NBA, risultati della notte: crollo Lakers a Milwaukee, Golden State domina

La grande stagione di Detroit permette loro di non subire seri contraccolpi da una gara sulla carta da vincere come questa, ma rimane comunque il rammarico di aver lasciato per strada una vittoria “facile”. Cade Cunningham le ha provate tutte per spingere i suoi al successo, chiudendo alla fine con 38 punti (seppur con 9/25 al tiro di cui 0/7 da tre, sopperito da un quasi perfetto 20/21 ai liberi) e 10 assist alla guida di un quintetto tutto in doppia cifra, ma le sole 10 triple segnate di squadra hanno finito per azzoppare i Pistons

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Di quelle 10 triple a segno, due portano la firma di Simone Fontecchio, autore di 9 punti in poco più di 10 minuti uscendo come sempre dalla panchina. Per l’azzurro anche un canestro da due punti e un tiro libero a segno, secondo miglior realizzatore dalla panchina dietro agli 11 punti di Dennis Schröder, mentre Malik Beasley ha vissuto una serata stranamente poco aggressiva (8 punti con 2/5 al tiro)

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Tutto facile per i Magic, che prendono il controllo del match dopo tre minuti di partita e non si voltano più indietro, approfittando di un secondo quarto da 36-15 per andare all’intervallo avanti di 30 lunghezze sul 68-38. Ai padroni di casa non bastano i 20 punti con 8 rimbalzi e 5 assist di Zion Williamson e i 17 di Trey Murphy III per mettere in difficoltà la difesa di Orlando, che può contare anche su una serata speciale da parte di Paolo Banchero e Franz Wagner

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A un certo punto del match le due stelle di Orlando avevano realizzato 15 tiri su 16, esercitando un dominio pressoché incontrastato sulla partita. I due hanno poi chiuso con 25/39 combinato, con Banchero capace di mettere assieme 34 punti, 11 rimbalzi e 5 recuperi e Wagner a quota 27 con 6 rimbalzi e 5 assist, regalando una solida vittoria in trasferta ai Magic

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Il quarto successo consecutivo dei Bulls arriva al termine di un quarto periodo da 34-18 in favore dei padroni di casa, capaci di rimontare da -12 per per infliggere a Brooklyn la decima sconfitta nelle ultime 12. Coby White segna 31 punti allungando a sette la sua striscia di partite sopra quota 20 punti, accompagnato dai 18 punti a testa di Kevin Huerter e Tre Jones, oltre ai 16 (massimo in carriera) di Julian Phillips. Ai Nets non servono i 24 punti di Cam Thomas e neanche il suo career-high da 10 assist, senza riuscire ad approfittare dell’assenza di Josh Giddey

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I Lakers privi di tre titolari come James, Hachimura e Hayes durano poco più di un tempo sul campo di Milwaukee, ma di fatto senza mai mettere la testa avanti dopo l’inizio di gara nonostante gli sforzi di Luka Doncic. I Bucks infatti mandano quattro giocatori sopra quota 20 guidati dai 24 punti, 12 rimbalzi e 9 assist di Giannis Antetokounmpo, seguito dai 23 di Brook Lopez e i 22 a testa di Damian Lillard e Kevin Porter Jr., scappando via con un parziale di 24-7 nel terzo quarto e interrompendo così una striscia di tre sconfitte in fila

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Senza James, è inevitabilmente Doncic a farsi carico delle maggiori responsabilità offensive dei gialloviola: lo sloveno pareggia il suo massimo stagionale realizzando 45 punti, la sua miglior prestazione finora con la maglia dei Lakers, a cui aggiunge anche 11 rimbalzi tirando 14/27 dal campo e 7/13 da tre punti. A dargli man forte ci sono però solo i 28 punti di Austin Reaves, visto che l’unico altro giocatore sopra quota 6 è Dalton Knecht con 10 punti in uscita dalla panchina. I Lakers cominciano con una sconfitta una parte di calendario terribile che li vedrà impegnati in 6 partite nell’arco di 8 giorni

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Gli Warriors non vanno sotto nel punteggio neanche per un secondo contro i malcapitati Kings, che a metà del secondo quarto sono già sotto di 20 lunghezze e riescono a malapena a rientrare a -4 prima di soccombere definitivamente. I 23 punti di DeMar DeRozan non bastano in una serata in cui Golden State manda 8 giocatori in doppia cifra guidati dai 23 di uno scintillante Draymond Green, mentre Jimmy Butler realizza più assist (7) che punti (6) per la sua 13^ vittoria su 14 da quando è sbarcato nella Baia. Golden State si gode 18 punti in meno di 20 minuti del rientrante Jonathan Kuminga, in campo dopo oltre due mesi di assenza

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Il momento che tutti aspettavano è però arrivato nel terzo quarto, quando Steph Curry ha segnato la sua seconda tripla di serata per raggiungere il traguardo delle 4.000 triple realizzate in carriera, quasi 1.000 in più del secondo in classifica James Harden. Per Curry solo 11 punti e 5 assist in una serata in cui non c’è stato bisogno di uno sforzo eccezionale da parte del neo 37enne (li compie oggi, auguri), alla guida comunque di una squadra che ha definitivamente ingranato nell’ultimo mese e mezzo

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Milwaukee riprende il quarto posto solitario, mentre Detroit perde terreno nei confronti di Bucks e Pacers in zona playoff. Orlando prova a insidiare il settimo posto di Atlanta, mentre Chicago difende il decimo togliendo definitivamente Brooklyn dai giochi

I Lakers perdono ulteriore terreno nei confronti di Memphis e Denver, ora distanti una partita piena, facendosi agganciare da Houston. Golden State continua a mantenere mezza gara di vantaggio su Minnesota (entrambe a 6 vittorie in fila), mentre Sacramento non tiene il passo

Se la stagione finisse oggi, questi sarebbero gli accoppiamenti al play-in e ai playoff nelle due conference

Oggi in replica su Sky Sport NBA la sfida tra Bucks e Lakers, da rivivere con il commento di Francesco Bonfardeci e Matteo Soragna. Domani alle 23 in diretta la partita tra Boston Celtics e Brooklyn Nets, live in italiano col commento di Dario Vismara e Tommaso Marino su Sky Sport Arena