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NBA, risultati della notte: i Cavs distruggono i Knicks, Golden State vola

NBA
©Getty

Introduzione

Prova di forza di Cleveland che spazza via New York infliggendole la peggior sconfitta da quando Tom Thibodeau è in panchina. Golden State vince la quarta partita su cinque da quando è arrivato Jimmy Butler superando Sacramento, mentre Houston batte Minnesota e si rilancia in classifica. Nessun problema per OKC in casa di Utah, Detroit vince la quinta partita consecutiva a San Antonio. Successi anche per Milwaukee, Memphis, Miami e Dallas: di seguito tutti i risultati e gli highlights della notte NBA

Quello che devi sapere

CLEVELAND CAVALIERS-NEW YORK KNICKS 142-105

Pur essendo nella seconda serata di un back-to-back e pur non potendo contare su Jarrett Allen nella ripresa per un infortunio alla mano, i Cavs spazzano via i Knicks infliggendo loro la peggior sconfitta dell’era Thibodeau. La squadra col miglior record a Est segna 77 punti nel primo tempo concedendone appena 50 e veleggia fino alla vittoria toccando anche il +42 nel corso del match, guidata dai 27 punti di Donovan Mitchell e i 21 di Evan Mobley. Agli ospiti non servono i 26 di Jalen Brunson e i 23 di Karl-Anthony Towns in una serata in cui la distanza tra le due squadra è apparsa più ampia che mai

 

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CLEVELAND CAVALIERS-NEW YORK KNICKS 142-105

WASHINGTON WIZARDS-MILWAUKEE BUCKS 101-104

Nella serata degli ex (Kyle Kuzma al primo ritorno contro Washington, Khris Middleton al debutto con gli Wizards proprio contro i suoi Bucks) sono gli ospiti ad avere la meglio al termine di un match più combattuto del previsto. Già privi di Damian Lillard e dello squalificato Bobby Portis, i Bucks devono fare i conti coi problemi di falli che limitano Antetokounmpo a soli 19 minuti in campo, nei quali segna 18 punti ma con 7 palle perse. Sono i 19 di Kuzma e i 18 di Brook Lopez allora a guidare la squadra di Doc Rivers al successo, approfittando del 4/22 con cui tirano Kyshawn George e Jordan Poole. Ai padroni di casa non basta il career-high da 22 punti di Alex Sarr, con Middleton che si ferma a quota 12 fallendo la tripla della disperazione sulla sirena

 

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WASHINGTON WIZARDS-MILWAUKEE BUCKS 101-104
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ORLANDO MAGIC-MEMPHIS GRIZZLIES 104-105

Ja Morant cambia marcia segnando 10 dei suoi 23 punti nel quarto periodo, ma è la stoppata di Jaren Jackson Jr. sul potenziale tiro della vittoria di Paolo Banchero a regalare il successo in trasferta ai Grizzlies. Un parziale di 19-0 nel terzo quarto permette a Memphis di tornare in parità dopo che Orlando era scappata a +19 grazie ai 25 punti di Franz Wagner e i 21 di Paolo Banchero (ma con 5/21 al tiro), cominciando con una sconfitta una parte di calendario che li vedrà impegnati in casa nelle prossime sei partite

 

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ORLANDO MAGIC-MEMPHIS GRIZZLIES 104-105

TORONTO RAPTORS-MIAMI HEAT 111-120 OT

Serve un tempo supplementare a Miami per interrompere una striscia di quattro sconfitte in fila, affidandosi al suo miglior giocatore. L’All-Star Tyler Herro segna 10 dei suoi 28 punti tra quarto periodo e overtime, accompagnato dai 25 punti di Andrew Wiggins e dai 19+12 di Bam Adebayo per trovare la prima vittoria dallo scorso 5 febbraio. A Toronto non servono i 29 punti di RJ Barrett e i 23 di Immanuel Quickley per evitare la sesta sconfitta nelle ultime sette partite

 

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TORONTO RAPTORS-MIAMI HEAT 111-120 OT
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DALLAS MAVERICKS-NEW ORLEANS PELICANS 111-103

Terzo successo in fila per i Mavs, che nonostante l’assenza di tutto il reparto lunghi continuano a strappare vittorie affidandosi a Kyrie Irving e a PJ Washington, autore di 20 dei suoi 24 punti finali nel solo primo tempo. Il tiro da tre punti (16/44 di squadra) permette a Dallas di sopperire al 56-36 con cui i Pelicans dominano nel pitturato, guidati da uno Zion Williamson che con 29 punti diventa il terzo più veloce in attività a superare quota 5.000 punti, riuscendoci alla 203^ partita in carriera — dietro solo a Luka Doncic (194) e LeBron James (197). I suoi sforzi però non evitano l’11^ sconfitta nelle ultime 12

 

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DALLAS MAVERICKS-NEW ORLEANS PELICANS 111-103

KYRIE DA 35 SI CARICA I MAVS SULLE SPALLE

Dopo lo scambio di Doncic le responsabilità offensive dei Mavs sono tutte sulle spalle di Kyrie Irving, che ancora una volta risponde presente: sono i suoi 35 punti a spingere Dallas al successo, ottenuti segnando 11 dei 22 tiri tentati di cui 5/12 dalla lunga distanza e 8 liberi a segno su 8 tentati. Coach Jason Kidd ha anche trovato un sostengo utilissimo dalla panchina, specialmente dai 31 punti realizzati in coppia da Max Christie (16 con 6/7 al tiro) e Naji Marshall (15 con 10 rimbalzi)

