Introduzione
Finale in volata a Sacramento, dove i Nuggets hanno la meglio grazie all’ennesima tripla doppia di Nikola Jokic. Detroit va avanti anche di 19 contro Miami, gli Heat rimontano e portano la partita al supplementare ma cadono nel finale. Vittoria in volata di Chicago a Toronto, mentre Cleveland travolge Brooklyn e i Clippers battono senza problemi Utah. Philadelphia, sempre priva di Joel Embiid, passa a Charlotte grazie alle ottime prestazioni di Tyrese Maxey e Paul George. Tutti i risultati e gli highlights della notte NBA
Quello che devi sapere
CHARLOTTE HORNETS-PHILADELPHIA 76ERS 108-121
La differenza tra due squadre che, stando alla classifica della Eastern Conference, avrebbero valori molto simili emerge da subito nella sfida diretta, con i Sixers a prendere il comando della partita senza più concedere a Charlotte di rientrare. Agli Hornets non basta il ritorno di LaMelo Ball (15 punti e 11 assist in 26 minuti) dopo 7 partite, mentre i padroni di casa temono per Brandon Miller, uscito a inizio del 4° quarto per un problema alla caviglia sinistra senza più rientrare. Philadelphia, ancora una volta priva di Joel Embiid, ottiene così una importante vittoria di squadra arrivata prima di tutto grazie alle sue altre due stelle
MAXEY SI PRENDE LA SCENA
La difesa degli Hornets, tra le peggiori della lega, appare in affanno già dai primi possessi e Tyrese Maxey ne approfitta senza farsi pregare. La guardia dei Sixers, immarcabile per larghi tratti della partita, fa letteralmente ciò che vuole, accelerando a piacere e chiude con 40 punti e 5 assist, tirando inoltre con un ottimo 6/12 da dietro la linea dei tre punti
FINALMENTE GEORGE
A dare manforte a Maxey nella netta vittoria a Charlotte è Paul George, che gioca finalmente una partita all’altezza della sua classe e della sua reputazione. L’ex Clippers sbaglia poco o nulla, tirando 13/20 dal campo e 6/9 da tre, e il suo tabellino personale alla fine dirà 33 punti, 8 assist, 5 rimbalzi, 2 palle rubate e una stoppata
DETROIT PISTONS-MIAMI HEAT 125-124 (OT)
La tripla finale presa dal palleggio da Tyler Herro (23 punti ma 9/25 dal campo) non va a segno e regala a Detroit una vittoria arrivata in una partita dove è successo letteralmente di tutto. Miami, reduce da 4 vittorie consecutive, va sotto anche di 19 punti nel 3° quarto ma riesce a mandare tutti al supplementare con un parziale di 18-2 che chiude i regolamentari. E, una volta arrivati al supplementare, sembra prendere possesso della gara con un ulteriore 8-0 che in meno di 3 minuti la porta avanti 122-114. Da lì in poi, però, si scatena il veterano Tim Hardaway Jr., che con le sue 3 triple impreziosisce una prestazione da 16 punti con 5/10 da tre e regala ai Pistons un successo sudatissimo
CADE FA DI TUTTO
Nella bella prestazione di Detroit, che rischia di essere vanificata dal calo finale dei padroni di casa, c’è soprattutto la 6° tripla doppia in stagione di Cade Cunningham, capace di mandare a tabellino 20 punti, 18 assist e 11 rimbalzi in una serata in cui al tiro fatica un po’, chiudendo 7/17 dal campo
LA PARTITA DI SIMONE FONTECCHIO
La vittoria dei Pistons è importante per il morale e anche per la classifica, e il successo di Detroit porta anche la firma di Simone Fontecchio. L’azzurro entra come al solito dalla panchina e contribuisce al successo dei suoi con 9 punti, 2 rimbalzi e 2 assist in poco più di 24 minuti giocati
JIMMY C’E’, MA NON BASTA
Cunningham non è l’unico a uscire dalla sfida tra Detroit e Miami con una tripla doppia, perché il tabellino personale di Jimmy Butler alla fine dice 35 punti, 19 rimbalzi e 10 assist, a cui il veterano aggiunge anche 4 palle rubate e una stoppata. La sua prestazione eccellente, però, non basta agli Heat per ottenere la 5° vittoria di fila
BROOKLYN NETS-CLEVELAND CAVALIERS 101-130
Il ritorno di Kenny Atkinson a Brooklyn, dove ha guidato i Nets per quattro stagioni, si trasforma in una vittoria persino più netta e facile di quanto fosse pronosticabile alla vigilia. Cleveland chiude il 1° quarto con un parziale devastante di 32-5 e poi controlla per il resto della partita, mandando ben 7 giocatori in doppia cifra tra cui spicca Evan Mobley con i suoi 21 frutto di un eccellente 7/9 dal campo. Tra i Nets, alla prima partita dopo la cessione a Golden State di Dennis Schroeder, si salva il solo Cam Johnson, autore di una prova da 22 punti e 5 assist
