Introduzione
Manca poco più di una settimana alla trade deadline, perché dalla sera del 6 febbraio il mercato NBA sarà ufficialmente chiuso fino al termine della stagione. E ogni squadra, come sempre, ha i propri obiettivi, che cercherà di raggiungere in questi ultimi giorni. “Bleacher Report” ha provato a individuare la priorità di ogni squadra, da chi cerca volti nuovi a chi pensa già al futuro
Quello che devi sapere
TRADE DEADLINE: POCHI GIORNI ALLA CHIUSURA
Il mercato NBA, nelle ultime settimane, è vissuto attorno a colpi tutto sommato marginali, ma nell’ultima settimana potrebbero cambiare molte cosa. Prima della chiusura, prevista per le ore 21 italiane di mercoledì 6 febbraio, ogni squadra proverà a inseguire i propri obiettivi seguendo il proprio ordine di priorità. E sullo sfondo si intravede già anche il prossimo Draft, tra i più promettenti degli ultimi anni

ATLANTA HAWKS
Azzeccare gli innesti giusti.
La squadra non ha particolare fretta e, considerate anche le esperienze delle ultime stagioni, dovrebbe far attenzione ai giusti incastri dal punto di vista tattico. I contratti da cedere, in teoria, non mancano, ma a mancare sono le scelte ai prossimi Draft, quasi tutte impegnate negli scambi fatti durante le sessioni di mercato degli anni precedenti

BOSTON CELTICS
Risparmiare denaro.
I campioni in carica sanno bene di avere una rotazione a 8/9 uomini molto ben consolidata, e potrebbero pensare di alleggerire un monte salari ora come ora dispendiosissimo cedendo qualche comprimario come Jaden Springer, che da aprile in poi è destinato a guardare i compagni giocare

BROOKLYN NETS
Essere pazienti.
Cam Johnson è tra i nomi più caldi del mercato, e insieme a lui sono diversi i compagni di squadra a godere di parecchia stima in giro per la lega, e proprio per questo Brooklyn dovrebbe avere la pazienza e la freddezza di continuare a chiedere il massimo a livello di contropartite in eventuali trade

CHARLOTTE HORNETS
Cedere Vasilije Micic e Cody Martin.
La stagione degli Hornets, tra infortuni a tanti alti e bassi, non ha più molto da dire, e allora varrebbe al pena di cedere i giocatori che riscuotono interesse sul mercato per portarsi in casa asset da spendere in futuro

CHICAGO BULLS
Vendere con coraggio.
Zach LaVine e Nikola Vucevic, ma anche Lonzo Ball e tanti altri: ai Bulls serve voltare pagina e per farlo occorre liberarsi di giocatori non più funzionali per il progetto tattico della squadra. E il mercato potrebbe regalare qualche buona occasione per portare a termine questa missione

CLEVELAND CAVALIERS
Prepararsi all’inevitabile calo delle percentuali al tiro.
Tra i protagonisti meno attesi per Cleveland e che invece stanno tirando benissimo, soprattutto dalla lunga distanza, ci sono Isaac Okoro e Caris LeVert, i cui precedenti in carriera fanno prevedere però un calo di efficacia che potrebbe impattare sull’andamento della squadra. A meno che i Cavs non li sostituiscano con un tiratore più affidabile…

DALLAS MAVERICKS
Trovare sostituti nel reparto lunghi.
I Mavs dovranno fare a meno di Dereck Lively II fino almeno ad aprile e di Maxi Kleber più o meno per lo stesso periodo di tempo, lasciando quindi Daniel Gafford come vero e proprio lungo di ruolo a roster. Se l’ambizione è davvero quella di tornare alle Finals urgono rinforzi sotto canestro

DENVER NUGGETS
Scambiare Zeke Nnaji con qualcuno in grado d giocare.
A Denver puntavano parecchio su Nnaji, anche come eventuale sostituto di Nikola Jokic nei momenti in cui il serbo riposa in panchina, ma le prestazioni del lungo sono state molto deludenti. Già in sofferenza per delle rotazioni molto corte, ai Nuggets servirebbe scambiarlo con qualcuno che sia in grado di dare una mano alla squadra

DETROIT PISTONS
Resistere alla tentazione di correre dei rischi.
La prima metà di stagione ha visto i Pistons andare ben oltre le più rosee aspettative, e ora la tentazione potrebbe essere quella di usare lo spazio salariale e gli asset a disposizione per portarsi in casa altri giocatori pronti a vincere subito. Per il bene della squadra, però, sarebbe meglio lasciar crescere il gruppo di giovani che ha fatto così bene fin qui

