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Mercato NBA, un giocatore da scambiare per ogni squadra NBA

NBA

Introduzione

Manca meno di un mese alla fine del mercato degli scambi, con la deadline prevista per il prossimo 6 febbraio alle 21 italiane. Il sito dell'emittente ESPN ha messo in fila un giocatore per ciascuna squadra che potrebbe finire in discorsi di mercato, da stelle come Jimmy Butler e Brandon Ingram fino a giovani come Jonathan Kuminga. Ecco la loro selezione

Quello che devi sapere

ATLANTA HAWKS: LARRY NANCE JR.

Dopo aver visto pochissimo il campo nei primi due mesi di regular season, nelle ultime cinque partite Nance stava giocando benissimo, viaggiando a 11.2 punti e 7.6 rimbalzi di media con eccellenti numeri difensivi (1.4 recuperi e 1.6 stoppate) e precisione dall’arco (47.6% su 4.2 tentativi a partita). Peccato però che l’ennesimo problema fisico — stavolta sottoforma di una frattura alla mano i cui tempi di recupero sono ancora ignotilo abbia fermato. Ciò nonostante, i suoi 11.6 milioni in scadenza potrebbero fare gola a molti, permettendo ad Atlanta di recuperare qualche asset da un giocatore sul quale coach Snyder non stava puntando

ATLANTA HAWKS: LARRY NANCE JR.

BOSTON CELTICS: JADEN SPRINGER

Cedere il suo contratto da 4 milioni, insieme a una seconda scelta, permetterebbe di cercare un giocatore di rotazione che guadagna di meno e/o di risparmiare qualcosa come 16 milioni di dollari in luxury tax. Non sposterà gli equilibri in termini di corsa al titolo, ma il resto del gruppo funziona troppo bene per toccarlo pesantemente

BROOKLYN NETS: CAM JOHNSON

Mezza NBA lo vuole, sia per la qualità del giocatore (in ritmo per una stagione vicina ai 20 punti di media con il 50-40-90 al tiro) che per il suo contratto (22.5 milioni, 20.5 milioni e 22.5 milioni nei prossimi tre anni). E tutto sommato anche ai Nets non dispiacerebbe monetizzare sulla sua cessione, aumentando il proprio tesoretto di prime scelte al Draft (ben 15 da qui al 2031, nessuno come loro in NBA)

BROOKLYN NETS: CAM JOHNSON

CHARLOTTE HORNETS: NICK RICHARDS

Da diverse stagioni ormai gli Hornets approcciano la deadline con l’intenzione di cedere i propri veterani, e ora che Mark Williams è tornato a pieno regime il lungo di riserva Nick Richards diventa spendibile sul mercato. Nelle sue nove partenze da titolare ha viaggiato a 11.3 punti e 10.2 rimbalzi di media, e i soli 5 milioni del suo contratto (sia per questa stagione che per la prossima) lo rendono facile da scambiare

CHARLOTTE HORNETS: NICK RICHARDS

CHICAGO BULLS: NIKOLA VUCEVIC

A quattro anni di distanza dallo scambio che lo ha portato a Chicago (in una trade disastrosa che ha permesso a Orlando di prendere Wendell Carter Jr, Franz Wagner e Jett Howard), i Bulls sarebbero molto interessati a cederlo al miglior offerente e cominciare definitivamente la ricostruzione. Il montenegrino è ancora produttivo (20 punti e 10 rimbalzi di media coi massimi in carriera per percentuale al tiro e da tre punti), ma con una prima scelta protetta-10 da difendere una sua cessione potrebbe essere utile per tenersi la pick al Draft

CHICAGO BULLS: NIKOLA VUCEVIC

CLEVELAND CAVALIERS: NESSUNO (FORSE LEVERT)

La squadra col miglior record della lega non ha davvero bisogno di cedere nessuno, specialmente con un gruppo così affiatato e ben costruito. Cedendo 1.9 milioni di contratti però i Cavs riuscirebbero a evitare la luxury tax e il contratto di Caris LeVert da 16.6 milioni è in scadenza a fine stagione, rendendolo in qualche modo il più probabile a essere sacrificato. Peccato però che stia tirando col 50.4% dal campo e il 46% da tre punti, ricoprendo un ruolo chiave in uscita dalla panchina. Ecco perché lo scenario più probabile è che non si muova nessuno da Cleveland

CLEVELAND CAVALIERS: NESSUNO (FORSE LEVERT)

DETROIT PISTONS: NESSUNO (MA OCCHIO ALLO SPAZIO SALARIALE)

