Introduzione
I Suns guidati da Bradley Beal (25 punti alla prima partita in uscita dalla panchina) passano a Philadelphia, approfittando dell'assenza di Joel Embiid. Simone Fontecchio torna in campo dopo tre gare di assenza per motivi personali e con 10 punti aiuta i Pistons a battere Portland, vincendo la settima partita nelle ultime otto. Due triple di Anthony Edwards (37 punti) stendono i Clippers, Chicago rimonta San Antonio e la tripla doppia sfiorata da Victor Wembanayama (23 punti, 14 rimbalzi e 8 stoppate) grazie a Zach LaVine e Coby White, autore di una super schiacciata contro Wemby. Sacramento batte Miami dopo due supplementari e vince la quinta in fila, Orlando mette la museruola a New York. Di seguito tutto quello che è successo nelle nove partite della notte
Quello che devi sapere
PHILADELPHIA 76ERS-PHOENIX SUNS 99-109
Le scelte forti di coach Budenholzer — Beal e Nurkic in panchina, Dunn e Plumlee in quintetto — pagano subito dividendi, permettendo ai Suns di trovare solamente la seconda vittoria nelle ultime nove partite. Un parziale di 25-6 nel terzo quarto trasforma uno svantaggio di 7 lunghezze in un vantaggio di 12 e permette agli ospiti di controllare il match grazie soprattutto alla panchina, che guidata dai 25 punti di Beal travolge quella di Philadelphia per 54-7. I 31 punti e 10 rimbalzi di Tyrese Maxey non aiutano i Sixers, che privi di Joel Embiid (distorsione al piede) scendono a un record di 7-14 in stagione senza il loro centro
DETROIT PISTONS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 118-115
Erano sei anni che i Pistons non avevano un record superiore al 50% dopo capodanno, un risultato straordinario se si pensa che solo dodici mesi fa di questi tempi avevano un record di 3-33. I padroni di casa vanno sotto anche di 22 lunghezze nel primo tempo, ma rimontano guidati da un eccellente Cade Cunningham (32 punti e 9 assist) e trovano le triple nel finale di Tim Hardaway Jr (26 punti con 6/9 da tre) e Malik Beasley (solo 1/9 ma decisivo per il +4 a 54 secondi dalla fine), conquistando la settima vittoria nelle ultime otto
FONTECCHIO LEADER DALLA PANCHINA
Dopo aver saltato le ultime tre partite per motivi personali, Simone Fontecchio è tornato in campo e ha guidato la panchina con 10 punti a referto tirando 3/8 dal campo (di cui 2/5 da tre punti) e 2/3 dalla lunetta, aggiungendo anche 6 rimbalzi e un recupero nei 22 minuti in cui è rimasto in campo per aiutare Detroit a risalire all’ottavo posto in classifica, con la striscia di vittorie aperta (4 successi) più lunga della conference dietro le 10 di Cleveland
SIMONS CI PROVA MA NON BASTA
Dopo la vittoria conquistata a Milwaukee si interrompe subito il momento positivo di Portland, ma certamente non per colpa di Anfernee Simons. La guardia dei Blazers chiude con 36 punti e 9 assist a referto, miglior realizzatore dei suoi davanti a uno Shaedon Sharpe da 20 punti, 8 rimbalzi e 8 assist e alla doppia doppia da 18+11 di Deandre Ayton, confezionando un parziale di 17-0 in apertura di terzo quarto a cui però non sono riusciti a dare seguito. Prima del match coach Chauncey Billups, leggenda dei Pistons, è stato celebrato per il suo ingresso nella Hall of Fame
TORONTO RAPTORS-MILWAUKEE BUCKS 104-128
Tredicesima sconfitta nelle ultime 14 partite per i Raptors, che vanno subito sotto in casa contro Milwaukee e non rialzano mai la testa trovando a malapena 25 punti da RJ Barrett e 21 da Scottie Barnes. La panchina degli ospiti infatti distrugge quella dei padroni di casa per 63-24 guidata dai 20 punti di Bobby Portis e i 17 dell’ex Gary Trent Jr. e i Bucks riescono a rialzarsi dopo aver perso quattro delle precedenti cinque partite, grazie anche ai 25 punti di Damian Lillard e la tripla doppia a scartamento ridotto (11 punti, 12 rimbalzi e 13 assist, complice un taglio al mignolo che ha reso necessari 3 punti di sutura) di Giannis Antetokounmpo, che in questa stagione non era ancora andato sotto quota 20 punti
