Introduzione
Due scontri al vertice nella notte: n°1 vs. n°2 sia a Est che a Ovest, con i Cleveland Cavs che respingono il tentativo di sorpasso in classifica dei Boston Celtics grazie a una super prestazione di Mitchell e gli Houston Rockets che confermano di fare sul serio battendo i Thunder e portandosi solo a mezza gara di distanza del loro primo posto a Ovest. Wembanyama firma la prima tripla doppia stagionale nel successo degli Spurs sui Kings, mentre a Denver non basta l'ottava di Jokic per avere la meglio dei Clippersi di uno scatenato Harden. Torna Doncic e domina, mentre la coppia LeBron James-Anthony Davis guida i Lakers al successo sui Jazz
Quello che devi sapere
BROOKLYN NETS-ORLANDO MAGIC 92-100
Nets e Magic danno vita a una partita equilibrata in cui nessuna delle due squadre va mai oltre le 10 lunghezze di vantaggio, con ben 16 parità e 20 avvicendamenti nella guida del punteggio, ma alla fine sono gli ospiti a spuntarla per conquistare la 12^ vittoria nelle ultime 13 partite. Franz Wagner con 20 punti, 9 rimbalzi e 8 assist guida un quintetto tutto in doppia cifra pur tirando malissimo (4/17), mentre ai padroni di casa non bastano i 25 del solito Cameron Johnson e i 20 di Dennis Schröder, perdendo la terza partita su tre in stagione contro Orlando
MEMPHIS GRIZZLIES-INDIANA PACERS 136-121
I Grizzlies continuano a vincere e a convincere, conquistando la sesta vittoria consecutiva e salendo al terzo posto nella Western Conference. Coach Taylor Jenkins trova ben sette giocatori in doppia cifra guidati dai 25 punti di Jaren Jackson Jr. e i 19 con 8 assist di un ispirato Ja Morant. I padroni di casa vanno sotto anche di 19 lunghezze in un primo quarto in cui Indiana segna 45 punti, ma poi cominciano a difendere e soprattutto a correre a più non posso, rifilando alla fine 136 punti agli avversari pur senza trovare una serata particolare al tiro (16/46, sotto il 35%). Dopo l'ottimo inizio di partita i Pacers si perdono, anche perché Tyrese Haliburton continua a non funzionare in trasferta: il playmaker di Indiana è l'unico titolare a non raggiungere la doppia cifra fermandosi a 8 punti e 7 assist con 3/10 al tiro, non bastano i 19 di Bennedict Mathurin e i 18 di Pascal Siakam
NEW YORK KNICKS-NEW ORLEANS PELICANS 118-85
La settima vittoria nelle ultime dieci gare dei Knicks porta una firma importante, quella di Mikal Bridges, finito al centro di mille polemiche per un avvio di stagione fortemente sottotono e addirittura confinato in panchina nell’ultimo quarto della sfida contro Charlotte. L’ex Nets risponde con una prestazione da 31 punti con 12/19 al tiro (e 7/12 da tre punti) per zittire i critici e trascinare New York al successo, in virtù di un primo tempo in cui la difesa dei blu-arancio tiene i Pelicans (sempre decimati dagli infortuni) alla miseria di 28 punti e il 26% al tiro (con 2/20 da tre punti). Bene Towns in doppia doppia con 19 rimbalzi, per New Orleans si tratta dell’ottavo ko in fila (e il 15° nelle ultime 17)
TORONTO RAPTORS-MIAMI HEAT 119-116
Toronto vendica la sconiftta subita a Miami solo 48 ore fa, con gli Heat traditi questa volta dal loro tiro da tre (21/54 nella vittoria in Florida, solo 15/40 in Canada). Ed è proprio su un tiro da tre, sbagliato da Tyler Herro a 29 secondi dalla fine (che avrebbe impattato la gara), che si spengono le speranze di Miami, nonostante i 31 punti con 6/12 dall'arco della loro guardia, e i 13 punti con 20 rimbalzi e 7 assist di Adebayo ("pareggiati" in qualche modo dai 17 punti con 11 rimbalzi di prezioso Poeltl dall'altra parte)
IL MOMENTO MAGICO DI R.J. BARRETT
A R.J. Barrett evidentemente piace tantissimo giocare in Canada, davanti al suo pubblico: per la terza volta nelle ultime cinque gare (e la quinta nelle ultime sette), il n°9 dei Raptors mette a segno un trentello, che contro gl Heat è frutto di ottime percentuali al tiro (15/20 dal campo, 3/4 da tre) per un totale di 37 punti, che lo rendono il top scorer dell'incontro. Ma non è l'unico giocatore di Toronto a meritarsi i riflettori: Scottie Barnes, in tripla doppia due giorni fa a Miami, la sfiora nuovamente chiudendo con 23 punti, 10 rimbalzi e 9 assist
