NBA, i migliori giocatori di basket dai 14 ai 40 anni di età

Ala di oltre due metri con tocco e facilità di movimento, è al numero 2 della classe del 2027 ed è appena all’inizio del suo percorso

• Secondo: Marcus Spears Jr.

Prospetto numero 1 della classe del 2027, ha versatilità invidiabile in un corpo di oltre due metri che ricordano quelle di un giovane Kevin Durant grazie a una meccanica di tiro di alto livello

• Secondo: Jason Crowe

Figlio dell’ex All-Star Carlos Boozer, insieme al gemello Cayden il prossimo anno giocherà a Duke. Anche lui ala forte come il padre, ma più dalla parte di Paolo Banchero che non quella di un giocatore di post basso

• Secondo: AJ Dybantsa

La più che probabile prima scelta assoluta al prossimo Draft ha appena compiuto 18 anni a dicembre e possiede quel tipo di combinazione di difesa, intensità, visione e istinti in un corpo di 2.06 che fa volare l’immaginazione di tutti i tifosi

• Secondo: Dylan Harper, Rutgers

La classe di rookie del 2024 non è esattamente entusiasmante, e allora ESPN ha scelto di andare con la stella dell’università di Baylor, già nel giro della nazionale bahamense

• Secondo: Reed Sheppard, Houston Rockets

Nessun dubbio invece per chi scegliere coi 20 anni, con Wembanyama che rimarrà per il resto della carriera il migliore della sua classe di età

• Secondo: Dereck Lively II, Dallas Mavericks

Fino a pochi mesi fa era più che improbabile che qualcuno indicasse l’australiano, ma le sue prestazioni e i suoi assurdi numeri difensivi lo hanno fatto diventare una scelta più che difendibile

• Secondo: Amen Thompson, Houston Rockets

Solo un infortunio al muscolo obliquo ha rallentato quella che promette la stagione della consacrazione di Banchero, partito fortissimo nelle prime cinque gare stagionali di cui una da 50 punti. Rookie dell’Anno e All-Star nei primi due anni di carriera, c’è ancora tantissimo margine per crescere

• Secondo: Chet Holmgren, Oklahoma City Thunder

Reduce dalle prime finali di conference in carriera (solo le seconde nella storia della franchigia), Edwards ha più che giustificato la prima scelta assoluta al Draft investita su di lui nel 2020 davanti (tra gli altri) a LaMelo Ball, Scottie Barnes e Franz Wagner

• Secondo: Evan Mobley, Cleveland Cavaliers

Anche lui protagonista lo scorso anno fino alle finali di conference, non ha mantenuto finora lo stesso livello di un anno fa (quando nei primi mesi era un candidato MVP) ma continua a essere il motore che fa girare i Pacers, nonché un medagliato olimpico

• Secondo: Tyrese Maxey, Philadelphia 76ers

Pur con la concorrenza di Ja Morant e Jaren Jackson Jr., Doncic sarebbe la scelta da fare praticamente per ogni fascia di età. Solo un infortunio al polpaccio gli impedirà di proseguire la sua striscia di presenze consecutive nel primo quintetto ideale della stagione, ma dopo aver riportato i Mavs in finale dopo 13 anni l’obiettivo adesso è il titolo

• Secondo: Ja Morant, Memphis Grizzlies

Dura lotta con Jayson Tatum, ma secondo ESPN è il canadese di OKC a ricevere la preferenza, grazie a una stagione in cui sta viaggiando a livelli da MVP per la miglior squadra della Western Conference. Appuntamento in finale per risolvere il dibattito?

• Secondo: Jayson Tatum, Boston Celtics

Uno dei difensori più versatili della lega, ha già alle spalle un paio di apparizioni alle Finals e cinque selezioni consecutive per i quintetti All-Defensive, oltre che due ori olimpici in bacheca

• Secondo: De’Aaron Fox, Sacramento Kings

La competizione è serratissima considerando anche altre stelle di prima grandezza come Donovan Mitchell, Devin Booker e Jaylen Brown, ma a ricevere la preferenza è la stella dei Knicks, capace di mettere su numeri impressionanti con efficienza stellare

• Secondo: Donovan Mitchell, Cleveland Cavaliers

Scelta facilissima per quello che è attualmente il miglior giocatore del mondo, vincitore di tre degli ultimi quattro MVP e miglior giocatore delle Finals nel 2023. Quest’anno, se possibile, sta giocando persino meglio, con 30.8 punti, 12.5 rimbalzi e 9.5 assist di media col 57% al tiro e il 50% da tre punti

