in un terzo quarto vinto per 31-16 dagli ospiti. Nel finale di gara Lillard ha però commesso anche la più pesante delle 8 palle perse di serata a 56 secondi dalla fine con una violazione di campo, rendendo inutili anche i 21 punti a testa di Bobby Portis (anche 18 rimbalzi per lui) e di AJ Green (7/9 da tre) dalla panchina
WASHINGTON WIZARDS-GOLDEN STATE WARRIORS 112-125
Non si ferma la marcia di Golden State, che ritrova uno Steph Curry da 24 punti per vincere la quarta partita in fila. La panchina continua a macinare punti battendo quella dei padroni di casa per 60-33, guidata dai 20 punti di Buddy Hield e i 15 di Jonathan Kuminga, mentre Draymond Green ne aggiunge 18 dando anche vita a un battibecco con Jordan Poole. L’ex di serata è il migliore degli Wizards con 24 punti davanti ai 20 del rookie Kyshawn George (6/17 da tre), mentre Jonas Valanciunas sfiora la tripla doppia con 16 punti, 12 rimbalzi e 7 assist uscendo dalla panchina
DETROIT PISTONS-LOS ANGELES LAKERS 115-103
I Lakers continuano male la loro trasferta da cinque gare perdendo la terza partita su quattro, al termine di un match in cui non rimangono di fatto mai avanti dal primo quarto in poi, sprofondando anche sul -20. I Pistons controllano il match dopo un inizio da 33-22 e non si voltano più indietro, conquistando la terza vittoria stagionale — traguardo che lo scorso anno era stato raggiunto solamente al 30 dicembre, complice una striscia da 28 sconfitte in fila dalla quale la franchigia si sta rialzando
CUNNINGHAM SHOW: TERZA TRIPLA DOPPIA IN CARRIERA
Il merito del terzo successo nelle ultime quattro va a Cade Cunningham, che guida la squadra realizzando la sua terza tripla doppia in carriera con 17 punti, 11 rimbalzi e 11 assist, leader di un quintetto tutto in doppia cifra. Jaden Ivey è un enigma irrisolvibile per la difesa dei Lakers realizzando 26 punti, seguito dai 19 di Tim Hardaway Jr, i 15 di Tobias Harris e gli 11+14 di Jalen Duren. Simone Fontecchio sbaglia le sue tre conclusioni tentate dal campo e chiude con 0 punti, 2 rimbalzi, 1 assist, 1 recupero e 4 falli in poco meno di 13 minuti in campo
DAVIS DA 37 SI FA MALE ALLA CAVIGLIA
Come se la sconfitta non fosse abbastanza, i Lakers rischiano anche di perdere Anthony Davis, di gran lunga il miglior giocatore di questo inizio di stagione. Anche a Detroit il lungo dei gialloviola si conferma come il capocannoniere della lega realizzando 37 punti, ma nel quarto periodo cade a terra dopo una distorsione alla caviglia sinistra, acuendo un problema con cui sta convivendo da tempo. La tripla doppia sfiorata da LeBron James (20 punti, 8 rimbalzi e 11 assist) e i 17 di Austin Reaves non sopperiscono a una panchina che realizza appena 10 punti
ATLANTA HAWKS-BOSTON CELTICS 93-123
Terzo successo in fila e settimo nelle prime 8 gare stagionali per i Celtics, che spazzano via gli Hawks già nel primo tempo guidati da 26 dei 28 punti finali di Jayson Tatum. Un parziale di 19-4 in apertura di secondo quarto spinge gli ospiti sul +22 senza più guardarsi indietro nonostante l’assenza di Jaylen Brown (16 vittorie in fila per i Celtics senza di lui), grazie ai 21 di Derrick White e i 18 dalla panchina di Payton Pritchard. Gli Hawks non offrono alcuna resistenza anche perché Trae Young esce nel terzo quarto per un problema al costato, chiudendo anticipatamente una serataccia da 2 punti e 6 assist con 1/10 al tiro
BROOKLYN NETS-MEMPHIS GRIZZLIES 106-104
Con uno sforzo di squadra i Nets ritrovano la vittoria e fermano la striscia di due successi in fila dei Grizzlies, riuscendo a contenere uno scatenato Ja Morant da 25 punti e un paio di canestri acrobatici mozzafiato. Gli ospiti si godono anche il miglior Zach Edey della stagione (25+12 con 4 stoppate e 11/12 al tiro) ma cadono nel finale, complici le giocate decisive di Dennis Schröder e Cameron Johnson, entrambi a quota 20 insieme ai 17 di Dorian Finney Smith