TORONTO RAPTORS-CHICAGO BULLS 121-122
A Toronto non basta un 5-0 nei 14 secondi finali, tutto firmato dal rookie Jamal Shead (10 punti e 6 assist) per evitare la sconfitta casalinga contro Chicago, che fin lì aveva guidato dall’inizio senza troppi problemi. Nikola Vucevic, con 24 punti e 10/17 al tiro, è il migliore tra i Bulls, che trovano anche un buon apporto da Talen Horton-Tucker, che segna 15 punti in uscita dalla panchina, ma perdono Josh Giddey (11 punti, 9 rimbalzi e 8 assist) per un problema alla caviglia nel 3° quarto e non più in grado di rientrare sul parquet
BARRETT CI PROVA
I Raptors, nella sfida casalinga contro Chicago sono ancora senza la loro stella Scottie Barnes e, in assenza anche di Immanuel Quickley, l’attacco della squadra gira attorno a RJ Barrett. L’ex Knicks fa ciò che può, battagliando e chiudendo con 32 punti, 9 assist e 5 rimbalzi, ma la sua prestazione personale non è sufficiente a evitare la sconfitta a Toronto
SACRAMENTO KINGS-DENVER NUGGETS 129-130
I Nuggets passano a Sacramento in una partita a due facce, dove sono gli ospiti a cominciare meglio ma in cui i Kings recuperano e sembrano mettere le mani sulla partita nella fase centrale. Nel 4° quarto, però, Denver ritrova le sue due stelle e negli ultimi 4 minuti piazza un parziale di 20-10 che vale la vittoria. I Kings, a dire il vero, avrebbero la possibilità di ribaltare tutto con l’ultimo possesso della gara, ma la palla persa di DeMar DeRozan vanifica le ottime prestazioni di De’Aaron Fox (29 punti), Malik Monk (25 punti e 10 assist) e Domantas Sabonis (28 punti e 14 rimbalzi)
THE JOKER RIDE PER ULTIMO
L’unica tripla di una serata non semplice al tiro (8/19) per Nikola Jokic arriva a 35 secondi dalla fine e segna il sorpasso 128-127 per Denver, dando il via al finale che poi premia gli ospiti. E il serbo, anche a Sacramento, è il motore dei Nuggets, che attorno ai suoi 20 punti, 14 rimbalzi e 13 assist trovano una vittoria importante per gli equilibri di classifica della Western Coference
IL SUPPORTING CAST DI DENVER
Per uscire da una prima fase di regular season con troppi alti e bassi, i Nuggets hanno bisogno che le stelle della squadra che non si chiamano Nikola Jokic tornino a giocare ai livelli che gli competono. E nella vittoria a Sacramento Aaron Gordon, autore di una prova da 24 punti e 7 rimbalzi con 9/14 dal campo, e Jamal Murray, che chiude a quota 28 punti segnando i canestri decisivi nel finale punto a punto, danno in questo senso segnali molto confortanti
L.A. CLIPPERS-UTAH JAZZ 144-107
Basta vedere il parziale del primo quarto (44-20 per i padroni di casa) per capire la storia della partita tra Clippers e Jazz. L.A. domina in lungo e in largo, arriva ad avere anche 37 lunghezze di vantaggio e distrugge Utah che non riesce a far nulla per fermare Harden e compagni, che chiudono la serata con percentuali fantascientifiche sia dal campo (60%) che da tre punti (54%, 21/39). Questo nonostante la panchina di coach Lue, prima di un 4° quarto di puro garbage time, produca soltanto la miseria di 5 punti in totale. Markkanen (17) e Clarkson (20 dalla panchina) gli ultimi ad alzare bandiera bianca in casa Jazz
“IL BARBA” SCATENATO
Se Norman Powell, autore di 29 punti con 12/16 al tiro e 5 triple a segno, si conferma l’opzione n°2 di questi Clippers che continuano ad aspettare il ritorno di Kawhi Leonard, James Harden è sempre più il leader della squadra e la sua guida. Contro Utah esagera, con una serata da 41 punti di cui 34 arrivano già nel primo tempo (resterà seduto come quasi tutti i titolari per l’intero quarto quarto). Per lui 7 triple a segno su 11 tentativi, ottime percentuali anche dal campo (11/16) e il classico 12/14 dalla lunetta, cui aggiunge anche 6 assist
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- CHARLOTTE HORNETS-PHILADELPHIA 76ERS 108-121
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- FINALMENTE GEORGE
- DETROIT PISTONS-MIAMI HEAT 125-124 (OT)
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