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NBA, risultati della notte: Wembanyama batte Giannis, crollo Golden State contro Phoenix

NBA

Introduzione

Victor Wembanyama segna 30 punti e regala spettacolo nel largo successo dei suoi Spurs ai danni dei Bucks, a cui non bastano i 35 punti di Giannis Antetokounmpo. Golden State crolla per l'ennesima volta, perdendo di 25 in casa contro Phoenix. Nikola Jokic decide la sfida in casa di Philadelphia con 8 punti nell'ultimo minuto, non bastano i 42 punti di Tyrese Maxey. Il canestro decisivo di Jayson Tatum regala la vittoria a Boston in casa di New Orleans, che perde Dejounte Murray per il resto della stagione. Cade Cunningham festeggia la prima convocazione all'All-Star Game con 40 punti, sotterrando Dallas. Vincono anche Chicago e LA Clippers: di seguito tutti i risultati e gli highlights della notte

Quello che devi sapere

DETROIT PISTONS-DALLAS MAVERICKS 117-102

I Pistons tornano a vincere dopo tre sconfitte in fila, sfruttando un parziale di 10-2 nel quarto periodo mentre Cade Cunningham era in panchina a rifiatare. I 17 punti di Tobias Harris e la doppia doppia da 16 punti e 13 rimbalzi di Jalen Duren bastano ai padroni di casa per avere la meglio sui Mavs sempre privi di Luka Doncic, a cui non bastano i 28 di Kyrie Irving e i 22+13 di PJ Washington complice un secondo tempo da soli 44 punti segnati

 

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DETROIT PISTONS-DALLAS MAVERICKS 117-102

CUNNINGHAM FESTEGGIA L’ASG CON 40 PUNTI

La prima partita dopo le convocazioni per l’All-Star Game è sempre speciale, e Cade Cunningham non perde l’occasione di festeggiare al meglio il primo riconoscimento come stella di questa lega. Per lui massimo stagionale pareggiato a quota 40 punti, a -3 dal suo massimo in carriera, con 17/30 al tiro, 6 rimbalzi e 4 assist per spazzare via i Mavs. Solo 4 punti invece per Simone Fontecchio uscendo dalla panchina, segnando solo uno dei sei tiri tentati (0/3 da tre) con 2 rimbalzi, un assist e 2 recuperi in 15 minuti di gioco

 

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CUNNINGHAM FESTEGGIA L’ASG CON 40 PUNTI

CHARLOTTE HORNETS-LA CLIPPERS 104-112

Anche senza LaMelo Ball, gli Hornets danno battaglia fino alla fine contro i Clippers, ma neanche i 27 punti di Miles Bridges e i 20 di Vasa Micic evitano la quinta sconfitta nelle ultime sei per i padroni di casa. I Clippers infatti si affidano alle loro stelle (27 per Norman Powell, 21 per Kawhi Leonard e 14+10 per James Harden) e riescono ad avere la meglio nel quarto periodo, vincendo per la 13^ volta in fila contro gli Hornets, contro i quali non perdono dal lontano 18 novembre 2017

 

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CHARLOTTE HORNETS-LA CLIPPERS 104-112

TORONTO RAPTORS-CHICAGO BULLS 106-122

La striscia di vittorie in fila dei Raptors si ferma a cinque, perché i Bulls trovano una grande serata offensiva e vincono la terza partita consecutiva. Coby White segna 25 punti e Nikola Vucevic ne aggiunge 21 con 12 rimbalzi, ma sono i 17 punti di un Jalen Smith al suo massimo stagionale, i 15 di Josh Giddey e i 12 di Matas Buzelis a fare la differenza. Il ritorno in campo di Immanuel Quickley (14 punti) non basta ai Raptors, che non vanno oltre i 20+10 di Scottie Barnes e i 19 di RJ Barrett

 

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TORONTO RAPTORS-CHICAGO BULLS 106-122

PHILADELPHIA 76ERS-DENVER NUGGETS 134-137

A Philadelphia non va in scena la sfida tra Joel Embiid e Nikola Jokic per via dell’assenza del primo, ma il tre volte MVP risulta comunque decisivo per la vittoria dei Nuggets, che interrompono contemporaneamente la propria striscia di tre sconfitte in fila e quella di quattro successi consecutivi dei Sixers. Jokic chiude a un rimbalzo dalla tripla doppia (28 punti, 9 rimbalzi e 13 assist), ma soprattutto segna 8 punti nell’ultimo minuto di gioco, tra cui la tripla spezza-parità a 40 secondi dalla fine. Il migliore per i Nuggets è però Jamal Murray con 31 punti e 11 assist, in una serata in cui hanno tirato col 66% dal campo e il 52% da tre

 

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PHILADELPHIA 76ERS-DENVER NUGGETS 134-137

MAXEY DA 42 NON BASTA AI SIXERS

Non che le percentuali dei Sixers siano state di molto peggiori (56% dal campo e 52.5% da tre), ma alla fine il maggiore talento dei Nuggets ha fatto la differenza. Tyrese Maxey ha realizzato la sua 13^ partita consecutiva da almeno 28 punti nonché la quarta in fila sopra i 30, chiudendo con 42 punti e 9 assist in poco più di 39 minuti. I 28 punti di Guershon Yabusele e i 27 di Kelly Oubre non sono però bastati ai Sixers, sempre privi di Paul George oltre che di Embiid

 

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MAXEY DA 42 NON BASTA AI SIXERS