MIAMI HEAT-SACRAMENTO KINGS 110-111
Il canestro decisivo di Domantas Sabonis (16 punti, 16 rimbalzi e 7 assist) a 0.7 secondi dalla fine suggella una rimonta da -15 dei Kings, che vincono una bella partita sul campo di Miami, dove Sacramento aveva vinto solo 5 volte nelle precedenti 36 partite. De’Aaron Fox segna 28 punti e DeMar DeRozan ne aggiunge 26 per rendere inutili i 27 di Jimmy Butler, che si accende nel finale (15 nel solo quarto periodo) ma non riesce a sopperire all’ennesimo terzo quarto disastroso per gli Heat (37-17 stanotte, 137-71 in stagione davanti al proprio pubblico)
CHICAGO BULLS-UTAH JAZZ 126-135
I Jazz vincono finalmente la loro prima partita stagionale, l’ultima squadra a cancellare il numero zero nella casella dei successi in classifica. Un ultimo quarto da 40 punti è quello che serve per passare sul campo di Chicago, guidati dai 33 punti di Keyonte George per sopperire all’assenza di Lauri Markkanen (schiena), accompagnato dai 28 con 13 rimbalzi di John Collins e i 24 di Collin Sexton. Ai Bulls non basta un quintetto tutto in doppia cifra con le prestazioni di Coby White (28 punti), Ayo Dosunmu (25) e Nikola Vucevic (23+10) per battere la squadra col peggior record della lega prima di stanotte
HOUSTON ROCKETS-NEW YORK KNICKS 109-97
Bel successo per i Rockets, che vedono evaporare un vantaggio di 15 lunghezze a inizio partita ma si affidano ad Alperen Sengun nel finale. Il lungo turco segna 10 dei suoi 25 punti con 14 rimbalzi nel quarto periodo, vincendo il duello diretto con Karl-Anthony Towns (17+19) in una serata in cui i texani dominano nel pitturato realizzando 62 punti contro i 38 degli ospiti. I 29 punti di Jalen Brunson e i 21 di OG Anunoby non bastano ai Knicks per allungare la loro striscia di due successi in fila
MINNESOTA TIMBERWOLVES-CHARLOTTE HORNETS 114-93
È il Sesto Uomo dell’Anno in carica Naz Reid con 25 punti, 9 rimbalzi e 5 triple a segno il protagonista del successo di Minnesota su Charlotte. Anthony Edwards segna 21 punti ei Donte DiVincenzo ne aggiunge 14 in una serata in cui i T’Wolves tirano col 47% da tre punti, tenendo invece gli avversari sotto il 24% dall’arco. I 19 punti di LaMelo Ball non bastano agli ospiti per evitare il sesto ko nelle ultime sette
OKLAHOMA CITY THUNDER-ORLANDO MAGIC 102-86
Sette partite e sette vittorie per OKC, che si affida alla sua difesa per battere una Orlando in difficoltà senza il proprio leader Paolo Banchero. Ai Thunder bastano 23 punti da parte di Jalen Williams e 21 con 9 assist di Shai Gilgeous-Alexander per vincere la settima partita con almeno 12 punti di scarto, senza sudare davanti ai 22 di Franz Wagner e i 19 di Jalen Suggs complice il 35% di squadra con cui tirano i Magic
NEW ORLEANS PELICANS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 100-118
Al terzo incontro in pochi giorni tra queste due squadre, sono i Blazers ad approfittare delle tantissime assenze in casa Pelicans per vincere in trasferta, guidati dai 24 punti di Anfernee Simons e la doppia doppia da 19 con 13 rimbalzi di Deandre Ayton. A fare la differenza sono però i 20 punti di Delano Banton, che spacca la partita segnandoli tutti nel quarto periodo, rendendo inutili i 27 di Brandon Ingram — unico superstite di una squadra che ha dovuto fare a meno di Zion Williamson, Trey Murphy, Dejounte Murray, CJ McCollum, Herb Jones e Jordan Hawkins
DALLAS MAVERICKS-INDIANA PACERS 127-134
Bella vittoria in trasferta per i Pacers di coach Rick Carlisle, che vince sul campo della sua ex squadra (5-2 il suo record da quando ha lasciato i Mavs) grazie al miglior Myles Turner della stagione. Il lungo firma una doppia doppia da 30 punti e 11 rimbalzi, accompagnato dal massimo stagionale di Tyrese Haliburton (25 punti e 12 assist) e i 23 di Pascal Siakam, tenendo botta al tentativo di rimonta da -10 nel finale dei Mavericks. Luka Doncic ferma il tassametro a 34 punti e 15 assist e Naji Marshall si inventa una partita da 20 punti dalla panchina per accompagnare i 27 di Kyrie Irving, ma i vice-campioni non riescono ad arginare l’attacco dei Pacers (57% dal campo di squadra)
