NBA, risultati della notte: Dallas batte Memphis, altra sconfitta per Golden State

Serata complicata per i Pistons, che di fronte alla lanciatissima Milwaukee riescono a opporre poca resistenza. Simone Fontecchio entra come d’abitudine dalla panchina per Detroit e prova a dare il suo contributo con 5 punti, 2 rimbalzi, una palla rubata e una stoppata

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Il confronto tra la squadra con il miglior record della NBA e quella con il peggiore si trasforma in un lungo allenamento per i padroni di casa, che mettono subito in chiaro dal 1° quarto di non aver alcuna intenzione di concedere chance agli Wizards. Coach Kenny Atkinson allunga così le rotazioni e manda sette giocatori in doppia cifra, guidati dal solito Donovan Mitchell con 19 punti e 7 assist. Per Washington l’unica nota positiva è rappresentata dal rookie Bub Carrington, che entrando dalla panchina chiude con 13 punti e 7 rimbalzi

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Per la prima volta nel loro disgraziato avvio di stagione, i Sixers ottengono due vittorie consecutive passando in volata sul campo di Charlotte. A decidere tutto è Tyrese Maxey, che con i suoi a -1 segna 11 dei suoi 21 punti nell’ultimo minuto e mezzo, portando la squadra oltre il traguardo dove l’aveva fin lì trascinata un eccellente Paul George (29 punti, 8 assist e 10/16 dal campo). Gli Hornets cedono nel finale, ma riabbracciano dopo quasi un anno il centro Mark Williams, che gioca 8 minuti entrando dalla panchina

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Sempre senza la loro stella LaMelo Ball, anche contro Philadelphia gli Hornets si affidano al talento di Brandon Miller, che dopo un primo tempo complicato segna 23 dei suoi 34 punti nella seconda metà di gara, dove tira 7/11 da tre. La sua prestazione, però, non basta per evitare alla squadra l’8° sconfitta consecutiva

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Netta vittoria per Toronto, che in casa guida dall’inizio alla fine e trova ottime prestazioni da parte di RJ Barrett (29 punti, 9 rimbalzi e 5 assist) e Jakob Poeltl (17 punti e 10 rimbalzi con 7/10 dal campo). Per Indiana arriva invece alla 7° sconfitta consecutiva in trasferta nonostante un Tyrese Haliburton da 30 punti e 10/16 al tiro, perché i Pacers pagano soprattutto le 20 palle perse e un modesto 45.2% dal campo di squadra

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Superati gli acciacchi di inizio stagione, la condizione fisica di Scottie Barnes cresce di partita in partita e i risultati si vedono tutti. Contro Indiana l’ala dei Raptors guida i suoi con 35 punti, 9 assist e 6 rimbalzi, tenendo in mano le redini dell’attacco nella convincente vittoria che risolleva un minimo la posizione in classifica di Toronto

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La sfida tra Knicks e Pacers ha implicazioni immediate nella classifica del gruppo A a Est per la Emirates NBA Cup, oltre che per la classifica generale della Eastern Conference. A vincerla sono i padroni di casa, che partono forte e vengono trascinati da Karl-Anthony Towns (23 punti e 15 rimbalzi) e Jalen Brunson (21 punti e 8/15 al tiro). A Orlando non basta il solito, ottimo Franz Wagner da 30 punti e 6 assist,accompagnato dal fratello Moritz che ne segna 20 con anche 12 rimbalzi entrando dalla panchina

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Sfida senza storia a OKC, dove i padroni di casa battono nettamente i Jazz assicurandosi anche il primo posto nella classifica del gruppo B a Ovest per la Emirates NBA Cup. Jalen Williams e Shai Gilgeous-Alexander sono i migliori per i Thunder con 28 e 26 punti segnati, mentre entrando dalla panchina Isaiah Joe ne manda a referto 19 con 7/11 al tiro. Vale poco la doppia da 17 punti e 11 rimbalzi di Walker Kessler per Utah

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Nella serata in cui, oltre agli equilibri di potere nella classifica della Western Conference, c’è in palio la potenziale wild card per accedere ai quarti di finale della Emirates NBA Cup, Dallas dimostra perché è vicecampione NBA. Sotto di 15 punti a inizio del 4° quarto, i Mavs rimontano e chiudono la gara con un parziale di 39-21 nell’ultimo quarto che vale la vittoria e il passaggio del turno in coppa. P.J. Washington(18 punti, 8 rimbalzi e 7 assist) segna una tripla decisiva a dare ai Mavs anche il vantaggio necessario nella differenza punti nel gruppo C, mentre Dallas pesca anche i 16 punti in uscita dalla panchina di Spencer Dinwiddie