GUARDA I 37 PUNTI DI R.J. BARRETT
HOUSTON ROCKETS-OKLAHOMA CITY THUNDER 119-116
Ci vuole un canestro di Dillon Brooks a 33 secondi dalla fine per spezzare la parità e dare ai Rockets il vantaggio decisivo, in una sfida tra la numero uno e la numero due a Ovest che conferma le ambizioni dei texani, giunti al terzo successo in fila e al quinto nelle ultime sei gare. Una vittoria ottenuta fermando a 4 la striscia positiva dei Thunder, nonostante il quarto trentello consecutivo di Shai Gilgeous-Alexander, autore di 32 punti con 10/19 al tiro. Ma oltre a un fenomenale VanVleet, coach Udoka ha un Sengun a un soffio dalla tripla doppia (20 punti, 14 rimbalzi e 9 assist) e Brooks a quota 16 con canestri importanti
VANVLEET SCATENATO
Una partita da 38 punti in 35 minuti contro la miglior squadra della Western Conference ricorda a tutti che Fred VanVleet, già campione NBA con i Toronto Raptors, è giocatore capace di far la differenza anche ad altissimi livelli. Per la point guard di Houston contro i Thunder c'è una gara da 10/19 dal campo (con 5/9 da tre) ma soprattutto 13/14 ai liberi, a testimoniare la presenza costante nel cuore della difesa di OKC, che per lui ha trovato pochi rimedi
PORTLAND TRAIL BLAZERS-DALLAS MAVERICKS 131-137
A fronte delle tante assenze in casa Mavs - Kyrie Irving, Klay Thompson, Dereck Lively e Naji Marshall - c'è un ritorno importante, anzi, fondamentale: quello di Luka Doncic, assente nelle ultime cinque gare per un problema al polso. E lo sloveno non perde tempo, caricandosi la squadra sulle spalle e guidando Dallas al 4° successo in fila con 36 punti, 13 assist e 7 rimbalzi, frutto di un ottimo 15/24 al tiro con 4/10 da tre. Per i texani benissimo anche Grimes, autore di 28 punti con 5/7 dall'arco (Dallas ha tirato il 50% dalla lunga distanza), mentre un super Anfernee Simons, che segna 24 dei suoi 27 punti nel solo terzo quarto, non basta ai Blazers, nonostante una serata da 9/11 al tiro con 6/8 da tre
UTAH JAZZ-LOS ANGELES LAKERS 104-105
I Lakers si presentano nello Utah decimati nel roster (fuori Russell, Reddish, Reaves e Hayes) ma con le loro due superstar in campo e a pieno regime. Se Davis è il protagonista assoluto della vittoria, il finale di LeBron James è quello che decide la partita, con quattro canestri in fila (10 i suoi punti nell'ultima frazione, 27 quelli alla sirena, con 14 assist) che danno ai gialloviola anche 9 punti di vantaggio. Utah è brava a rientrare, e Collin Sexton avrebbe anche il pallone della vittoria nelle mani ma lo gestisce malissimo. A Utah non bastano i 22 punti di Markkanen e i 21 di Collins
DAVIS DICE 33
La doppia doppia da 33 punti e 11 rimbalzi di Anthony Davis mette il sigillo sulla vittoria gialloviola nello Utah: il n°3 dei Lakers è l'autentico dominatore del terzo quarto dell'incontro, quando manda a segno 16 dei suoi 33 punti finali. Ottime le percentuali del prodotto di Kentucky, autore di 13/25 dal campo (con 2/4 da tre) e preciso anche dalla lunetta (5/6)
SACRAMENTO KINGS-SAN ANTONIO SPURS 125-127
Sacramento sembrava controllare la partita, sopra di 17 nel primo quarto e all'intervallo ancora in controllo, sul +13. Ma gli Spurs di quest'anno non sono quelli delle ultime due stagioni e il parziale di 19-7 nel terzo quarto li rimette completamente in partita. Al resto ci pensa il tiro da tre punti, con i nero-argente che stabiliscono il loro record di franchigia con 23 triple realizzate (su 46 tentate, 50%). Dalla panchina coach Mitch Johnson trova 21 punti da Vasell e 17 da Keldon Johnson, mentre sono inutili in casa Kings le ottime prestazioni di Fox (23 punti con 9 assist), Sabonis (25 con 13 rimbalzi) e DeRozan (28)
WEMBANYAMA: 1^ TRIPLA DOPPIA STAGIONALE
Sono partite come queste quelle in cui il n°1 degli Spurs sembra lanciare un messaggio al resto della NBA: un giorno (neppure troppo lontano) questa lega sarà mia. Il francese manda a segno la prima tripla doppia della sua stagione con una prestazione da 34 punti, 14 rimbalzi e 11 assist (cui aggiunge pure 3 stoppate) con anche 5 triple a segno (5/9 dall'arco per lui) e la bellezza di 13 punti nel quarto conclusivo, quando si è decisa la partita. Il suo +19 di plus/minus è il migliore di tutti i texani