 

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KYRIE DA 35 SI CARICA I MAVS SULLE SPALLE
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SAN ANTONIO SPURS-DETROIT PISTONS 110-125

Il quinto successo in fila dei Pistons arriva grazie a un parziale di 19-0 a cavallo di primo e secondo tempo, che permette loro di prendere il controllo del match senza mai permettere agli Spurs di rimettere la testa avanti. I 25 punti con 12 assist di Cade Cunningham ispirano i 21+15 di Jalen Duren e i 22 di Tobias Harris, mentre ai padroni di casa (impegnati però sul campo di Austin, visto che a San Antonio c’è ancora il rodeo) non servono i 28 punti di Keldon Johnson e i 27 di De’Aaron Fox

 

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SAN ANTONIO SPURS-DETROIT PISTONS 110-125

FONTECCHIO DA 2 PUNTI IN 16 MINUTI

Dalla panchina per i Pistons continua ad alzarsi la mano caldissima di Malik Beasley, che con le 4 triple realizzate stanotte ha portato a 29 il suo totale di tiri da tre punti realizzati nelle ultime cinque partite. Sicuramente meno in ritmo è Simone Fontecchio, che segna un tiro da due punti con il suo unico canestro di serata ma sbaglia le restanti tre conclusioni dall’arco, aggiungendo però 5 rimbalzi nei 16 minuti in cui rimane in campo

 

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FONTECCHIO DA 2 PUNTI IN 16 MINUTI
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UTAH JAZZ-OKLAHOMA CITY THUNDER 107-130

Nessun problema per i Thunder, che a Salt Lake City ottengono facilmente l’ottava vittoria nelle ultime nove. Shai Gilgeous-Alexander con 21 punti guida un attacco equilibrato, che può contare anche sui 20 di Chet Holmgren e i 18 di Jalen Williams, giocando per la prima volta contro il fratello Cody (3 punti e 3 rimbalzi uscendo dalla panchina per i Jazz). I 26 punti di John Collins e i 20 di Keyonte George non impensieriscono minimamente la difesa di OKC, che forza 19 palle perse per ricavarne ben 37 punti

 

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UTAH JAZZ-OKLAHOMA CITY THUNDER 107-130

HOUSTON ROCKETS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 121-115

Bel successo per Houston, che ritrova la vittoria in casa contro Minnesota dopo aver perso 7 delle 9 gare disputate prima della pausa per l’All-Star Game. I padroni di casa toccano anche il +14 in un primo quarto in cui segnano 48 punti (record stagionale), ma vengono rimontati e devono vincerla di nuovo nel quarto periodo grazie alle giocate di Jalen Green (35 punti) e Alperen Sengun (24+13, ma con 8 palle perse), ritrovando un Jabari Smith Jr. da 15 punti e 9 rimbalzi uscendo dalla panchina dopo un mese e mezzo di assenza per una frattura alla mano

 

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HOUSTON ROCKETS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 121-115
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EDWARDS PARTE FORTE MA SI SPEGNE

I T’Wolves, privi dei lunghi titolari Julius Randle e Rudy Gobert oltre che di Donte DiVincenzo, si affidano a Anthony Edwards per dare seguito alla vittoria contro OKC prima della pausa, ma non trovano lo spunto giusto nel finale. L’All-Star parte forte segnando 25 punti nel solo primo tempo, ma si spegne nel finale e chiude a quota 37 con 13/32 al tiro di cui 4/14 dalla lunga distanza, rendendo inutili anche i 22 di Naz Reid e i 21 di Jaden McDaniels

 

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EDWARDS PARTE FORTE MA SI SPEGNE

SACRAMENTO KINGS-GOLDEN STATE WARRIORS 106-132

Quarta vittoria in cinque partite con Jimmy Butler in quintetto per gli Warriors, che cambiano marcia all’inizio del secondo quarto e non si voltano più indietro, toccando anche il +29 nel corso della partita contro una diretta rivale per i posti al play-in. Golden State può contare su cinque giocatori in doppia cifra di cui quattro sopra quota 20 (Curry 20, Podziemski 21, Moody e Hield 22) insieme ai 17 di Butler, mentre un quintetto tutto in doppia cifra guidato dai 34 di DeMar DeRozan non aiuta Sacramento a evitare la sconfitta, nonostante l’esordio da 8 punti in 10 minuti di Markelle Fultz

 

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SACRAMENTO KINGS-GOLDEN STATE WARRIORS 106-132
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LA CLASSIFICA A EST

La sesta vittoria in fila di Cleveland permette loro di rimanere ampiamente in vetta alla conference, con le prime tre posizioni che sembrano cristallizzate fino al termine della regular season. Indiana, Milwaukee e Detroit vincono tutte, mentre alle loro spalle ci sono solo squadre sotto il 50% di vittorie in cui l'unica ad aver vinto l'ultima gara è Miami

LA CLASSIFICA A EST

LA CLASSIFICA A OVEST

Memphis riesce a riprendersi il secondo posto dalle mani di Denver, che ha una striscia aperta di nove successi in fila. Anche Houston si difende dall'assalto dei Lakers, mentre Dallas e Golden State sembrano le più in forma delle squadre in zona play-in - anche perché alle loro spalle hanno perso tutte dalla decima posizione di Sacramento in giù

LA CLASSIFICA A OVEST
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