GOLDEN STATE WARRIORS
Non aver paura di non fare niente.
La fretta, nel caso di Golden State, potrebbe essere cattiva consigliera. La squadra è in evidente difficoltà e la presenza di Steph Curry richiederebbe forse qualche innesto per migliorare subito, ma i giocatori presenti sul mercato non sembrano in grado di far fare un salto di qualità agli Warriors

HOUSTON ROCKETS
Prendere tempo.
Anche Houston, in questa prima metà di stagione, è andata ben oltre le aspettative iniziali. E i Rockets avrebbero un cospicuo numero di scelte future al Draft e dei contratti che consentirebbero di mirare a una stella di prima grandezza, ma anche per loro pare più saggio attendere quantomeno l’estate per provare a piazzare il colpo

INDIANA PACERS
Mettere sul mercato Obi Toppin.
Le proiezioni del monte salari danno i Pacers sopra il livello della luxury tax per la prossima stagione, e la storia della franchigia insegna che a Indianapolis gradiscono poco dover provvedere a degli esborsi extra. Sul mercato potrebbero quindi finire giocatori dalla discreta appetibilità e tutto sommato sacrificabili come l’ex Knicks

L.A. CLIPPERS
Trovare dei lunghi che aprano il campo.
A proposito di squadre che sono andate oltre le aspettative, i Clippers fin qui sono una presenza solida in zona playoff a Ovest. Per fare il salto di qualità, però, servirebbe un lungo dalle caratteristiche diverse rispetto a Ivica Zubac e Mo Bamba, capace di essere pericoloso anche da fuori

LOS ANGELES LAKERS
Usare una delle loro due prime scelte.
Sul tavolo di eventuali trade, i Lakers possono mettere le loro prime scelte ai Draft del 2029 e e del 2031. Nessuno dei giocatori attualmente sul mercato, però, sembra poter valere due prime scelte e i gialloviola dovrebbero provare a forzare la mano alle squadre interessate a vendere, Chicago in testa, limitandosi a concedere una delle due scelte a disposizione

MEMPHIS GRIZZLIES
Trovare un upgrade nel ruolo di ala.
Il rookie Jayson Wells è stato fin qui una delle rivelazioni della stagione e anche grazie a lui Memphis sosta nelle zone alte della Western Conference. Per provare a fare sul serio anche ai playoff, però, i Grizzlies hanno bisogno di migliorare il roster nel ruolo di ala, con Jimmy Butler come sogno e il contratto del lungo degente Marcus Smart come moneta di scambio

MIAMI HEAT
Non portarsi in casa cattivi contratti in cambio di Jimmy Butler.
Che Butler sia destinato ad andare altrove pare ormai chiaro a tutti, la domanda rimane però cosa potrebbero ricavarne in cambio gli Heat. Al momento, considerato quanto disponibile sul mercato e la traiettoria futura della squadra, la priorità dovrebbe essere quella di non appesantire il monte salari con contratti inutilmente pesanti

MILWAUKEE BUCKS
Trovare qualcuno meglio di Bobby Portis.
Portis è stato uno dei pilastri della squadra campione nel 2021, ma pare evidentemente in declino fisico e Milwaukee, se vuole recitare un ruolo da protagonista ai playoff, deve per forza trovare qualcuno che possa avere un impatto difensivo immediato e magari garantire anche qualche punto in uscita dalla panchina

MINNESOTA TIMBERWOLVES
Provare a cedere Julius Randle.
L’apporto dell’ex Knicks nella sua prima stagione a Minnesota è stato tutto sommato discreto, ma i destini dei T’Wolves sembrano dipendere poco dal suo rendimento e quel contratto con possibile scadenza nel 2026 si potrebbe rivelare una carta preziosa da giocarsi sul mercato

NEW ORLEANS PELICANS
Essere coraggiosi nel risolvere il caso Brandon Ingram.
In attesa di essere free agent a giugno, il valore sul mercato di Ingram è al momento ai minimi storici. Eppure, il giocatore è ormai da tempo un corpo estraneo rispetto alla squadra e i Pelicans dovrebbero provare a evitare di perderlo senza poterci ricavare niente in cambio, magari accontentandosi di contropartite modeste

NEW YORK KNICKS
Prendere una decisione a proposito di Mitchell Robinson.
Il centro era e rimane la grande incognita rispetto al futuro a breve termine della squadra e i Knicks si trovano ora nella condizione di dover decidere: o ritengono Robinson un pezzo importante del loro scacchiere tattico e ne attendono il recupero fisico, oppure, nel caso contrario, lo devono usare come asset sul mercato per rafforzare un roster che punta a tornare alle Finals dopo un quarto di secolo abbondante