SAN ANTONIO SPURS-MILWAUKEE BUCKS 144-118

Un grande secondo tempo da 74-47 basta e avanza agli Spurs per avere ragione dei Bucks, in una serata in cui gli occhi di tutti erano concentrati sulla supersfida tra Victor Wembanyama e Giannis Antetokounmpo. Una sfida che non ha tradito le attese, con il giovane francese capace di avere la meglio del greco in più di un’occasione (a inizio partita con due stoppate consecutive, nel terzo con una tripla senza senso allo scadere dei 24 secondi) per spingere i suoi Spurs alla seconda vittoria nelle ultime sette partite

 

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SAN ANTONIO SPURS-MILWAUKEE BUCKS 144-118

WEMBY PARTE PIANO MA FINISCE CON 30

Wembanyama festeggia la prima convocazione all’All-Star Game con gli effetti speciali, cominciando piano (solo 2 punti con 1/4 al tiro nel primo quarto) ma chiudendo alla fine con 30 punti, 14 rimbalzi e 6 stoppate tirando 9/20 dal campo e 5/11 da tre punti senza errori ai liberi (7/7). Insieme a lui tutti gli altri membri del quintetto hanno chiuso in doppia cifra tra cui 20 punti, 8 rimbalzi e 6 assist di Stephon Castle, a cui si aggiungono i 24 dalla panchina di Keldon Johnson in una serata da massimo stagionale per punti di squadra, complice un eccezionale 24/50 da tre (nuovo record di franchigia)

 

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WEMBY PARTE PIANO MA FINISCE CON 30

GIANNIS DA 35 NON TIENE IL PASSO

Se si contassero solo i punti, Giannis Antetokounmpo potrebbe anche dire di aver vinto lo scontro diretto con Wemby, avendo chiudo a quota 35 con 14 rimbalzi e 6 assist. In realtà né lui né i Bucks nel loro complesso riescono a tenere il passo degli avversari, trovando 22 punti incolori di Damian Lillard (6/17 al tiro) e 21 da parte di Khris Middleton per provare a dare man forte al due volte MVP, complice una difesa che non ha mai concesso meno di 35 punti in un quarto agli avversari prima del garbage time finale

 

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GIANNIS DA 35 NON TIENE IL PASSO

NEW ORLEANS PELICANS-BOSTON CELTICS 116-118

In una serata funestata dal gravissimo infortunio di Dejounte Murray, uscito nel primo quarto per la rottura del tendine d’Achille che ha già messo fine alla sua stagione, i Pelicans danno battaglia fino all’ultimo ma devono arrendersi davanti a Jayson Tatum. La stella di Boston segna il canestro che spezza la parità lasciando meno di un secondo sul cronometro, infliggendo così la quinta sconfitta consecutiva a New Orleans. A fine serata sono 27 i suoi punti insieme ai 28 di Jaylen Brown, a cui si aggiungono i 16 a testa di Kristaps Porzingis e Derrick White

 

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NEW ORLEANS PELICANS-BOSTON CELTICS 116-118

TREY MURPHY SI CARICA NEW ORLEANS SULLE SPALLE: 40 PUNTI

In una serata in cui Zion Williamson è fuori per un virus intestinale, tocca a Trey Murphy farsi carico delle responsabilità offensive dei Pelicans, chiudendo con 40 punti e un eccezionale 15/20 al tiro (di cui 8/12 dalla lunga distanza) in poco meno di 39 minuti in campo. I 20 punti dalla panchina di Jose Alvarado e i 17 di CJ McCollum non bastano ai volenterosi Pelicans, la cui stagione ha subito l’ennesimo durissimo colpo con l’infortunio di Murray

 

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TREY MURPHY SI CARICA NEW ORLEANS SULLE SPALLE: 40 PUNTI

GOLDEN STATE WARRIORS-PHOENIX SUNS 105-130

Nessun problema per i Suns, che toccano la doppia cifra di vantaggio già nel secondo quarto e non tornano mai sotto le 10 lunghezze nel resto del match, dominando al Chase Center complice la serata opaca di Steph Curry (14 punti ma con 5/14 al tiro, segnando la sua unica tripla di serata a inizio quarto periodo a gara ormai decisa). I 17 punti a testa di Moses Moody e Andrew Wiggins non impensieriscono gli ospiti, guidati dai 31 punti e 11 assist di un Devin Booker motivato dall’esclusione per l’All-Star Game e dai 21 di Bradley Beal in uscita dalla panchina

 

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GOLDEN STATE WARRIORS-PHOENIX SUNS 105-130

LA CLASSIFICA A EST

Boston mantiene il secondo posto, mentre Indiana adesso ha lo stesso record di Milwaukee e insidia la quarta posizione. Detroit torna al 50% di vittorie e risale al sesto posto, Philadelphia perde terreno dalla decima piazza che vale il play-in

LA CLASSIFICA A EST

LA CLASSIFICA A OVEST

Denver difende la quarta posizione dagli assalti delle due squadre di Los Angeles, mentre Phoenix sale all’ottavo posto approfittando del ko di Dallas e mette sempre più nei guai Golden State, al momento fuori anche dal torneo play-in in 11^ posizione (e con gli Spurs distanti solo 1.5 partite)

LA CLASSIFICA A OVEST

LA PROGRAMMAZIONE SU SKY SPORT

Oggi in replica su Sky Sport la sfida tra New Orleans e Boston in lingua originale, mentre stasera alle 23 vanno in campo gli Utah Jazz contro gli Orlando Magic, in diretta su Sky Sport NBA con il commento di Francesco Bonfardeci e Matteo Soragna

 

LA PROGRAMMAZIONE COMPLETA SU SKY SPORT NBA

LA PROGRAMMAZIONE SU SKY SPORT