DENVER NUGGETS-TORONTO RAPTORS 121-119
Sotto di 11 a 5:45 dalla fine, senza Jamal Murray (commozione cerebrale) e Aaron Gordon (fuori nel primo quarto per un infortunio al polpaccio), il destino dei Nuggets sembrava segnato. Guidati dal miglior Russell Westbrook della stagione però i padroni di casa sono riusciti a rimontare e a vincere, con l’MVP del 2017 decisivo con 21 punti e il possesso difensivo finale per far sbagliare a RJ Barrett il potenziale tiro della vittoria. Ai canadesi non bastano i 26 di Gradey Dick e i 24 di Jakob Poeltl per passare in casa di Nikola Jokic
JOKIC INARRESTABILE: TERZA TRIPLA DOPPIA IN QUATTRO GARE
"Serata in ufficio" per l’MVP in carica, che firma la sua terza tripla doppia nelle ultime quattro gare con 28 punti, 14 rimbalzi e 14 assist, caricandosi sulle spalle l’intera squadra. Christian Braun aggiunge 17 punti e Michael Porter Jr. ne mette 19, ma sono i 29 punti realizzati da Peyton Watson (16) e Julian Strawther (13) a far ben sperare Michael Malone, che avrà bisogno di dare fondo alla sua panchina per sopperire alle assenze di due titolari come Murray e Gordon
PHOENIX SUNS-PHILADELPHIA 76ERS 118-116
Paul George fa il suo debutto in maglia Sixers e chiude con 15 punti, 5 rimbalzi e 5 assist, sbagliando l’ultimo dei suoi 14 tiri tentati dal campo (solo 4 a segno) sulla conclusione che avrebbe potuto dare la parità ai suoi a pochi secondi dalla fine. Ad avere la meglio sono quinti i Suns, che resistono anche ai 32 punti di Tyrese Maxey e ai 19 di Guershon Yabusele per infliggere a Philadelphia (sempre priva di Joel Embiid) la quinta sconfitta nelle prime sei gare stagionali
DURANT DA 35 SPEZZA LA PARITÀ
A fare la differenza è ancora una volta Kevin Durant, che segna gli stessi punti del suo numero di maglia realizzando anche il canestro che ha spezzato la parità a 24 secondi dalla fine. Per i Suns si tratta della quinta vittoria in fila, rimanendo agganciata a Golden State alle spalle di OKC in vetta alla Western Conference. Per i padroni di casa ci sono altri cinque giocatori in doppia cifra oltre a Durant, con Bradley beal a quota 17, Royce O’Neale da 15, Grayson Allen a quota 14 e Devin Booker da 13 nonostante un pessimo 3/18 al tiro
LA CLIPPERS-SAN ANTONIO SPURS 113-104
I Clippers riescono finalmente a vincere la loro prima vittoria all’Intuit Dome, ma hanno bisogno di una rimonta addirittura da -26 per avere ragione degli Spurs. Privi di Gregg Popovich alle prese con problemi di salute, gli ospiti chiudono il primo quarto avanti sul 40-14, ma già all’intervallo sono avanti solo di 8 lunghezze e crollano nel quarto periodo nonostante i 24 punti con 13 rimbalzi e 9 stoppate di Victor Wembanyama. I Clippers ringraziano i 23 punti di Norman Powell e i 21 di Amir Coffey per festeggiare il primo successo nella loro nuova arena dopo quattro sconfitte in fila
LA CLASSIFICA DELLA EASTERN CONFERENCE
Cleveland e Boston hanno già fatto il vuoto, visto che al terzo posto sorprendentemente ci sono i Brooklyn Nets con un record al 50%. Philadelphia e Milwaukee rimangono tristemente in fondo alla classifica, mentre Detroit sale in zona play-in grazie alle ultime due vittorie consecutive
LA CLASSIFICA DELLA WESTERN CONFERENCE
A Ovest sono OKC, Phoenix e Golden State ad aver creato un piccolo cuscinetto di due partite rispetto alle inseguitrici, con ben sei squadre a quota 4 vittorie e 3 sconfitte. Utah vince la prima partita stagionale: ora tutte e 30 hanno vinto almeno una gara
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