Anche i Pistons non hanno necessità evidenti, ma possono sfruttare a loro vantaggio i 14.1 milioni di spazio salariale che hanno per poter facilitare qualsiasi trade tra altre squadre, ricevendo in cambio asset sottoforma di giovani o scelte al Draft. I Pistons hanno anche un’eccezione salariale da 8 milioni da poter sfruttare, oltre che i 16 milioni di Tim Hardaway Jr e i 6 di Malik Beasley in scadenza

DETROIT PISTONS: NESSUNO (MA OCCHIO ALLO SPAZIO SALARIALE)

INDIANA PACERS: OBI TOPPIN

Scambiare Toppin e i suoi 14 milioni previsti per il prossimo anno permetterebbe ai Pacers di guadagnare un po’ di respiro nel salary cap in vista dei rinnovi di Myles Turner (in scadenza a fine anno) e di Bennedict Mathurin (che può essere esteso in estate), programmando così con più serenità il proprio futuro

INDIANA PACERS: OBI TOPPIN

MIAMI HEAT: JIMMY BUTLER

Più che una possibilità, pressoché una certezza. I rapporti tra le parti sono completamente rotti dopo la sospensione per 7 partite comminata al sei volte All-Star, ma trovare uno scambio che soddisfi Pat Riley al momento si è rivelato complicato visto che le squadre avversarie non hanno intenzione di riempire gli Heat di asset, considerando quanto è deteriorata la situazione tra le parti

MIAMI HEAT: JIMMY BUTLER

MILWAUKEE BUCKS: BOBBY PORTIS

Con oltre l’80% del salary cap occupato da quattro giocatori (Giannis, Lillard, Middleton e Lopez), è inevitabile che gli occhi si concentrino sul quinto, ovverosia quello di Bobby Portis. Dopo un inizio di stagione difficile il veterano ha ricominciato a ingranare (16.4 punti di media col 38.6% da tre nelle ultime 10 partite), ma i Bucks per le regole del salary cap non possono aggregare il suo contratto a quello di altri giocatori e non possono ricevere più dei 12.5 milioni previsti dal contratto di Portis, che ha una player option da 13.4 milioni per il prossimo anno

MILWAUKEE BUCKS: BOBBY PORTIS

NEW YORK KNICKS: MITCHELL ROBINSON

Anche qui, si va più per esclusione che per altro. Robinson non ha ancora giocato quest’anno dopo due operazioni alle caviglie ma dovrebbe tornare ad allenarsi questo mese, giusto in tempo per la deadline del mercato. Le sue condizioni determineranno il suo futuro, anche se il suo contratto da 14.3 milioni in questa stagione e 12.9 nella prossima lo rendono il candidato ideale per essere ceduto, considerando che il resto del roster è assicurato ancora a lungo

NEW YORK KNICKS: MITCHELL ROBINSON

ORLANDO MAGIC: COLE ANTHONY

I tantissimi infortuni che hanno colpito Orlando lo hanno riportato in campo, ma coach Mosley a inizio stagione aveva deciso di toglierlo dalla rotazione — rendendolo così spendibile sul mercato, ad esempio per una guardia in grado di essere pericolosa da tre punti e con esperienza di playoff (il nome più papabile è quello di Jordan Clarkson)

ORLANDO MAGIC: COLE ANTHONY

PHILADELPHIA 76ERS: KJ MARTIN

Il contratto da 16 milioni in due anni firmato in estate sembrava fin dall’inizio il perfetto “gettone” da inserire in qualsiasi scambio di mercato a stagione in corso, anche perché il secondo anno è completamente non garantito. Ecco perché il GM Daryl Morey proverà a scambiarlo, andando alla ricerca di qualche creatore di gioco che faccia fronte all’assenza di Jared McCain

PHILADELPHIA 76ERS: KJ MARTIN

TORONTO RAPTORS: CHRIS BOUCHER

Alla sua settima stagione in Canada, il lungo potrebbe essere facile da scambiare sul mercato grazie alla sua versatilità e la sua prolificità offensiva (quasi 10 punti di media in 17.5 minuti a partita), anche perché i suoi 11.7 milioni sono la metà di quelli previsti dal contratto di Bruce Brown, che dopo un’operazione al ginocchio in estate ha giocato solamente tre partite quest’anno

