Introduzione
Che la stagione dei Jazz sarebbe stata avara di soddisfazioni era ampiamente prevedibile, perché la fase di ricostruzione della squadra necessitava di passare da un numero importante di sconfitte. Al momento, però, Utah è addirittura penultima a Ovest e, stando a quanto riportato da “ESPN”, l’avvio complicatissimo di regular season avrebbe indotto il front office ad accelerare le operazioni in uscita che riguardano giocatori non più ritenuti parte del progetto futuro
Quello che devi sapere
LE PREMESSE DELLA STAGIONE DI UTAH
Già in estate era chiaro a tutti, tifosi, addetti ai lavori e anche ai diretti interessati: Utah avrebbe affrontato la stagione dando priorità al futuro e con la disponibilità a sacrificare qualche vittoria nel breve pur di posizionarsi al meglio al prossimo Draft e magari anche a quelli degli anni successivi. Di fronte ai Jazz, insomma, si prospettava la più classica delle stagioni di transizione
L’INIZIO STENTATO DEI JAZZ
Anche al netto delle premesse estive, però, l’avvio di regular season dei Jazz è stato a dir poco deludente. La squadra occupa ora il penultimo posto nella classifica della Western Conference, avendo vinto solo 5 delle 24 partite fin qui disputate. Più dei risultati, però, a impressionare è stata spesso la mancanza d’identità da parte di Utah, che nelle due annate precedenti sotto coach Will Hardy aveva viceversa vissuto momenti interessanti da questo punto di vista
IL PIANO DI DANNY AINGE
Quando i Jazz l’hanno messo a capo della loro struttura nel dicembre del 2021, Danny Ainge aveva già chiara in testa la priorità da trasmettere a tutta la franchigia: voltare pagina. E le trade che hanno portato lontano da Salt Lake City Donovan Mitchell e Rudy Gobert sono servite proprio a questo, oltre che a portarsi in casa asset futuri. La svolta auspicata da Ainge, però, pare non essere ancora arrivata alla sua conclusione
OBIETTIVO DRAFT, OVVERO COOPER FLAGG
Non che siano i soli, perché a guardare con molto interesse al prossimo Draft c’è di fatto quasi mezza NBA, ma i Jazz vedono nell’infornata di talenti in arrivo al termine di questa stagione l’occasione per portare al Delta Center almeno un volto nuovo in grado di far fare in futuro un salto di qualità alla squadra in termini di talento. E il nome che fa sognare tutto lo Utah è ovviamente quello di Cooper Flagg
I PUNTI FERMI VERSO IL FUTURO
Non che il talento manchi, a Utah, perché il roster può vantare diversi elementi di spicco. I punti fermi per il futuro, tuttavia, paiono pochi: Lauri Markkanen, fresco di un sontuoso rinnovo contrattuale, e attorno a lui giovani e giovanissimi come Keyonte George e Walker Kessler e i rookie Cody Williams e Kyle Filipowski. Fuori da questa stretta cerchia di nomi, tutto il resto dell’organico attuale pare in discussione
ESUBERI A SALT LAKE CITY
Il roster dei Jazz, come se non bastasse, presenta una profondità che male si addice a una squadra che vorrebbe ricostruire da capo. Logico quindi che le porte dello spogliatoio di Utah restino aperte verso l’esterno, nel tentativo di capire cosa sarà possibile ottenere in cambio. L’obiettivo, ove possibile, parrebbe essere quello di piazzare gli uomini che avrebbero mercato e, stando a quanto riportato da “ESPN”, il front office capeggiato da Ainge avrebbe già iniziato a informare le altre squadre a proposito dei nomi dei possibili partenti
JOHN COLLINS
Il suo passaggio da Atlanta a Utah nell’estate del 2023 sembrava poter rappresentare la svolta della carriera, ma dopo qualche buono spunto iniziale John Collins è tornato a essere il giocatore altalenante già visto agli Hawks. Il talento, però, è cristallino e quel contratto in scadenza il prossimo giugno (anche se con player option esercitabile per la stagione 2025-26) potrebbe ingolosire qualcuno
JORDAN CLARKSON
Esperienza, capacità di uscire dalla panchina e mettere punti a tabellino. Sono questi i punti salienti del curriculum di Jordan Clarkson, che a 32 anni e con ancora due anni di contratto a cifre tutto sommato abbordabili per gli odierni standard NBA (28 milioni di dollari complessivi), l’ex Lakers potrebbe suscitare l’interesse di qualche squadra in cerca di un rinforzo immediato per l’attacco
COLLIN SEXTON
Dei tre nomi principali in uscita da Utah, Collin Sexton potrebbe risultare il più ambito. Arrivato in NBA giovanissimo nel 2018, l’ex Cleveland ha solo 25 anni e una foga agonistica che piace a parecchi in giro per la lega. Forse non adatto a partite in quintetto per squadre con ambizioni concrete, Sexton si porterebbe comunque dietro un contratto più che ragionevole (37 milioni di dollari per le prossime due stagioni) per qualche contender in cerca di un innesto di qualità nel reparto esterni
GLI SCENARI DI MERCATO POSSIBILI
I tre giocatori principali in uscita da Utah sono elementi che potrebbero interessare a squadre che vogliono vincere, o quantomeno fare un salto di qualità nell’immediato. Possibile che non ci sia esattamente la coda per provare e portarseli a casa, ma considerato anche l’orizzonte temporale tutto sommato breve dei loro contratto Ainge potrebbe anche accontentarsi di contropartite invero modeste pur di fare un po’ di ordine in un roster al momento davvero inadeguato per le esigenze attuali e future della squadra