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NBA, risultati della notte: LeBron accende i Lakers, Cavs 13-0, Wemby e Giannis mostruosi

NBA
©Getty

Introduzione

La terza tripla doppia in fila di LeBron James spinge i Lakers al successo interno contro Memphis. Non si ferma la marcia di Cleveland, che diventa la sesta squadra di sempre a cominciare con un record di 13-0 superando Philadelphia (senza Embiid, George e Maxey). Victor Wembanyama firma la sua prima prestazione da 50 punti in carriera nel successo contro Washington, mentre Milwaukee ha bisogno di un Giannis Antetokounmpo da 59 punti per superare Detroit dopo un supplementare (Fontecchio out per infortunio). Di seguito tutti i risultati e gli highlights delle 11 partite della notte

 

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Quello che devi sapere

PHILADELPHIA 76ERS-CLEVELAND CAVALIERS 106-114

I Sixers in back-to-back sono privi di Joel Embiid e Paul George, ma danno filo da torcere fino all’ultimo alla squadra più in forma della lega. Donovan Mitchell infatti deve segnare 11 dei suoi 23 punti negli ultimi tre minuti di partita per spingere i suoi alla 13^ vittoria consecutiva, solo la sesta squadra in tutta la storia della NBA a partire con un record di 13-0. Sono 13 anche i rimbalzi catturati da Mitchell insieme a 9 assist, a cui si aggiungono i 25 punti di Darius Garland per infliggere ai Sixers la nona sconfitta nelle prime 11 partite stagionali

 

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PHILADELPHIA 76ERS-CLEVELAND CAVALIERS 106-114

MCCAIN DA 34 UNICA NOTA LIETA

La prestazione dei Sixers, considerando avversario, assenze (tra cui anche quella di Tyrese Maxey) e condizioni di stanchezza, rimane la migliore di questa stagione, propiziata soprattutto dal rookie Jared McCain. Il prodotto di Duke è una spina nel fianco dei Cavs e chiude con 34 punti (record per una matricola in questa stagione) e 10 assist con 6/13 dalla lunga distanza, ispirando anche i 20 punti di Kelly Olynyk e i 18 di Caleb Martin

 

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MCCAIN DA 34 UNICA NOTA LIETA

ORLANDO MAGIC-INDIANA PACERS 94-90

Dopo aver perso cinque partite in fila, i Magic vincono la loro quarta gara consecutiva e salgono al terzo posto nella Eastern Conference lasciandosi alle spalle proprio i Pacers avversari di serata. Il protagonista, in assenza di Paolo Banchero, è ancora una volta Franz Wagner che chiude con 29 punti, con due tiri liberi cruciali di Jalen Suggs a 9.8 secondi dalla fine per rimanere imbattuti in casa (6-0). La difesa di Orlando mette la museruola a Tyrese Haliburton (9 punti e 12 assist) e all’intero attacco di Indiana (18 punti nel quarto periodo), concedendo giusto 29 punti a Pascal Siakam e 23 con 12 rimbalzi a Bennedict Mathurin

 

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ORLANDO MAGIC-INDIANA PACERS 94-90

OKLAHOMA CITY THUNDER-NEW ORLEANS PELICANS 106-88

A proposito di difesa: quella dei Thunder approfitta delle mille assenze in casa Pelicans per propiziare una facile vittoria casalinga. Un parziale di 16-0 spacca in due la partita a metà terzo quarto, con Jalen Williams (31 punti) e Shai Gilgeous-Alexander (29) a guidare la miglior squadra della Western Conference. New Orleans non va oltre i 18 punti di Brandon Ingram in una serata da 24 palle perse che cancella anche l’enorme vantaggio a rimbalzo (58-31)

 