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Se i problemi al gomito destro continuano a dargli fastidio, di certo non lo si nota nella sfida con Memphis, dove Luka Doncic torna a prendersi sulle spalle la squadra e la guida a una vittoria doppiamente importante con una prestazione da 37 punti, 12 rimbalzi, 4 assist e 5/9 da tre

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A proposito di problemi fisici, anche l’inizio di stagione di Ja Morant non è stato affatto semplice in questo senso, ma la stella dei Grizzlies conferma di essere in grande crescita e, nonostante non riesca a evitare il crollo dei suoi nel 4° quarto, chiude con 31 punti e 4 assist nella battaglia contro Dallas

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Ai Suns non basta una nettissima vittoria su San Antonio per strappare la qualificazione ai quarti di Emirates NBA Cup, perché la differenza canestri premia Dallas. Phoenix, guidata dal solito Devin Booker (29 punti, 9 rimbalzi e 5 assist), comanda dall’inizio alla fine, ma gli Spurs evitano un crollo nel punteggio che avrebbe favorito i ragazzi di coach Mike Budenholzer per il passaggio del turno. Victor Wembanyama fatica al trio, dove chiude con 6/18 e 1/9 da tre, ma dopo un primo tempo chiuso senza nemmeno un punto manda comunque a referto una doppia doppia 15 punti e 13 rimbalzi con anche 7 assist

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Battuta d’arresto per I lanciatissimi Rockets, che dopo essere scappati avanti nella prima parte di gara con Jalen Green (28 punti) e Alperen Sengun (24) subiscono il ritorno di Sacramento. I Kings, reduci da 7 sconfitte nelle ultime 10 partite, gioca una grande prova di squadra e manda sette uomini in doppia cifra, con la coppia formata da Domantas Sabonis (27 punti e 7 rimbalzi) e da De’Aaron Fox (22 punti e 7 assist) a trascinare ancora una volta il gruppo

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La tripla di Steph Curry (24 punti e 11 assist) a 2:14 dalla fine da due possessi pieni di vantaggio a Golden State, che dopo essere stata sotto a lungo sembra aver in mano la partita, ma quello è l’ultimo canestro segnato dagli Warriors, che subiscono un parziale di 10-0 che fa esultare la Ball Arena. Denver riesce quindi a strappare una vittoria importante per la classifica della Western Conference e per il morale grazie anche a un Michael Porter Jr. da 22 punti e 7 rimbalzi, che con il ritorno in campo di Aaron Gordon (15 punti, 9 rimbalzi e 5 assist) sembra davvero un altro giocatore

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La sfida con Golden State è ormai una piccola grande classica e Nikola Jokic non vuole affatto far mancare la sua presenza, anche perché, come ormai d’abitudine, senza di lui in campo l’efficienza di Denver crolla drasticamente. Il serbo gioca più di 40 minuti contro gli Warriors e chiude con 38 punti, 10 rimbalzi, 6 assist e 14/24 dal campo nell’ennesima prestazione dominante di un’altra annata già memorabile fin qui

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Vittoria convincente dei Clippers, che continuano a scalare posizioni nella classifica della Western Conference ma escono dalla Emirates NBA Cup. Norman Powell (30 punti e 11/15 dal campo) è ancora una volta il migliore dei suoi, accompagnato da James Harden (23 punti e 7 assist). Portland gioca una discreta partita, ma paga la serataccia al tiro della coppia Anfernee Simons-Shaedon Sharpe che chiude con 6/18 dal campo e 2/10 da tre

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Cleveland si conferma in testa alla Eastern Conference, mentre vincendo contro Orlando ora New York tallona i Magic per il 3° posto a Est. Continua la scalata di Milwaukee, alla 7° vittoria consecutiva e ora al 5° posto

OKC resta in vetta solitaria a Ovest, i Mavs battono Memphis in volata e effettuano il sorpasso che vale il 3° posto nella classifica della Western Conference. Golden State, che a Denver colleziona la 5° sconfitta consecutiva, scivola fuori dalla zona playoff

New York, Milwaukee e Atlanta si aggiudicano i tre gruppi dell'Est, mentre la wild card per la Eastern Conference va a Orlando

Houston, Oklahoma City e Golden State chiudono in testa ai gruppi dell'Ovest,  Dallas aggancia la wild card della Western Conference e passa ai quarti

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