TORONTO RAPTORS: CHRIS BOUCHER

WASHINGTON WIZARDS: JONAS VALANCIUNAS

Anche per il lituano il contratto da 30 milioni in 3 anni firmato in estate è sembrato subito il preludio a uno scambio a stagione in corso. Insieme a lui tutti gli altri veterani come Malcolm Brogdon, Kyle Kuzma, Richaun Holmes e Marvin Bagley sono sul mercato per il miglior offerente, mentre la squadra vuole dare il maggior minutaggio possibile ai suoi giovani

WASHINGTON WIZARDS: JONAS VALANCIUNAS

DALLAS MAVERICKS: MAXI KLEBER

Ai Mavs piacerebbe molto ripetere la magia dello scorso anno, quando arrivarono PJ Washington e Daniel Gafford cambiando i loro destini fino a tornare alle Finals. Kleber è sempre al limite della rotazione per coach Kidd anche per motivi fisici, ed eliminare gli 11 milioni previsti dal suo contratto permetterebbe ai Mavs di tornare sotto la soglia della luxury tax dandosi maggiori chance di poter rifirmare Quentin Grimes in estate

DALLAS MAVERICKS: MAXI KLEBER

DENVER NUGGETS: MICHAEL PORTER JR

Se i Nuggets sentiranno l’esigenza di fare una mossa di mercato pesante per non sprecare un anno di prime di Nikola Jokic, il candidato numero 1 è Porter, non fosse altro che per i 35.9 milioni previsti dal suo accordo e la sua carta di identità. La sua stazza ha però permesso di fare fronte all’infortunio di Aaron Gordon e potrebbe essere difficile da sostituire sul mercato, specie se l’obiettivo è quello di aggiungere uno come Zach LaVine

DENVER NUGGETS: MICHAEL PORTER JR

GOLDEN STATE WARRIORS: JONATHAN KUMINGA

Per quanto gli Warriors provino a venderlo come la stella del futuro, il mancato accordo in estate e la restricted free agency che si avvicina è un rischio troppo grande per poterlo perdere a zero. Kuminga è ai massimi in carriera per punti con quasi 17 di media, ma ogni volta in cui la squadra è andata in difficoltà la prima risposta di coach Kerr è stata quella di metterlo in panchina. L’infortunio alla caviglia che lo terrà fuori per tre settimane non aiuta la sua cessione, così come i 22 anni della sua carta di identità che fanno immaginare un potenziale ancora inesplorato

GOLDEN STATE WARRIORS: JONATHAN KUMINGA

HOUSTON ROCKETS: CAM WHITMORE

Una mossa importante sembra essere rimandata quantomeno all’estate, ma Whitmore può tornare utile a tante squadre alla ricerca di talento giovane su cui investire. Anche nel migliore dei casi i Rockets, per come sono strutturati attualmente, non avrebbero né minuti né spazio salariale per tenerlo, rendendolo in qualche modo spendibile

HOUSTON ROCKETS: CAM WHITMORE

LA CLIPPERS: PJ TUCKER

I Clippers non hanno bisogno di lui, ma allo stesso tempo lo hanno voluto tenere sotto contratto per vedere se il suo accordo può tornare utile in qualche scambio. A 39 anni i suoi giorni in campo sarebbero già finiti da tempo se non avesse ancora 11.5 milioni sul suo contratto, ma a questo punto è difficile che qualcuno ci punti davvero

LA CLIPPERS: PJ TUCKER

LOS ANGELES LAKERS: CHRISTIAN WOOD

Avendo già scambiato D’Angelo Russell, gli occhi inevitabilmente si concentrano su Wood e i 3 milioni di dollari previsti dal suo contratto, che se ceduti senza ricevere niente in cambio permetterebbero ai Lakers di risparmiare 11 milioni di luxury tax. Per arrivare a un giocatore di rotazione invece dovrebbero aggregarlo agli 11 milioni di Gabe Vincent, ma a quel punto diventerebbe necessario intaccare il proprio tesoretto di scelte al Draft

LOS ANGELES LAKERS: CHRISTIAN WOOD

MEMPHIS GRIZZLIES: LUKE KENNARD

I Grizzlies avrebbero voluto inserirlo nello scambio per Dorian Finney-Smith, cedendo così i 9.25 milioni di dollari in scadenza previsti dal suo contratto. Dopo due anni da miglior tiratore da tre della lega, Kennard è ancora un cecchino (45% da tre quest’anno) ma ha davanti a sé giocatori più giovani e intriganti quali Jaylen Wells e Jake LaRavia, rendendolo sacrificabile sul mercato

MEMPHIS GRIZZLIES: LUKE KENNARD

MINNESOTA TIMBERWOLVES: NESSUNO (FORSE JOE INGLES)

La squadra avrebbe bisogno di una pesante mano per essere sistemata, ma è più probabile che si aspetterà la scadenza del contratto di Julius Randle per fare ragionamenti più ampi. Cedere Joe Ingles permetterebbe di risparmiare molto in termini di luxury tax, ma lo spogliatoio come reagirebbe alla perdita di uno dei suoi leader?