NEW YORK KNICKS-ORLANDO MAGIC 94-103
Per la prima volta in stagione i Knicks perdono tre partite consecutive, complice una serataccia dal punto di vista offensivo. O forse sarebbe meglio dire che i Magic — nonostante l’assenza dei loro quattro migliori realizzatori — hanno messo la museruola ai padroni di casa, tenendoli a 4/22 da tre punti e concedendo appena 24 punti a Jalen Brunson e Mikal Bridges. L’assenza di Karl-Anthony Towns per un problema al bicipite femorale non giustifica la serataccia dei Knicks, che non trovano il modo di arginare un Cole Anthony da 24 punti e una panchina che produce 50 punti contro i 18 di quella di coach Thibodeau
BROOKLYN NETS-INDIANA PACERS 99-113
Tutto molto facile per i Pacers, che cambiano marcia in un secondo quarto da 31-17 e a inizio ripresa sono già a +24, gestendo il vantaggio fino alla fine. I 23 punti di Tyrese Haliburton e i 20 di Bennedict Mathurin guidano gli ospiti casa alla terza vittoria (9 nelle ultime 12) nonostante i tentativi di rimonta dei combattivi Nets, che dopo il loro peggior primo tempo in stagione (solo 39 punti a referto) ci hanno provato fino alla fine ma senza andare oltre ai 16+13 di Day’Ron Sharpe e i 15 di Tyrese Martin
MINNESOTA TIMBERWOLVES-LA CLIPPERS 108-106
Minnesota va sotto di 19 punti nel primo tempo e sembra in caduta libera verso l’ennesima sconfitta contro una diretta rivale, ma Anthony Edwards guida una rimonta che mette fine alla striscia di tre ko consecutivi dei T’Wolves. I 25 punti di Norman Powell e i 22 di James Harden non bastano ai Clippers per evitare la terza sconfitta nelle ultime quattro, con Kawhi Leonard ancora in fase di rodaggio con 8 punti e 3/11 al tiro in meno di 21 minuti. La mossa di inserire Donte DiVincenzo in quintetto al posto di Mike Conley (riserva per la prima volta dopo 131 partite gare da titolare coi T’Wolves) paga dividedendi, con l’ex Knick autore di 15 punti insieme ai 18 di Naz Reid
EDWARDS DECISIVO: 37 PUNTI E LE DUE TRIPLE DEL SORPASSO
Dopo averne messi 53 nella sconfitta contro Detroit, stavolta Edwards si “limita” a metterne 37 con 14/29 al tiro e 6/13 dalla lunga distanza, aggiungendo anche 7 rimbalzi e 8 assist in meno di 38 minuti. Ma è soprattutto il “quando” a fare la differenza, visto che le due triple decisive della partita portano la sua firma, portando i T’Wolves da -1 a +5 negli ultimi 62 secondi di partita per conquistare la vittoria
MEMPHIS GRIZZLIES-DALLAS MAVERICKS 119-104
I Mavs privi di Doncic e Irving danno battaglia nel primo tempo andando anche sul +12, ma crollano nella ripresa in cui i Grizzlies (a loro volta privi di Ja Morant e Desmond Bane) cambiano passo sia in attacco che in difesa. I 17 punti di PJ Washington e i 16 di Naji Marshall non evitano la quinta sconfitta consecutiva dei texani, mentre i padroni di casa vincono la decima gara nelle ultime undici davanti al proprio pubblico grazie allo sforzo di un Jaren Jackson Jr. formato All-Star Game
JJJ DA 35 DOMINA ANCHE IN ATTACCO
L’ex Difensore dell’Anno è ormai diventato un giocatore estremamente completo nelle due metà campo, chiudendo con 35 punti, 13 rimbalzi, 5 assist, 3 recuperi e una stoppata. A dargli man forte ci sono i 18 punti di Scotty Pippen Jr e i 17 del rookie Jaylen Wells, mentre John Konchar prende 13 rimbalzi in 23 minuti per dare il suo contributo alla terza forza della Western Conference, tenendo il passo degli Houston Rockets
CHICAGO BULLS-SAN ANTONIO SPURS 114-110
