Introduzione
L’inizio di stagione dei Sixers, tra infortuni, polemiche e molte sconfitte, non è stato affatto semplice. Tra i motivi che fanno ben sperare Philadelphia, però, c’è Jared McCain. Il rookie, scelto con la 16° chiamata all’ultimo Draft, ha stupito tutti con prestazioni che da esordienti erano riuscite solo a leggende come Steph Curry e Jason Kidd. E anche quanto a carattere, l’ex Duke sembra avere tutto ciò che serve per emergere in NBA
Quello che devi sapere
PHILADELPHIA, UN AVVIO DA DIMENTICARE
Sulla carta, a Est i Sixers doevano essere la prima sfidante di Boston. Il mercato, con il colpo Paul George a fare da ciliegina sulla torta, aveva infatti rinforzato e non poco il roster a disposizione di coach Nick Nurse. Le prime tra settimane di regular season, però, sono state poco meno che disastrose per Philadelphia, che al momento ha un record di 2-9 e occupa il penultimo posto nella classifica della Eastern Conference
INFORTUNI, POLEMICHE E SCONFITTE
Prima era toccato a Joel Embiid, assente per tutta la fase di preparazione alla stagione, poi al grande acquisto Paul George e quindi alla stella nascente Tyrese Maxey. Di certo gli infortuni hanno inciso pesantemente sull’avvio di stagione dei Sixers, che hanno poi vissuto anche un’indagine interna svolta dalla NBA per la gestione del rientro di Embiid, sfociata in una multa, e la squalifica rimediata dal camerunese dopo aver strattonato un cronista. Non proprio l’ambiente ideale per puntare a detronizzare Boston
UN RAGGIO DI LUCE DI NOME JARED
Tra i pochi motivi di gioia in casa Sixers in questo inizio di stagione c’è senz’altro il rookie Jared McCain. L’ex Duke, anche per via degli infortuni di cui sopra, ha trovato più spazio di quanto inizialmente previsto e ha sfruttato bene i minuti a sua disposizione. Al momento la guardia di Philadelphia viaggia a 13.5 punti di media nella sua stagione d’esordio, e l’ultima prestazione offerta ha fatto stropicciare gli occhi a tifosi e addetti ai lavori
LA PRESTAZIONE CONTRO I CAVS
Contro Cleveland, unica squadra imbattuta di tutta la NBA, è arrivata la 9° sconfitta della stagione per Philadelphia, ma almeno una nota positiva è arrivata proprio da McCain. Partito in quintetto, contro i Cavs il rookie ha chiuso con 34 punti, 10 assist, 2 palle recuperate e 6/13 da tre. Un tabellino personale che, nell’annata d’esordio da professionista, era riuscito solo a due predecessori piuttosto illustri
JASON KIDD
Specialista in triple doppie e futuro campione NBA, Jason Kidd faceva il suo esordio nella lega durante la stagione 1994-95 con la maglia dei Mavs. E l’11 aprile del 1995, nella vittoria in trasferta a Houston, mandava a referto 28 punti, 11 rimbalzi, 10 assist, 3 palle recuperate e un eccellente 8/12 da dietro la linea de tre punti
STEPH CURRY
L’annata da rookie di Steph Curry, al contrario delle molte che seguiranno, non ha granché di straordinario, ma il 10 febbraio del 2010 il playmaker di Golden State regala un’anticipazione della grandezza che metterà in mostra negli anni successivi. Nella vittoria interna contro i Clippers, Steph chiude con 36 punti, 13 assist, 10 rimbalzi, 3 palle rubate e 6/11 da tre
IL CARATTERE DI MCCAIN
Scelto con la 16° chiamata dai Sixers all’ultimo Draft, dopo la gara con Cleveland McCain, quando gli è stato chiesto se gli desse fastidio il fatto di essere rimasto fuori quantomeno dalla top 10, ha risposto: “Ovvio che sì, mentirei se dicessi che penso che al Draft ci fossero 15 giocatori migliori di me. Per giocare in NBA devi entrare in campo ogni sera pensando di essere tu il migliore ed è quello che faccio”