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NBA, risultati della notte: prove di forza di Thunder e Cavs, crollo Suns a Toronto

NBA
©Getty
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Introduzione

OKC passa a Minneapolis sulle spalle di uno splendido Shai Gilgeous-Alexander (37 punti), vincendo la nona partita delle ultime 10. Tiene il passo anche Cleveland, che supera Memphis con 33 punti di Donovan Mitchell. Phoenix perde di nuovo a Toronto sotterrata dalle 20 triple dei padroni di casa, mentre Detroit vince la sesta in fila al termine di un match ad altissimo punteggio ad Atlanta. Nella serata di ieri successi per Boston su New York e per Golden State su Dallas: di seguito tutti i risultati e gli highlights della notte

Quello che devi sapere

BOSTON CELTICS-NEW YORK KNICKS 118-105

I Celtics approfittano della terza sfida stagionale contro New York per mettere in campo quello che in gergo viene definito uno ‘statement game’ e ribadire quali sono gli equilibri di forza nella Eastern Conference. Già sconfitti pesantemente nelle due partite precedenti coi Celtics, i Knicks vengono da subito travolti dalla capacità di essere aggressivi in difesa e di far girare la palla in attacco dei padroni di casa. La gara, di fatto, è già chiusa all’intervallo lungo sul punteggio di 64-43 per Boston, che nel secondo tempo gestisce senza troppi problemi il ritmo di gioco. I Knicks, a dire il vero, si riavvicinano anche a -7 grazie al duo formato da Jalen Brunson (22 punti) e Karl-Anthony Towns (24 punti e 18 rimbalzi), che dopo un primo tempo anonimo si rianimano nel 3° quarto, ma ci pensa l’altro duo, con Jayson Tatum che sfiora la tripla doppia da 25 punti, 10 rimbalzi e 9 assist e un Jaylen Brown da 24 punti e 8 rimbalzi, a ricacciare indietro gli avversari e a guidare Boston alla 5^ vittoria consecutiva

 

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BOSTON CELTICS-NEW YORK KNICKS 118-105

GOLDEN STATE WARRIORS-DALLAS MAVERICKS 126-102

C’è poco da fare per Dallas, falcidiata dalle tante assenze, che in una sfida dalle implicazioni importanti per la zona play-in a Ovest riesce a rimanere in partita giusto per una manciata di minuti prima di soccombere al maggior talento a disposizione dei padroni di casa. I Mavericks, forse per assenza di alternative praticabili, decidono di giocare al ritmo veloce imposto da Golden State e l’attacco dei ragazzi di Steve Kerr banchetta, chiudendo a +18 già all’intervallo lungo. La partita, poi, non cambia direzione nella sua seconda parte, che serve solo per bagnare il debutto casalingo di Jimmy Butler con 18 punti e 5 assist, mentre dall’altra parte è impalpabile la prestazione del grande ex Klay Thompson, che chiude con 11 punti e 3/8 dal campo

 

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GOLDEN STATE WARRIORS-DALLAS MAVERICKS 126-102

STEPH IN UNA DI QUELLE SERATE

La difesa di Dallas, con le assenze pesantissime nel settore lunghi, può far ben poco per provare a contenere Golden State, anche perché Steph Curry è in una di quelle serate in cui dalle sue mani sembra fluire pallacanestro in maniera tanto naturale quanto sorprendente. Alla fine i punti della stella degli Warriors saranno 30 in meno di 29 minuti, accompagnati da 7 assist e soprattutto da una manciata di giocate che fanno spellare le mani al pubblico sugli spalti del Chase Center

 

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STEPH IN UNA DI QUELLE SERATE

CLEVELAND CAVALIERS-MEMPHIS GRIZZLIES 129-123

La settima vittoria consecutiva dei Cavs si configura nel quarto periodo, quando Ty Jerome segna 15 dei suoi 26 punti di serata e spinge la miglior squadra dell’Est al 27° successo su 31 davanti al proprio pubblico. Memphis prova a tenere il passo grazie ai 22 punti di Jaren Jackson Jr. e i 21 con 10 assist di Ja Morant, ma non riesce a evitare la terza sconfitta nelle ultime quattro complici i 33 punti di Donovan Mitchell e i 25 con 13 rimbalzi e 8 assist di Evan Mobley, che sopperiscono a una serata in cui i padroni di casa sbagliano 22 delle prime 25 triple tentate, chiudendo alla fine con 13/47 dalla lunga distanza nonostante l’assenza di Darius Garland (problema all’anca)

 

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CLEVELAND CAVALIERS-MEMPHIS GRIZZLIES 129-123