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OKLAHOMA CITY THUNDER-NEW ORLEANS PELICANS 106-88

NEW YORK KNICKS-CHICAGO BULLS 123-124

I Bulls vanno avanti anche di 22 lunghezze nel terzo quarto, vengono rimontati fino a essere sorpassati a 4 secondi dalla fine da un canestro di Jalen Brunson, ma un fallo di Josh Hart su un tentativo dall’arco di Coby White regala tre tiri liberi alla guardia dei Bulls, che è glaciale dalla lunetta regalando a Chicago una vittoria di prestigio al Madison Square Garden. Il tentativo finale di Brunson infatti non trova il fondo della retina, rovinando la seratona di Karl-Anthony Towns

 

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NEW YORK KNICKS-CHICAGO BULLS 123-124

TOWNS, MASSIMO STAGIONALE DA 46

Il domenicano firma la sua miglior prestazione in maglia Knicks con 46 punti e 10 rimbalzi, segnando 18 dei 30 tiri tentati tra cui 6/12 dalla lunga distanza, ma né i suoi sforzi né quelli di Brunson (24 punti) e Mikal Bridges (20) servono ai padroni di casa, sorpresi dai 31 punti di Zach LaVine e i 22 di White per Chicago che si issa al sesto posto nella conference, mentre New York scende sotto il 50% di vittorie (5-6)

 

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TOWNS, MASSIMO STAGIONALE DA 46

BROOKLYN NETS-BOSTON CELTICS 114-139

Le squadre forti non perdono due partite in fila e i Celtics campioni in carica sono certamente una squadra forte, spazzando via i Nets a domicilio dopo aver perso in casa contro Atlanta priva di Trae Young. Boston finisce sotto di 13 nel primo quarto ma segna 74 punti nella ripresa e spegne i Nets, che non vanno oltre i 23 punti realizzati da Ziaire Williams, i 17 di Cam Thomas e i 16 di Dennis Schröder

 

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BROOKLYN NETS-BOSTON CELTICS 114-139

TATUM DA 36 SFIORA LA TRIPLA DOPPIA

Il successo di Boston porta la firma di Jayson Tatum, che tira 5/6 dalla lunga distanza e sfiora la tripla doppia con 36 punti, 9 rimbalzi e 10 assist nei 35 minuti in cui rimane sul parquet. Vanno oltre quota 20 anche Jaylen Brown (24 punti e 12 rimbalzi) e Payton Pritchard (23 con 8 assist e 5/9 da tre), che continua la sua stagione da candidato al premio di sesto uomo dell’anno

 

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TATUM DA 36 SFIORA LA TRIPLA DOPPIA

SAN ANTONIO SPURS-WASHINGTON WIZARDS 139-130

Terza vittoria nelle ultime quattro per gli Spurs, che approfittano del loro calendario favorevole (la prossima contro i Lakers sarà la quinta partita in casa consecutiva) per salire a un record del 50% sul 6-6. La resistenza degli Wizards viene piegata a cavallo di terzo e quarto periodo salendo anche a +21, gestendo poi il vantaggio in una serata in cui Victor Wembanyama, molto semplicemente, fa la storia della franchigia

 

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SAN ANTONIO SPURS-WASHINGTON WIZARDS 139-130

WEMBY, PRIMA PRESTAZIONE DA 50 IN CARRIERA

Per la prima volta in carriera Victor Wembanyama tocca quota 50 punti, diventando a 20 anni e 314 giorni il quarto più giovane di sempre a riuscirci dopo Brandon Jennings, LeBron James e Devin Booker. Il francese ritocca di dieci punti il suo precedente massimo in carriera (40 lo scorso anno contro New York) e di due il suo record per triple a segno (8 su 16 stanotte, in una serata da 18/29), diventando il primo giocatore di sempre a realizzare almeno 20 triple e almeno 25 stoppate nell’arco di sei partite

 

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WEMBY, PRIMA PRESTAZIONE DA 50 IN CARRIERA