• Secondo: Karl-Anthony Towns, New York Knicks

Testa o croce con Embiid, ma ad avere la meglio è Giannis che oltre ad avere un MVP in più rispetto al camerunense ha anche già dimostrato di poter trascinare una squadra al titolo come ha fatto nel 2021. La vittoria della NBA Cup ha suggellato un inizio di stagione da MVP, viaggiando a 32.7 punti di media — capocannoniere della lega

• Secondo: Joel Embiid, Philadelphia 76ers

Ne è passato di tempo dalla prima scelta assoluta del Draft del 2012, ma Davis ha vinto a qualsiasi livello (NCAA, NBA e FIBA) e sempre da protagonista, nonostante i tanti problemi di infortuni avuti in carriera

• Secondo: Norman Powell, LA Clippers

Pur essendo nella lega dal 2011, quest’anno Irving sta vivendo la sua miglior annata al tiro da tre punti della carriera, segnando il 44.5% dei tiri tentati con i piedi oltre l’arco. Il talento rimane indiscutibile e con lui i Mavs vogliono finire il discorso interrotto lo scorso anno in finale

• Secondo: Rudy Gobert, Minnesota Timberwolves

Il novero di giocatori tra cui scegliere si fa ridotto, visto che in attività ci sono solamente sette giocatori di 33 anni in NBA. Il migliore di questi è Middleton, che pur con diversi acciacchi è stato decisivo per il successo di Milwaukee nel 2021

• Secondo: CJ McCollum, New Orleans Pelicans

La classe del 1990 propone ben 11 esponenti ancora in NBA, tra Draymond Green, Jrue Holiday e Paul George ancora giocatori di impatto anche a questa età. Ad avere la meglio è però Lillard, protagonista della sesta stagione consecutiva con almeno 24 punti e 7 assist di media e fresco vincitore della NBA Cup

• Secondo: Paul George, Philadelphia 76ers

I successi in regular season dovrebbero premiare James Harden o DeMar DeRozan, ma quelli ai playoff fanno pendere la bilancia verso Butler, capace di portare i Miami Heat due volte in finale nel 2020 e nel 2023. I suoi giorni in Florida sembrano agli sgoccioli, ma in tanti lo vorrebbero in squadra per dare l’assalto al titolo

• Secondo: James Harden, LA Clippers

La scelta più difficile in assoluto, perché tra i classe 1988 spicca anche Steph Curry. Chi scegliere tra i due ex compagni di squadra e freschi vincitori dell’oro olimpico a Parigi? A fare la differenza secondo ESPN è la continuità di KD (almeno 25 punti di media dal 2008-09 e 12 stagioni consecutive col 50% al tiro) e il suo impatto difensivo

• Secondo: Steph Curry, Golden State Warriors

Entrato in NBA insieme a Greg Oden, quest’anno è partito male tirando solamente col 34.5% dal campo ma è stato decisivo per il viaggio fino alle finali di conference dei T’Wolves non più tardi di otto mesi fa

• Secondo: Joe Ingles, Minnesota Timberwolves

Nei giorni del suo 38° compleanno è riuscito a togliersi la soddisfazione di vincere il suo primo titolo in carriera con i Celtics, e la sua versatilità difensiva e offensiva (38% su 5.5 tentativi da tre in stagione) lo rende ancora fondamentale per i biancoverdi

• Secondo: Kyle Lowry, Philadelphia 76ers

• Dopo una stagione appannata a Golden State, CP3 è tornato a giocare titolare e a mettere a disposizione la sua infinita esperienza per gli Spurs di Wembanyama, per i quali rimane comunque decisivo: con lui in campo l’impatto è di +16 su 100 possessi, a testimonianza che la classe non ha età

Secondo: Taj Gibson, Charlotte Hornets

Chiude la classifica il miglior 40enne che la lega abbia mai visto, dato che nessuno era mai arrivato a questa età risultando ancora così decisivo e impattante per le proprie squadre. Pur con qualche inevitabile passo falso, solamente tre giocatori quest’anno viaggiano a 20 punti, 7 rimbalzi e 7 assist di media: Jokic, Doncic e James

• Secondo: nessuno