Altra partita in volata e altra sconfitta per gli Spurs, che a Chicago sprecano un vantaggio anche di 19 lunghezze nel corso del secondo tempo. Victor Wembanyama sfiora la tripla doppia con 23 punti, 14 rimbalzi e 8 stoppate, ma non riesce a evitare il grande finale dei Bulls, guidati da un Coby White da 23 punti e una clamorosa schiacciata proprio contro il francese nel finale di gara. I Bulls suggellano così un ultimo quarto da 32-15, ringraziando anche la doppia doppia da 24+11 di Nikola Vucevic
LAVINE DA 35 GUIDA I BULLS
Le cose migliori di questa stagione dei Bulls sono arrivate però quando Zach LaVine ha giocato al suo meglio, rendendosi sempre più appetibile sul mercato al netto di un contratto (e di un ginocchio) sempre da valutare. Contro San Antonio però arriva una prestazione da 35 punti, 10 rimbalzi e 8 assist, risultando comunque decisivo per la rimonta vincente di Chicago, arrivati al successo in quattro delle ultime cinque partite per mantenere il decimo posto a Est e rimettere due gare di vantaggio su Philadelphia
SACRAMENTO KINGS-MIAMI HEAT 123-118 2OT
Servono due overtime per decidere la vincente tra Kings e Heat, ma alla fine sono i padroni di casa a spuntarla, allungando a cinque la propria striscia di successi consecutiva. Due canestri cruciali di DeMar DeRozan (30 punti) spezzano l’equilibrio nel secondo supplementare, a cui si era arrivati dopo degli errori pesanti di Jaime Jaquez da una parte (0/2, ma in tripla doppia con 16 punti, 12 rimbalzi e 10 assist) e Keon Ellis dall’altra (1/2) negli ultimi secondi del primo OT. Entrambe le squadre mandano gli interi quintetti base in doppia cifra, con Sacramento che può contare anche sui 23 di Malik Monk per sopperire all’assenza di De’Aaron Fox; e gli Heat che però non vanno oltre i 26 punti di Tyler Herro e i 18+12 di Bam Adebayo
SABONIS LEADER DI SACRAMENTO: ALTRA TRIPLA DOPPIA
Con 58 minuti a disposizione, la tripla doppia di Domantas Sabonis non tarda ad arrivare: il leader dei Kings chiude con 21 punti, 18 rimbalzi e 11 assist a referto, rimanendo in campo per più di 50 minuti e sfoderando anche un inconsueto 2/2 dalla lunga distanza (di cui una per il sorpasso a 41 secondi dalla fine del primo overtime), pur in una serata da 5/14 da due punti contro la difesa di Miami guidata da Adebayo. Si tratta della sua quinta tripla doppia stagionale, dietro alle 14 di Nikola Jokic, le 8 di LeBron James e le 6 di Cade Cunningham
LA CLASSIFICA A EST
New York perde terreno da Boston e ora ha solo 2.5 partite di vantaggio su Orlando, che presto dovrebbe recuperare Paolo Banchero. Milwaukee scavalca Miami e Indiana insidia il sesto posto degli Heat, con Detroit e Atlanta subito dietro. Philadelphia perde contatto con Chicago per l’ultimo posto al play-in
LA CLASSIFICA A OVEST
Memphis tiene il passo di Houston, ma entrambe sono a 7 gare di distanza dal primo posto di OKC. Continua la discesa di Dallas arrivata alla quinta sconfitta consecutiva, ma i Clippers non ne approfittano. Minnesota risale sopra il 50% di vittorie, Sacramento e Phoenix sono vicine a San Antonio per il decimo posto in classifica
LA PROGRAMMAZIONE SU SKY SPORT
La sfida tra Sixers e Suns è in replica nella giornata di oggi su Sky Sport NBA con il commento di Alessandro Mamoli e Matteo Soragna, con passaggi alle 11:30, 14, 16:30, 19:15 e 21:40. Domani notte invece da non perdere la sfida tra Dallas e Lakers sempre sui canali di Sky Sport
- PHILADELPHIA 76ERS-PHOENIX SUNS 99-109
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- NEW YORK KNICKS-ORLANDO MAGIC 94-103
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- EDWARDS DECISIVO: 37 PUNTI E LE DUE TRIPLE DEL SORPASSO
- MEMPHIS GRIZZLIES-DALLAS MAVERICKS 119-104
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- CHICAGO BULLS-SAN ANTONIO SPURS 114-110
- LAVINE DA 35 GUIDA I BULLS
- SACRAMENTO KINGS-MIAMI HEAT 123-118 2OT
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