OKLAHOMA CITY THUNDER
Seguire l’esempio di Utah.
L’operazione conclusa pochi giorni fa da Utah, che ha scambiato tre seconde scelte con la prima scelta al Draft del 2031 ottenuta dai Suns, potrebbe essere uno stimolo per Oklahoma City. I Thunder hanno una vagonata di seconde scelte spendibili nei prossimi anni e tutto sommato poca esigenza di migliorare una squadra già eccellente, e allora potrebbero consolidare i loro asset in modo da avere meno scelte al Draft ma dal potenziale valore molto maggiore

ORLANDO MAGIC
Sondare il mercato alla ricerca di tiratori.
I Magic hanno avuto il merito di resistere alla caterva di infortuni piccoli e grandi che ne ha caratterizzato la prima parte di stagione, ma continuano a essere la peggior squadra della lega al tiro dalla lunga distanza. Non ci vuole quindi molto a intuire dove il roster di Orlando potrebbe essere oggetto di forti miglioramenti

PHILADELPHIA 76ERS
Testare la clemenza dei Thunder.
Come noto, i Sixers dovranno cedere la loro prima scelta al prossimo Draft a Oklahoma City a meno che non sia tra le prime sei, eventualità al momento abbastanza remota. E allora, onde non perdere la possibilità di rinforzare il roster con un talento giovane e dallo stipendio basso a giugno, Philadelphia potrebbe negoziare con i Thunder provando ad ampliare la “protezione” sulla scelta al prossimo Draft, magari in cambio di altri asset futuri

PHOENIX SUNS
Contattare gli Houston Rockets.
In estate Houston ha acquisito da Brooklyn diverse scelte future dei Suns, e di fatto ne controlla ora il futuro in maniera piuttosto evidente. Se la stagione dei Suns dovesse ulteriormente complicarsi, a Phoenix potrebbe convenire provare a capire se esiste un modo di recuperare almeno in parte quelle scelte, anche a costo di sacrificare uno tra Devin Booker e Kevin Durant

PORTLAND TRAIL BLAZERS
Cedere Jerami Grant.
Che Grant non c’enti ormai nulla con il progetto futuribile in costruzione a Portland è lampante, e ora più che mai cedere l’ala ex Denver e Detroit appare urgente. Il suo contratto, che prevede altri 100 milioni abbondanti per le prossime tre stagioni, non è però dei più semplici da piazzare

SACRAMENTO KINGS
Testare il mercato per De’Aaron Fox.
Le voci riguardanti una eventuale volontà di lasciare Sacramento da parte di Fox hanno iniziato a circolare già da qualche settimana, alimentata anche dal rifiuto del giocatore di estendere il suo contratto la scorsa estate. Qualche pretendente in giro per la lega ci dovrebbe essere e i Kings dovrebbero almeno provare a capire cosa potrebbero ottenere in cambio

SAN ANTONIO SPURS
Fare una telefonata ad Atlanta.
San Antonio detiene buona parte delle prime scelte future degli Hawks, ottenute nella trade con al centro Dejounte Murray nell’estate del 2022, e potrebbero provare a capire se Atlanta, pur di riprendere il controllo del suo futuro al Draft, sarebbe disposta a cedere elementi potenzialmente d’interesse per gli Spurs come Dyson Daniels e Zaccharie Riscaher

TORONTO RAPTORS
Ricavare qualcosa dalla cessione di Bruce Brown.
Quando a metà della scorsa stagione è arrivato da Indiana all’interno dello scambio che ha portato Pascal Siakam ai Pacers, Brown sembrava solo di passaggio a Toronto. Il suo profilo, d’altronde, male si accorda a quello di una squadra in piena fase di ricostruzione, e ora che il suo contratto va in scadenza i Raptors dovrebbero provare in ogni modo a cederlo pur di non perderlo senza ottenere nulla in cambio

UTAH JAZZ
Non cedere Walker Kessler.
La stagione dei Jazz, attualmente ultimi a Ovest, non ha molto da dire e a Salt Lake City si pensa già al futuro. E proprio in ottica futura Utah dovrebbe resistere alla tentazione di cedere il suo giovane centro, che vanta diversi estimatori in giro per la lega, puntando viceversa a liberarsi di giocatori come Collin Sexton, Jordan Clarkson e John Collins, la cui presenza a roster non ha davvero senso dal punto di vista tecnico

WASHINGTON WIZARDS
Assicurarsi il meglio per i giovani a roster.
Malcolm Brogdon, Jonas Valanciunas e Corey Kispert, ma anche Kyle Kuzma e Jordan Poole. La lista dei possibili partenti, in casa Wizards, è ben nutrita. A Washington, tuttavia, dovrebbero far attenzione a non lasciare i vari Bilal Coulibaly e Alexandre Sarr, giovani colonne su cui si intende costruire il futuro della franchigia, senza l’apporto prezioso di almeno un paio di veterani