MINNESOTA TIMBERWOLVES: NESSUNO (FORSE JOE INGLES)

NEW ORLEANS PELICANS: BRANDON INGRAM

A pochi mesi dalla possibilità di diventare free agent, chiunque sia interessato a lui probabilmente ci ha già fatto un pensiero per l’estate — e i Pelicans potrebbero cederlo per un costo veramente risibile, considerando che non sembrano essere interessati a trattenerlo in città. Al netto di tutti i difetti, fisici in primis, rimane un 27enne che da quattro stagioni in fila viaggia a più di 20 punti, 5 rimbalzi e 5 assist di media

NEW ORLEANS PELICANS: BRANDON INGRAM

OKLAHOMA CITY THUNDER: OUSMANE DIENG

La miglior squadra della Western Conference siede su un tesoro di prime scelte al Draft che potrebbe permettere di mettere nel mirino qualsiasi giocatore di questa lista se solo lo volessero. Il candidato principale a essere ceduto dovrebbe però essere Dieng, che dopo essere stato scelto in lottery nel 2022 non ha mai davvero funzionato, ma che da altre parti potrebbe ricevere lo spazio necessario per assicurarsi un futuro in NBA

PHOENIX SUNS: JUSUF NURKIC

Considerando che Bradley Beal ha l’ultima parola su qualsiasi trade lo riguardi, per i Suns dovrebbe essere teoricamente più semplice cedere Nurkic — sempre che in giro per la lega ci sia qualcuno che lo voglia prendere, considerando anche i 19.3 milioni previsti dal suo contratto anche per il prossimo anno. La recente retrocessione in panchina non gioca a suo favore, ma i Suns (bloccati nel secondo apron e attualmente fuori anche dal play-in) non sono nella condizione di fare gli schizzinosi

PHOENIX SUNS: JUSUF NURKIC

PORTLAND TRAIL BLAZERS: JERAMI GRANT

Dopo essere rimasto a Portland nonostante l’addio di Damian Lillard, potrebbe essere arrivato il momento di fare le valigie e andare da altre parti, visto che i Blazers hanno già diversi giocatori su cui vogliono puntare in ala come Toumani Camara e Deni Avdija. Nella sua versione di Denver tutta atletismo e difesa era un giocatore utilissimo, salvo trasformarsi in un realizzatore così e così tra Detroit e Portland: che versione di Grant troveranno le squadre interessate alla soglia dei 31 anni?

PORTLAND TRAIL BLAZERS: JERAMI GRANT

SACRAMENTO KINGS: KEVIN HUERTER

Mentre mezza lega punta gli occhi su De’Aaron Fox, i Kings avrebbero molta voglia di liberarsi di Huerter e dei 17.9 milioni di dollari previsti dal suo contratto per la prossima stagione. I suoi 15 punti di media con il 40% da tre punti di due anni fa sono ormai un pallido ricordo, e i Kings non hanno molti altri modi per intervenire sul roster se non cedendolo

SACRAMENTO KINGS: KEVIN HUERTER

SAN ANTONIO SPURS: KELDON JOHNSON

Johnson è forse sovraqualificato per uscire dalla panchina, ma il suo 27% da tre punti unita alla presenza di Jeremy Sochan lo rende poco utilizzabile nella squadra di Victor Wembanyama. Ecco perché San Antonio potrebbe essere interessata a cederlo, anche perché a soli 25 anni potrebbe fare gola a diverse squadre

SAN ANTONIO SPURS: KELDON JOHNSON

UTAH JAZZ: JORDAN CLARKSON

Dato che Lauri Markkanen si è tolto da solo dal mercato firmando un’estensione di contratto che lo rende inscambiabile nel corso di questa stagione, gli occhi si spostano soprattutto sul Sesto Uomo dell’Anno del 2021, ancora oggi uno dei migliori dalla panchina con 16.7 punti a partita. I 13.3 milioni di dollari previsti per il prossimo anno dovrebbero essere gestibili per una squadra da playoff, aggiungendo un veterano con punti nelle mani

UTAH JAZZ: JORDAN CLARKSON