INDIANA PACERS-LA CLIPPERS 129-111

La 16^ doppia doppia stagionale da 29 punti e 12 assist di Tyrese Haliburton e il massimo stagionale da 19 punti di Aaron Nesmith propiziano la vittoria dei Pacers, che continuano ad avere il miglior record della lega nel 2025 con 16 successi e 5 sconfitte. I Clippers, privi di Norman Powell e Kawhi Leonard, devono chiedere gli straordinari a James Harden (31 punti, 11 assist e 9/17 da tre) e a Ivica Zubac (22), senza mai andare in vantaggio nel match e alzando bandiera bianca nel terzo quarto quando i padroni di casa hanno toccato anche il +22 senza più voltarsi indietro

 

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INDIANA PACERS-LA CLIPPERS 129-111

MILWAUKEE BUCKS-MIAMI HEAT 120-113

Quarto successo in fila per i Bucks, a cui serve un ultimo quarto da 35-20 per suggellare una rimonta partita da -14 e chiudere i conti con un parziale di 11-4 nei minuti finali. Damian Lillard segna 28 punti e Giannis Antetokounmpo lo segue con 23 e 16 rimbalzi, ma sono le riserve dei Bucks a fare la differenza battendo i corrispettivi degli Heat per 34-12, risultando alla fine decisivi per le sorti del match

 

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MILWAUKEE BUCKS-MIAMI HEAT 120-113

HERRO DA 40 PUNTI A CASA SUA NON BASTA

Il nativo di Milwaukee Tyler Herro ci tiene a fare bella figura a casa sua e realizza una prestazione da 40 punti, pareggiando il suo massimo stagionale, a cui aggiunge anche 11 assist. Per Herro ci sono però solo 3 triple a segno su 12 tentativi in una serata in cui gli Heat tirano col 29% dall’arco, trovando a malapena 24 punti da parte di Bam Adebayo, 20 di Andrew Wiggins e 12+12 di Kel’el Ware in doppia cifra

 

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HERRO DA 40 PUNTI A CASA SUA NON BASTA

TORONTO RAPTORS-PHOENIX SUNS 127-109

I Suns non danno seguito al successo della sera precedente a Chicago, perdendo malamente a Toronto e subendo così la quinta sconfitta nelle ultime sei. I 23 punti a testa realizzati da Immanuel Quickley, Chris Boucher e RJ Barrett spingono i Raptors al successo in una serata in cui il tiro da tre punti funziona alla grande (20/35 di squadra, di cui 8/8 nel quarto periodo), resistendo alla rimonta degli ospiti da -19 a -2 negli ultimi 5 minuti di partita. A Phoenix non bastano i 31 punti di Devin Booker e i 30 di Bradley Beal in una serata in cui Kevin Durant segna appena 15 punti con 15 tiri, tra cui uno 0/5 dall’arco che si inserisce in un terribile 7/28 di squadra — pareggiando la peggior prestazione stagionale al tiro pesante

 

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TORONTO RAPTORS-PHOENIX SUNS 127-109

ORLANDO MAGIC-WASHINGTON WIZARDS 110-90

Dopo un primo tempo equilibrato, Orlando riesce a mettere le mani sulla partita con un terzo quarto da 32-17 e non si volta più indietro, spinta da 18 dei 23 punti del miglior Anthony Black della carriera e dai 23 punti di Franz Wagner, oltre che ai 19 di Paolo Banchero. Gli Wizards, già privi di Alex Sarr e Khris Middleton, non vanno oltre i 16 punti di Jordan Poole, subendo la sesta sconfitta consecutiva e scendendo a un record stagionale di 9-47

 

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ORLANDO MAGIC-WASHINGTON WIZARDS 110-90

ATLANTA HAWKS-DETROIT PISTONS 143-148

Hawks e Pistons danno vita a un match a dir poco ad alto punteggio, nel quale nessuna delle due squadre segna meno di 30 punti in ciascun quarto con altissime percentuali da una parte e dall’altra. A spuntarla sono gli ospiti, che allungano a sei la loro striscia di vittorie in una serata da 59% al tiro, 20/40 dall’arco e massimo stagionale per punti, ringraziando un gioco da tre punti di Dennis Schröder a 33 secondi dalla fine per fermare un parziale di 11-2 che aveva riportato i padroni di casa in vantaggio nell’ultimo minuto di gioco

 

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ATLANTA HAWKS-DETROIT PISTONS 143-148