CLEVELAND CAVALIERS-BOSTON CELTICS 115-111
Si ferma a 7 la striscia di vittorie consecutive dei Celtics, che cercavano il sorpasso ai danni dei Cavs per il primo posto ma che invece vengono respinti grazie a un quarto quarto da 43-27 dei padroni di casa che vincono in rimonta dopo essere stati sotto anche di 12 punti (e vendicano così la sconfitta subita il 19 novembre a Boston, la prima della loro stagione). I Celtics rimpiangono l’assenza di due titolari, Jaylen Brown e Derrick White, hanno 33 punti da Tatum, 24 da Pritchard dalla panchina e 21 da Porzingis: tentano 49 triple, 13 in più dei Cavs, ma ne segnano lo stesso numero (17)
UN QUARTO QUARTO DA LEADER
Il quarto quarto fenomenale dei Cavs porta una firma d’autore, quella di Donovan Mitchell, che segna 20 dei suoi 35 punti proprio nell’ultima frazione, quando sembra non poter sbagliare mai: 6/6 dal campo (compreso un perfetto 4/4 dall’arco) per lui, che aveva iniziato il primo tempo tirando solo 2/8 ma che nel secondo tempo colleziona 30 dei suoi 35 punti finali. Chiude con 12/21 al tiro (e 6/11 da tre) e aggiunge anche 7 rimbalzi e 2 recuperi alla sua serata, ben spalleggiato da Garland, autore di 22 punti e 8 assist
L.A. CLIPPERS-DENVER NUGGETS 126-122
Non basta neppure l'ottava tripla doppia stagionale di Nikola Jokic, autore di 28 punti, 14 rimbalzi e 11 assist con 12/24 al tiro, a evitare il quinto ko negli ultimi otto incontri per i Denver Nuggets, che con un parziale di 21-11 in apertura di terzo quarto vedono il loro vantaggio sui Clippers toccare la doppia cifra. I padroni di casa però sono bravi a reagire, sfruttando il ritorno in campo (dopo 6 gare di assenza) di Norman Powell, autore di 28 punti, e aggrappandosi alle magie di James Harden e a una panchina capace di produrre 45 punti (15 per Mann, 13 per Coffey)
HARDEN: QUASI 40 PUNTI, QUASI TRIPLA DOPPIA
Una partita da ricordare, quella di James Harden contro i Nuggets. Una vittoria, innanzitutto. La tripla n°3.000 segnata in carriera (unico oltre a Steph Curry a raggiungere questo traguardo), in una serata da 6/15 dalla lunga distanza. Una gara da 39 punti con l'assoluta perfezione dalla lunetta (13/13). Il "Barba" riporta i Clippers al successo dopo il ko nel Minnesota: L.A. ha vinto 7 delle ultime 9 gare disputate
LA CLASSIFICA DELLA EASTERN CONFERENCE
Cleveland evita il sorpasso di Boston e tiene a distanza i Celtics con la vittoria nello scontro diretto. Orlando, arrivata alla sesta vittoria in fila, consolida il terzo posto a Est, subito davanti ai Knicks, anche loro vincenti. Miami cade contro Toronto ma resta aggrappata al sesto posto, l'ultimo valido per una qualificazione diretta ai playoff
LA CLASSIFICA DELLA WESTERN CONFERENCE
Con il successo nello scontro diretto contro Oklahoma City Houston si porta a mezza gara di distanza soltanto dal primo posto nella conference. Memphis consolida la terza posizione e vincono anche tutte le squadre di vertice, da Dallas (col ritorno di Doncic) alle due di Los Angeles. San Antonio, guidata da Wembanyama, ora incalza Denver (sconfitta con i Clippers) per l'ottavo posto a Ovest
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- BROOKLYN NETS-ORLANDO MAGIC 92-100
- MEMPHIS GRIZZLIES-INDIANA PACERS 136-121
- NEW YORK KNICKS-NEW ORLEANS PELICANS 118-85
- TORONTO RAPTORS-MIAMI HEAT 119-116
- IL MOMENTO MAGICO DI R.J. BARRETT
- HOUSTON ROCKETS-OKLAHOMA CITY THUNDER 119-116
- VANVLEET SCATENATO
- PORTLAND TRAIL BLAZERS-DALLAS MAVERICKS 131-137
- UTAH JAZZ-LOS ANGELES LAKERS 104-105
- DAVIS DICE 33
- SACRAMENTO KINGS-SAN ANTONIO SPURS 125-127
- WEMBANYAMA: 1^ TRIPLA DOPPIA STAGIONALE
- CLEVELAND CAVALIERS-BOSTON CELTICS 115-111
- UN QUARTO QUARTO DA LEADER
- L.A. CLIPPERS-DENVER NUGGETS 126-122
- HARDEN: QUASI 40 PUNTI, QUASI TRIPLA DOPPIA
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