POOLE DA 42 NON EVITA IL 6° KO CONSECUTIVO

Washington ci prova anche a evitare il sesto ko consecutivo, spinta dai 42 punti realizzati da Jordan Poole e altri sei giocatori in doppia cifra, tra cui il rookie Alex Sarr che chiude con 12 punti e nel secondo quarto si toglie la soddisfazione di stoppare Wembanyama e di schiacciargli in testa nel terzo quarto. Peccato però che non vada neanche vicino a limitare lo strapotere del connazionale, che avrebbe potuto anche segnarne di più se non si fosse fermato a quota 50 con ancora 8:49 da giocare nella partita

 

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POOLE DA 42 NON EVITA IL 6° KO CONSECUTIVO

MILWAUKEE BUCKS-DETROIT PISTONS 127-120 OT

Visto che i 43 punti realizzati contro Boston non erano bastati per vincere, Giannis Antetokounmpo alza ulteriormente l’asticella delle sue prestazioni e spinge i Bucks al successo dopo un tempo supplementare con il season-high di questa stagione NBA. Milwaukee deve rimontare da -18 nella ripresa e ringrazia i due pesantissimi errori ai liberi del rookie Ron Holland a un secondo dalla fine con il punteggio in parità, con Antetokounmpo che chiude i conti nell’overtime segnando 11 punti contro i 9 di tutti i Pistons messi assieme

 

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MILWAUKEE BUCKS-DETROIT PISTONS 127-120 OT

GIANNIS DA 59: NESSUNO COME LUI QUEST’ANNO

Il tassametro di Giannis a fine partita si ferma a cifre irreali: 59 punti (record in NBA quest’anno), 14 rimbalzi, 7 assist, 2 recuperi e 3 stoppate con 21/34 al tiro e soprattutto 16/17 ai liberi. Solamente un anno fa, in occasione del suo career high da 64 contro Indiana, ha fatto meglio in carriera rispetto a stanotte, facendo le veci di Damian Lillard (fuori per commozione cerebrale) e trovando il sostegno di un Brook Lopez da 29 punti

 

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GIANNIS DA 59: NESSUNO COME LUI QUEST’ANNO

CADE DA 35 NON BASTA A DETROIT

Le assenze sono pesanti anche in casa Pistons, visto che Jaden Ivey, Tim Hardaway Jr e anche Simone Fontecchio (distorsione a un dito del piede sinistro) accorciano la rotazione di coach Bickerstaff. Cade Cunningham prova a rispondere alla prestazione di Giannis mettendone 35 con 11 assist in una serata in cui tira male da due (8/24) ma bene da tre (5/10). Malik Beasley prova a farsi rimpiangere con la classica prestazione dell’ex segnando 8 triple su 16 tentativi per 26 punti, ma Detroit paga a caro prezzo l’inesperienza di Holland dalla lunetta

 

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CADE DA 35 NON BASTA A DETROIT

HOUSTON ROCKETS-L.A. CLIPPERS 111-103

I Rockets vincono la prima di due partite consecutive contro i Clippers, scappando via a cavallo tra terzo e quarto periodo fino a toccare un +19 che i losangeleni non sono stati più in grado di ribaltare. Il terzo successo consecutivo di Houston viene suggellato da una sequenza con schiacciata da una parte e stoppata dall’altra di Alperen Sengun negli ultimi 90 secondi di partita, infliggendo a LA la seconda sconfitta in fila nonostante i 19 dell’ex James Harden. In casa Houston ci sono sei giocatori in doppia cifra guidati dai 21 di Jalen Green, ma sono le doppie doppie di Amen Thompson (18+11) e Tari Eason (18+10) dalla panchina a far decollare i Rockets

 

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HOUSTON ROCKETS-L.A. CLIPPERS 111-103

SACRAMENTO KINGS-PHOENIX SUNS 127-104

I Kings si confermano bestia nera dei Suns, infliggendo loro la seconda delle tre sconfitte subite in questo inizio di stagione. Oltre a Durant, Phoenix deve fare a meno anche di Bradley Beal e incappa in una serataccia da 37% di squadra al tiro, con il solo Josh Okogie (25 punti) sopra il 50% al tiro. In casa Kings invece sono i 29 punti con 10 assist di De’Aaron Fox e i 22 di Kevin Huerter a spingere la squadra, con Domantas Sabonis a un assist dalla tripla doppia (11-10-9)