CUNNINGHAM FA QUELLO CHE VUOLE: 38 PUNTI

Il grande protagonista del match è Cade Cunningham, che specialmente nel primo tempo fa quello che vuole andando all’intervallo in doppia doppia con 29 punti e 10 assist pur venendo marcato da un ottimo difensore come Dyson Daniels. La difesa degli Hawks però non ha idea di come fermarlo e comincia a raddoppiarlo prima ancora della linea di metà campo: Cunningham perde un po’ di ritmo chiudendo con 38 punti, 7 rimbalzi e 12 assist, ispirando però i 24 di Malik Beasley (6/10 da tre) e i 18 di Tim Hardaway Jr., mentre Simone Fontecchio segna solo 2 punti in meno di 5 minuti uscendo per via di un colpo alla mano

 

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CUNNINGHAM FA QUELLO CHE VUOLE: 38 PUNTI

YOUNG DA 38 NON SERVE AGLI HAWKS

Se Cunningham regala spettacolo, Trae Young non è da meno pareggiandolo a quota 38 punti e 13 assist, trovando la mano calda di Georges Niang dalla panchina (27 punti con 7/14 dall’arco) e le doppie cifre di Dyson Daniels (24), Zaccharie Risacher (19) e Onyeka Okongwu (16). I suoi sforzi avevano riportato i padroni di casa in vantaggio nell’ultimo minuto, ma non sono bastati per evitare il terzo ko in fila

 

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YOUNG DA 38 NON SERVE AGLI HAWKS

NEW ORLEANS PELICANS-SAN ANTONIO SPURS 114-96

Gli Spurs sembrano in controllo del match toccando anche il +17 nella prima di due partite consecutive contro i Pelicans, ma vengono rimontati e sotterrati sotto anche 21 punti di scarto complice un gigantesco parziale di 51-22 negli ultimi 14 minuti di partita. Zion Williamson ne mette 22 con 9 rimbalzi e Kelly Olynyk firma la sua prima doppia doppia da 14+15 da quando è arrivato in Louisiana, pescando anche 19 punti da Karlo Matkovic dalla panchina (massimo in carriera). I migliori realizzatori per gli Spurs sono Julian Champagnie e Keldon Johnson con 18 punti a testa, mentre sia De’Aaron Fox che Harrison Barnes non vanno oltre quota 13

 

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NEW ORLEANS PELICANS-SAN ANTONIO SPURS 114-96

MINNESOTA TIMBERWOLVES-OKLAHOMA CITY THUNDER 123-130

Prova di forza dei Thunder, che dopo essere andati avanti anche di 19 sul campo di Minnesota subiscono la rimonta dei padroni di casa e devono vincerla un’altra volta nel finale, spinti dalle giocate di Shai Gilgeous-Alexander. Anthony Edwards segna 29 punti e Naz Reid ne aggiunge 22 con 11 rimbalzi, ma è difensivamente che i T’Wolves non riescono a fermare i Thunder, che tirano col 56% dal campo e soprattutto col 54% da tre punti (19/35, massimo stagionale), rimettendo le mani sulla partita con un parziale di 18-2 nel quarto periodo

 

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MINNESOTA TIMBERWOLVES-OKLAHOMA CITY THUNDER 123-130

SGA INARRESTABILE: ALTRI 37 PUNTI

Shai Gilgeous-Alexander continua la sua stagione da MVP mettendo altri 37 punti con alte percentuali (13/24 dal campo e 8/11 ai liberi), a cui aggiunge 8 rimbalzi, 8 assist, 3 recuperi e 3 stoppate in 38 minuti. Il suo rientro in campo nel quarto periodo spegne il momento positivo dei T’Wolves propiziato dalle triple del cugino Nickeil Alexander-Walker (18 punti con 4/7 da tre) e spinge OKC alla nona vittoria nelle ultime dieci partite — vendicando l’unica sconfitta di febbraio subita proprio a Minneapolis prima della pausa per l’All-Star Weekend

 

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SGA INARRESTABILE: ALTRI 37 PUNTI

LA CLASSIFICA A EST

Cleveland rimane in testa alla conference con ampio margine su Boston, che con il successo di ieri porta a 4 gare il suo vantaggio su New York terza. Detroit continua a vincere ed è più vicina al quarto posto di Indiana che non al settimo occupato da Orlando, mentre Brooklyn ha solo mezza gara da recuperare a Chicago per entrare nel torneo play-in

LA CLASSIFICA A EST

LA CLASSIFICA A OVEST

OKC approfitta delle sconfitte di Memphis e Denver per allungare a 9.5 il suo incolmabile vantaggio in vetta alla conference, mentre Minnesota non approfitta del ko dei Clippers per operare il sorpasso al sesto posto. Risale forte Golden State, che con tre successi in fila ora è solamente a 1.5 gare di distanza dai Clippers

LA CLASSIFICA A OVEST