 

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SACRAMENTO KINGS-PHOENIX SUNS 127-104

PORTLAND TRAIL BLAZERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 106-98

Secondo successo in due giorni per i Blazers contro i T’Wolves, dopo quello che ieri è valso anche per la NBA Cup. A brillare più di tutte è la giovane stella di Shaedon Sharpe, che chiude a quota 33 punti (suo massimo in carriera) guidando altri quattro compagni in doppia cifra in una serata in cui rimangono fuori sia Anfernee Simons che Deandre Ayton. Minnesota non va oltre i 24 punti di Anthony Edwards e i 20 di Julius Randle, lasciando Portland con due sconfitte in più in classifica che pochi si sarebbero potuti aspettare, specialmente dopo il -45 subito dai Blazers contro Memphis solo pochi giorni fa

 

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PORTLAND TRAIL BLAZERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 106-98

LOS ANGELES LAKERS-MEMPHIS GRIZZLIES 128-123

I Lakers vanno avanti di 15 punti nel secondo quarto, ma nella terza frazione di gioco tornano sotto nel punteggio e sembrano incapaci di superare una versione dei Grizzlies priva di Ja Morant e Desmond Bane. Serve allora che LeBron James faccia gli straordinari per rimettere in carreggiata i gialloviola, che trovano il contributo di un ottimo Dalton Knecht (19 punti con 5/5 dall’arco) e nel quarto periodo mettono in ritmo anche Anthony Davis (21 punti e 14 rimbalzi) e Austin Reaves (18), superando i sette giocatori in doppia cifra per i Grizzlies guidati dai 29 di Jaren Jackson Jr.

 

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LOS ANGELES LAKERS-MEMPHIS GRIZZLIES 128-123

LEBRON, TERZA TRIPLA DOPPIA IN FILA A QUASI 40 ANNI

La vittoria dei Lakers non sarebbe però mai arrivata de LeBron James non avesse deciso di riportare le lancette dell’orologio a cinque anni fa, quando già nel 2019 era diventato il più vecchio di sempre a realizzare tre triple doppie consecutive. Stavolta chiude con 35 punti, 12 rimbalzi e 14 assist in poco meno di 37 minuti di gioco, caricandosi la squadra sulle spalle e guidandola alla sesta vittoria consecutiva in casa dove i Lakers sono ancora imbattuti

 

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LEBRON, TERZA TRIPLA DOPPIA IN FILA A QUASI 40 ANNI

LA CLASSIFICA A EST

Cleveland continua la sua corsa in vetta alla conference e proverà a vincere la 14^ in fila in casa contro Chicago. Le 4 vittorie in fila valgono a Orlando il terzo posto, mentre il resto della conference è tutta sotto il 50% di successi. Milwaukee risale al 12° posto grazie a due successi in fila, Washington ha la peggior striscia della lega insieme a New Orleans con 6 ko consecutivi

LA CLASSIFICA A EST

LA CLASSIFICA A OVEST

Il ko di Phoenix lascia OKC in vetta solitaria, in attesa della 12^ partita stagionale di Golden State. I Lakers scavalcano Memphis al sesto posto in classifica, ma le distanze rimangono ridottissime in una conference in cui 11 squadre hanno un record del 50% o superiore (con Dallas appena sotto a 5-6)

LA CLASSIFICA A OVEST

LE PARTITE SU SKY SPORT

LeBron James e Victor Wembanyama saranno protagonisti tra due giorni sui canali di Sky Sport, per una sfida tra San Antonio Spurs e Los Angeles Lakers in onda su Sky Sport NBA con il commento di Dario Vismara e Tommaso Marino nella giornata di venerdì


TUTTA LA PROGRAMMAZIONE SU SKY SPORT

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